Terra!, il quotidiano dei Verdi in agitazione

10 Nov 2011

Redattori e collaboratori non vengono pagati dall’aprile scorso (né sono stati pagati i relativi contributi previdenziali) e, per giunta, il direttore-gestore ha deciso d’autorità la trasformazione del quotidiano in settimanale. Ma proprio quando si è tentato di aprire una trattativa, l’editore per tutta risposta, ha sprangato la porta del giornale

Con quella che può prendere la forma di una serrata, la vicenda che tormenta da mesi la vita stessa di “Terra” (il quotidiano ecologista organo dei Verdi, ma dato in gestione alla società terza Undicidue rilevata da Luca Bonaccorsi che si è nominato direttore) è giunta al massimo livello di scontro. I redattori e i collaboratori non vengono pagati dall’aprile scorso (né sono stati pagati i relativi contributi previdenziali) e, per giunta, il direttore-gestore ha deciso d’autorità la trasformazione del quotidiano in…settimanale, annunciando una sola uscita, al sabato. In segno di protesta, mercoledì i giornalisti allora hanno picchettato la sede del giornale cercando di riaprire la trattativa mandata già due volte a monte proprio da Bonaccorsi. Insieme a loro anche il segretario della Stampa romana, Paolo Butturini, il componente della giunta della Federazione della stampa Giovanni Rossi, e soprattutto il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, l’editore naturale e comunque il titolare del finanziamento pubblico destinato a “Terra”. Per tutta risposta Bonaccorsi ha sprangato la porta d’accesso alla redazione.
Nei giorni scorsi, dopo la ripetuta rottura delle trattative, l’Associazione romana della stampa e il Comitato di redazione del giornale avevano denunciato per comportamento antisindacale la Unidicidue e il suo direttore. Avevano inoltre presentato un esposto alla Presidenza del consiglio per ottenere il sequestro cautelativo del finanziamento pubblico; e segnalato Bonaccorsi all’Ordine dei giornalisti della Toscana (dov’è iscritto come pubblicista) per violazione del principio di solidarietà tra colleghi. In un comunicato si segnalava che “la Unidicidue e Bonacccorsi non sono nuovi a questi comportamenti: hanno più volte violato le regole dei contratti di solidarietà, hanno pervicacemente ignorato quanto prescritto dall’art. 34 del contratto giornalistico non erogando le retribuzioni dei lavoratori e utilizzando lavoratori non contrattualizzati in sostituzione di giornalisti a tempo determinato”.
I Verdi – ha annunciato Bonelli nel corso del picchettaggio – hanno incaricato i loro legali di adottare tutte le iniziative possibili per la rescissione del contratto di gestione, a suo tempo firmato da altro gruppo dirigente della Federazione dei Verdi. Il Comitato di redazione, che aveva già indetto e realizzato sette giorni di sciopero impedendo l’uscita del giornale, è intenzionato a proseguire l’agitazione, e ha dato atto a Bonelli delle iniziative avviate contro Undicidue e della concreta solidarietà espressa ai giornalisti.

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