Il primo impegno

26 Ott 2011

Semmai dovesse accadere che il governo Berlusconi cada (per le pressioni europee o per la mancanza di maggioranza in Parlamento per approvare le misure promesse a Bruxelles o per chissà quale imprevisto), si ritorna allo scenario che prevede due ipotesi: governo di salvezza nazionale (o come dir si voglia, e più o meno “tecnico” ) o elezioni subito.

Semmai dovesse accadere che il governo Berlusconi cada (per le pressioni europee o per la mancanza di maggioranza in Parlamento per approvare le misure promesse a Bruxelles o per chissà quale imprevisto), si ritorna allo scenario che prevede due ipotesi: governo di salvezza nazionale (o come dir si voglia, e più o meno “tecnico” ) o elezioni subito.

Ipotesi da tavolino, mentre scorrono queste ore febbrili e infinite, con quella minaccia di “esplosione” dell’Europa, trascinata dall’Italia, che ogni tanto incombe come una atomica pronta a sconvolgere il destino di una fetta dell’umanità.

Recentemente dal Partito democratico, il maggior partito di opposizione con il 26% dei voti apparentemente sicuri, si sostiene che sarebbe meglio andare a votare subito, nel senso di votare a dicembre.

Il voto subito significa votare per la terza volta con l’attuale legge elettorale, dopo che più di un milione di cittadini hanno firmato per abolirla Ancora parlamentari nominati (al massimo scelti con primarie pilotate), ancora un Parlamento non rappresentativo della volontà degli elettori, ancora un premio di maggioranza che stravolge comunque il risultato. La campagna elettorale, breve ma feroce, non consentirebbe inoltre a nessuno di sostenere provvedimenti impopolari , ma essenziali. Che comunque andrebbero accompagnati da forti dosi di giustizia sociale per non essere iniqui oltre che odiosi.

Un altro governo, un governo di salvezza o unità nazionale farebbe storcere la bocca a molti. Ma nuove elezioni col Porcellum vuol dire sempre meno cittadini votanti. E, soprattutto, vuol dire un Parlamento che rappresenta vecchi partiti e vecchi dirigenti e che annulla ogni possibilità di rinnovamento.

Comunque, la casa brucia e l’Europa rischia di “esplodere”. Mandare a casa Berlusconi non può non essere per tutti i sinceri oppositori il primo ineludile impegno.

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Le scuole di Libertà e Giustizia

L’Unione europea come garante di democrazia, pace, giustizia

In vista della legislatura 2024-2029, l’associazione Libertà e Giustizia propone sette incontri sul ruolo del Parlamento europeo e le possibilità di intervento dei singoli cittadini e delle associazioni

Approfondisci

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.