Dove è finita la vergogna? Non c’è alcun limite per i famigli del Cavaliere. Decenza, decoro, dignità sono concetti sconosciuti. Ultima riprova, il processo sul delitto di Perugia, diventato occasione per un nuovo scontro sulla giustizia, per l’ennesimo attacco ai giudici. C’è molto per discutere e riflettere intorno a questo caso. I rischi e le ambiguità di un processo indiziario. Se vi siano stati errori, incertezze, cambi improvvisi di rotta nella prospettazione accusatoria. In ogni caso, si tratta di una sentenza d’assoluzione che lascia l’amaro in bocca. Che riguarda una vicenda tragica, come il brutale omicidio di Meredith Kercher, alla quale non si è potuta dare una convincente risposta. Ci sono di mezzo anche le polemiche tra Inghilterra e Stati Uniti, le indelebili pressioni americane sull’Italia. Infine, c’è lo sconcerto per l’imputato più “debole”, l’ivoriano Rudy Guede che è rimasto l’unico “sicuro colpevole”. Di tutto si potrebbe discutere. Su tutto ci si potrebbe dividere. Una cosa ci doveva essere risparmiata: la dichiarazione dell’ex Guardasigilli, Angiolino Alfano. Il quale non ha saputo resistere alla tentazione di gettarla in politica. E anche del giallo di Perugia si è avvalso per manifestare la sua dedizione assoluta e cieca al pensiero berlusconiano: “In Italia, i giudici non pagano mai per i loro errori”.
La domanda è: ci può essere qualcuno che ancora crede di poter dialogare, e magari disegnare nuove soluzioni in Parlamento, con gli scudieri del Cavaliere, con quanti si sono coperti di ogni debolezza per rispondere ai voleri del capo? Alfano è stato nominato al ministero della Giustizia per salvaguardare, da quella posizione, gli interessi del presidente del Consiglio. Da lì ha fatto il Lodo che porta il suo nome e ha messo a punto le altre leggi ad personam. Poi, Berlusconi, sentendosi affondare in un mare di scandali, lo ha usato come ciambella di salvataggio al partito e gli ha “inventato” la carica di segretario del Pdl. Del resto, per la Giustizia, era pronto un altro scudiero, l’ex magistrato Nitto Palma, che si è preoccupato subito di mettere il silenziatore ai giudici, prevedendo sanzioni a loro carico se esprimono considerazioni di carattere economico o politico. Con Alfano, il Cavaliere gioca il ruolo di padre nobile, facendogli balenare il ruolo di suo delfino, per il rilancio di un nuovo centrodestra.
Qualcuno può esprimere ancora dubbi e speranze. I cultori del “dialogo” non mancano, neppure a sinistra. Ma il cerimoniale berlusconiano è immutato. Non apprezza chi non ragiona come lui. I promossi sono mantenuti. Purchè restino fedeli Indossino la stessa maglietta. E non rivelino che il loro sovrano ormai è nudo.
Non dobbiamo MAI pensare o credere che i princìpi democratici siano “bagaglio comune”, radicato nella formazione culturale di chi ci governa e, anche, di noi stessi.
Come vediamo quotidianamente da questi atteggiamenti, non dobbiamo mai abbassare la guardia per tenerli vivi.
Grazie
Angelino Alfano a DETTO : “La sentenza di assoluzione per Amanda Knox e Raffaele Sollecito,in Italia per gli errori giudiziari nessuno paga”,E Noi diciamo:I Politici Pagano per i danni e gli errori fatti dalla loro iRRESPONSABILITA’,chi PAGA?,Dura la reazione del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara,ed HA RAGIONE,nel dire che Alfano,è stato ministro della Giustizia,e non sappia che nel nostro ordinamento ci sono tre gradi di giudizio.e che possono essere liberati?,dico io,anche se colpevoli?,COME IN QUESTO CASO SPECIFICO,con trucchi o corruzioni varie,come per il caso METTA ECC. sul caso Mondadori,senza considerare il giornale di proprietà di berlusca che scrivono solo fango su altri nemici,e i Magistrati sono nemici per il capetto,salustri scrive “Amanda e Raffaele assolti. Da condannare sono i PM,parla di Amanda e Sollecito,ma allude ad altro,indovinate chi,e via con abbinare intercettazioni al papi e le cene ard con minori,bisogna fare qualcosa subito.CERTO DICO IO,per fermare tutti i reati Bisogna AUMENTARE LE INTERCETAZIONI E PUNIRE SUBITO I REATI E CHI LI COMPIE SENZA DISTINZIONI,eliminare scadenze e prescrizioni,chi compie reati,se scoperti anche dopo assolti devono pagare,questa è Giustizia in FAVORE delle VITTIME,mentre oggi,molte rimangono senza Giustizia e colpevoli liberi,colpa di leggi fasulle fatte anche da chi compie reati e ha interesse di non essere disturbato.
SE NON SONO STATI LORO,cosa ci fa in carcere il ragazzo di colore?,e se Amanda ha visto e incolpato il barista,che non è stato lui,a visto chi è stato!,cioè loro tre,Amanda Sollecito e il ragazzo di colore già in galera,Il Giudice che li ha assolti,farà fatica spiegarlo,dopo aver fatto un favore a qualcuno in cambio di … (tipo gli Americani),adesso l’accusa farà ricorso,Poi condanneranno di nuovo i due,ma Amanda non la lasceranno più venire in Italia,DOPO CHI PAGA LA VITTIMA?
Non entro nel merito della sentenza di Perugia, non avendo gli elementi per farlo. Resta, peraltro, sempre valido il principio che è meglio (o meno peggio) che la scampi un colpevole rispetto alla possibilità che sia condannato un innocente. Premesso questo, prima ancora che Alfano parlasse, ho detto ai miei: vedrete che Berlusconi, o chi per lui, ne approfitterà per un attacco ai giudici. Profezia troppo facile, i berluscones hanno fatto anche di peggio. Che il ministro Alfano, zelante regista di provvediimenti ad personam, sia considerato un personaggio spendibile per il dopo-Berlusconi in ambienti anche autorevoli ed estranei al centro-destra, fa intendere quanto sia ancora lungo il cammino da fare. Ma intanto cerchiamo di affrettare quel passo da gigante che sarebbe l’uscita dalla scena politica di Berlusconi stesso.
se da questi non ci aspettiamo più di quello che possono dire e dare, eviteremo di perdere tempo a cercare di comprenderli: tutto quello che dicono parte da un vizio di fondo, ed è falso in tutte le sue conseguenze;
più che offese non ci si può aspettare.
Non c’è niente da capire, c’è solo da riaggiustare non appena i tempi e le circostanze lo permetteranno.
Come si può pernsare che
Alfano possa dare qualcosa al PDL che non siano sempre e solo i pensieri e le parole di Berlusconi. Alfano è il replicante di Berlusconi per questo è stato messo alla segreteria del partito. Ma veramente qualcuno si aspetta che con Alfano qualcosa cambi? Solo i disonesti lo possono pensare.
Nel Pdl non ci sono possibilità di scambio di idee, di dialogo. Tuuti al servizio del Sultano, anche se le fa e le spara grosse. Tutti al suo servizio anche se dovrebbero servire solo l’Italia e gli italiani.
Alfano non può rappresentare un Pdl nuovo, perchè dice e si muove solo a comando. Quello che succede all’interno del Pdl, succede nelle televisioni, nei giornali.. i servi al suo servizio… questa è Dittatura!!!!
E’ ora che venga così definita, anche da voi che siete di destra…
Tutta gentaglia che in Parlamento ha votato che credevano che la escort Ruby fosse la nipote di Mubarak e quindi poteva non andare in galera.
Questa è la giustizia che evidentemente preferisce il raccattapalle , quelle del padrone, ex Ministro della sua ingiustizia.
Da questa “prostituzione politica” non ci si può aspettare nessun decoro e nessuna vergogna. Con l’ennesima legge ad personam (ddl intercettazioni) poi siamo ai preamboli della dittatura.Facciamo nostro e diffondiamo il pensiero e le riflessioni degli onesti:
- Ogni tempo ha il suo fascismo. A questo si arriva in molti modi , non solo col terrore e con l’intimidazione poliziesca , ma anche distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia , diffondendo la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine.
Primo Levi 1974
- “Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave”
Franceso Saverio Borrelli 2002