“In piazza l´Italia che dice no agli scandali”

03 Ott 2011

Nuovo appello alla società civile In febbraio la stessa associazione riempì il Palasharp. La presidente Sandra Bonsanti: “Della Valle con noi? Chiunque si svegli è benvenuto”

MILANO – Basta scandali a Palazzo Chigi. Basta a un Parlamento «che continua a sostenere questo governo». Una soluzione? «Ricucire l´Italia». È questa parola d´ordine della manifestazione che andrà in scena sabato prossimo, a Milano, per iniziativa dell´associazione «Libertà e giustizia», che già nel febbraio scorso aveva riempito il Palasharp.
Tutto nasce attorno al manifesto di Gustavo Zagrebelsky dall´omonimo titolo (“Ricucire l´Italia”). Non solo un grido di allarme sulla rottura nel rapporto fra cittadini e istituzioni, non solo un atto d´accusa verso parlamentari nominati e disposti a trasformare «il vero in falso e il falso in vero» ma, anche e soprattutto, l´impegno per «nobilitare la politica e ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e in coloro che le impersonano».
L´iniziativa prenderà il via alle 14 e 30 all´Arco della Pace, in zona Sempione, e verrà presentata da Luisella Costamagna. Hanno già aderito intellettuali, tra i quali proprio Zagrebelsky, presidente emerito della Consulta, e politici come il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. L´ex giudice Giuliano Turone, partendo dalla lettura di un brano della Divina Commedia, farà un´analisi dell´Italia di oggi.
«Nel febbraio scorso abbiamo dato il via alle prime manifestazioni per invocare le dimissioni del presidente Berlusconi» dice Sandra Bonsanti, presidente dell´associazione, per spiegare i motivi della nuova mobilitazione. «Abbiamo di fronte a noi un panorama durissimo, soprattutto per colpa dei cittadini eletti in Parlamento che non trovano la forza di sfiduciare il premier. Eppure, siamo in mezzo a una bufera, ed è necessario mettersi a lavorare per ricostruire, perché bisogna essere orgogliosi di essere italiani». Ed è per questo che, per l´appuntamento di sabato, in piazza, Libertà e Giustizia invita chi parteciperà a portare con sè una bandiera tricolore.
«L´obiezione che ci viene fatta – prosegue Bonsanti – è questa: “voi siete matti, la società civile è rassegnata, non vi seguirà mai”. Ma la nostra vuole essere una scommessa. La risposta da dare a chi dice che non cambia mai nulla. Innanzitutto perché non è vero. Dalla primavera scorsa è già cambiato molto. Penso all´esito dei referendum, ai risultati dei ballottaggi. Non bisogna vergognarsi di essere italiani, come a molti invece capita, soprattutto parlando con amici all´estero. Noi ci prepariamo a mostrare un´altra faccia del nostro Paese. La gente deve capire che si può dare un altro segnale della propria diversità».
Parole che in parte ricordano in molti punti l´appello fatto proprio due giorni fa dall´imprenditore Diego Della Valle. E se ci fosse anche lui sabato prossimo a Milano? «In una fase come questa – dice la Bonsanti – chiunque si sta svegliando è il benvenuto. Per anni ci si è lamentati della “gente” sostenendo che dormisse, di come si fosse creato un distacco incolmabile con il mondo della politica. Adesso chi si sveglia è solo benvenuto, non faccio analisi del sangue, più siamo e meglio è».

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