La battaglia (vinta) di LeG sul Pgt

11 Lug 2011

4 associazioni (LeG, Arci, Acli, Legambiente) impegnate in un progetto comune, 9 incontri con i cittadini per spiegare il PGT (Piano di Governo del Territorio), 2 incontri pubblici a Palazzo Marino con le forze politiche, 1.200 partecipanti, 10 urbanisti coinvolti, un appello pubblico (con FAI, WWF, Lipu, Genitori Antismog, Ciclobby, ChiamaMilano), 16 osservazioni depositate.

4 associazioni (LeG, Arci, Acli, Legambiente) impegnate in un progetto comune, 9 incontri con i cittadini per spiegare il PGT (Piano di Governo del Territorio), 2 incontri pubblici a Palazzo Marino con le forze politiche, 1.200 partecipanti, 10 urbanisti coinvolti, un appello pubblico (con FAI, WWF, Lipu, Genitori Antismog, Ciclobby, ChiamaMilano), 16 osservazioni depositate.
Una lunga battaglia civile, che è entrata di forza nel dibattito politico che ha portato all’elezione di Giuliano Pisapia.
La nuova amministrazione – onorando un impegno assunto in campagna elettorale – ha annunciato che metterà mano al PGT approvato dalla giunta Moratti, rivalutando le osservazioni: la città è stata infine ascoltata.
Sul tavolo, ci sono già le nostre proposte per una città più moderna, vivibile e solidale.
Chiediamo di connettere le trasformazioni urbanistiche a un programma realizzabile di servizi e di infrastrutture per la mobilità collettiva, aperto alla dimensione metropolitana e ai capitali privati. Di ripristinare una trama per le destinazioni d’uso, le densità e le morfologie. Di favorire la riqualificazione delle volumetrie inutilizzate, rendendo più coerenti le previsioni di nuova edificazione. Di superare l’attuale disimpegno rispetto ai grandi interventi in corso. Di garantire trasparenza ai rapporti pubblico-privato, e alle negoziazioni che sosterranno l’attuazione del piano. Di indirizzare le poche risorse disponibili all’edilizia sociale da destinare all’affitto. Di limitare nella misura i diritti edificatori legati alla perequazione, vincolandoli a un credibile progetto nelle aree di origine e in quelle di destinazione. Di riconoscere il valore degli spazi aperti, specie nel Parco Sud, e dei tessuti urbani di pregio storico, culturale e architettonico.
Non nascondiamoci: LeG ha fatto la prima mossa, promuovendo una campagna di partecipazione, elaborando idee e mettendole al servizio della città, creando una rete sempre più vasta con associazioni e forze politiche.
Ha mobilitato consenso quando a molti sembrava impossibile persino farsi ascoltare.
E’ questo, quello che noi intendiamo per “impegno” della società.
Leggi l’intervista al sindaco Pisapia su Repubblica Milano del 18 luglio

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