È impressionante il muro che si sta levando in difesa della cricca Bisignani e di attacco alla magistratura. “Quanto hanno speso”, si dice e si scrive “per un’ inchiesta in cui non si vede l’ombra di reato? “. E quindi, subito dopo: “Basta con le intercettazioni e con la pubblicazione delle intercettazioni”.
È del tutto trasversale lo schieramento di muratori all’opera.
Carlo Galli ha spiegato come il giro d’affari, raccomandazioni e favoreggiamenti legati a Bisignani rappresenti un terzo potere antitesi del primo (la legalità costiutuzionale), diverso dal secondo, che abbiamo conosciuto in questi anni (carismatico populistico di Berlusconi). È il potere occulto di vecchio stampo. Ma la domanda interessante (per gli storici) leggendo le intercettazioni è la seguente: può essere che il terzo potere abbia deciso di mollare il secondo ormai logoro e senza credibilità in nessuna sede, comprese quelle internazionali? Perché Bisignani, interrogato dai Pm, non segue la regola d’oro del silenzio e invece ammette: informavo Letta di tutto?
Sarebbe doveroso concludere: chi di fango colpisce di fango perisce. Insomma, il declino di Berlusconi voluto dalla stessa macchina occulta che negli anni Novanta lo aveva creato e sponsorizzato.
Non c’è mai nulla di nuovo sotto il sole di questa Italia che sta sprofondando nelle tenebre. Peccato che la politica non abbia un sussulto di dignità e in coro pronunci la stessa condanna che sale dalla società civile e non impedisca lo scempio annunciato della legge bavaglio.