LA porcata ha fatto il suo tempo. E la società civile torna a mobilitarsi. Perché una nuova legge elettorale è necessaria per riportare alla sua fisiologica normalità il momento più solenne e importante di una democrazia. Quello del voto. E dopo il tonfo berlusconiano alle amministrative riparte l’iniziativa. Quella politica, ancora sottotraccia. E quelle delle associazioni, come Libertà e Giustizia e Valigia Blu, che direttamente tornano a rivolgersi ai cittadini e, continuando la raccolta di firme, chiedono ora di rivolgersi direttamente al presidente della Repubblica 1.
In Parlamento qualcosa si muove. Si fa strada l’ipotesi di un accordo per superare “la legge dei nominati”. E’ una possibilità tutta da verificare, legata a doppio filo con il destino dell’esecutivo del Cavaliere. Ma è sul web che la campagna già corre.
“Ridateci la nostra democrazia”, recita ancora lo slogan, e la legge che si intende promuovere con l’aiuto dei firmatari è composta di soli due articoli : il primo dichiara abrogata l’attuale legge elettorale, il secondo che stabilisce il ritorno alla legge precedentemente in vigore. Vale a dire il Mattarellum.
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Nell’appello al presidente si legge in conclusione: “Nei tempi moderni la morte di una democrazia è più spesso un suicidio camuffato. La sua linfa vitale un regime di libertà dovrebbe riceverla dall’autogoverno delle istituzioni locali. Dove invece la democrazia, spinta da alcune sue tendenze deteriori, soffoca tali autonomie, non fa che divorare se stessa”.
No al Parlamento dei “nominati”, dunque. Con tutte le conseguenze del caso. Dalla scandalosa compravendita alla quale abbiamo assistito nei giorni della crisi parlamentare del governo alla sensazione di non sapere, quando si entra nell’urna, come e da chi sarà utilizzato il nostro voto. Dopo i ballotaggi, alcuni leader di partito ne hanno ricominciato a parlare, con insistenza. Una mobilitazione costante e forte dell’opinione pubblica può diventare il volano per restituire alla democrazia quelle minime regole che sembra avere smarrito.
Una domanda sorge spontanea: come mai la passata chiamata alle firme ha raccolto 150.000 consensi e a tutt’oggi invece non si arriva a 10.000?
Non è che sarebbe stato meglio inviare una e mail a chi aveva firmato chiedendo di tornare a farlo per l’appello al Presidente della Repubblica?
Una nuova legge elettorale è difesa della democrazia
confermo quanto propone Enrica: io ho firmato la prima, ma non la seconda, e così evidentemente la stragrande maggioranza dei precedenti firmatari.
Quindi, il richiamo è importante.
Silvana
Legge elettorale da cambiare : sta bene e complimenti al PD che dal 2055 ( legge Calderoli ) NON ha comunicato il suo progetto…..non impicchiamoci sul tipo di elezione , dobbiamo cambiare ( parole serie e convincenti di Bersani ) . Cioè come ? Beh non si sa ma comunque tutto bene anche perchè ho il sospetto che la nomina a tavolino piaccia anche al PD . Altra considerazione perchè la sinistra nel 2004 – un anno prima del porcellum – ha votato una legge elettorale nella rossa Toscana che elimina le preferenze e ha un bel premio di maggioranza !!
Accidenti ma allora ha ragione Renzi ( come se non vivesse in Toscana ) che la legge elettorale della sua regione è ancora più porcata !!
Complimenti alla franchezza . Inoltre ma le preferenze non sono state abolite da un referendum ?
Sono un po’ confuso , accidenti, però che la sinistra la meni su questo argomento senza proporre nulla – ad oggi 7 giugno 2011 – è certamente non bello e poco nobile con tutte le finte guerre al porcellum. LC
Legge Calderoli 2005 ( e non 2055 ) ! Grazie LC