Immigrati, integrazione e diritti

24 Mag 2011

Apprezzamento per la disponibilità del vescovo di Brescia ad ascoltare le ragioni dei migranti che da sabato sul sagrato del Duomo chiedono di poter uscire dalla clandestinità

«Amarezza. Questo è il sentimento che sto provando per la situazione in essere in Piazza Duomo. L’ennesima pretestuosa strumentalizzazione che manca di rispetto ai cittadini bresciani, alla Città ed alle Istituzioni». Con queste parole Viviana Beccalossi, coordinatore provinciale del Pdl, commenta il sit-in in piazza Paolo VI. «Condivido quanto affermato del nostro sindaco, Adriano Paroli – aggiunge la Beccalossi -. L’integrazione passa dalla consapevolezza dei diritti e dei doveri che ciascuno ha. Occupare il sagrato della nostra Cattedrale, non solo è irrispettoso verso la città, ma lede la sensibilità dei fedeli».
PER LA BECCALOSSI si sta manifestando «una violenza di pochi su molti, che crea disagio, imbarazzo e perplessità. Mi domando perché per la protesta si sia scelto proprio il sagrato della Cattedrale. Un caso? Mi sembra molto strano. Forse c’è un’intenzione di dare spettacolo e ferire al contempo qualcosa di vero per molti di noi».
Giovanna Benini, del gruppo immigrazione del Pd, chiede al prefetto di «prendere atto» della sentenza del Consiglio di Stato «riconoscendo i diritti negati agli immigrati». «Esprimiamo la nostra vicinanza ai migranti – continua Benini – che in questi giorni stanno rivendicando i loro diritti in piazza Paolo VI. Apprezziamo il gesto e le parole del Vescovo, in piena coerenza con lo spirito evangelico, ma contemporaneamente chiediamo con forza alle istituzioni di riesaminare le posizioni degli immigrati esclusi dalla sanatoria 2011 e che da tempo aspettano la regolarizzazione». La Benini annuncia che i parlamentari del Pd Ferrari e Corsini «presenteranno un’interrogazione parlamentare al ministro Maroni».
MCL (Movimento cristiano lavoratori) ribadisce la sua linea di «necessario rispetto della legalità e delle regole. Questo vale per gli stranieri che non possono essere accolti senza il necessario rispetto delle norme in vigore; e vale anche per tutti coloro che tollerano o sfruttano situazioni di palese violazione delle regole, come ad esempio offrire lavoro o alloggi in nero; ma vale allo stesso modo anche per le istituzioni tutte, quando sono tenute ad applicare pronunciamenti e sentenze: è questo il caso che è alla base della protesta in corso».
Mcl condanna altresì «le strumentalizzazioni che le parti politiche o le associazioni mettono in atto» e ribadisce il proprio appoggio alla posizione della Diocesi «piena di realismo, equilibrio, ragionevolezza».
GISELLA BOTTOLI, coordinatrice di Libertà e Giustizia, esprime apprezzamento per «la disponibilità del vescovo di Brescia ad ascoltare le ragioni dei migranti che da sabato sul sagrato del Duomo chiedono di poter uscire dalla clandestinità».
Infine Futuro e Libertà, attraverso il portavoce Paolo Inverardi, «esprime la propria solidarietà nei confronti degli stranieri che attendono di essere regolarizzati a seguito di sanatoria 2009, fa appello al prefetto di Brescia affinché si faccia carico della pretesa di regolarizzazione dei cittadini stranieri».
In conclusione Fli «chiede a tutti i soggetti coinvolti, politici in primis, un po’ di buon senso anche perché si fatica a comprendere il perché le prefetture non si adeguino a ciò che i Giudice amministrativi hanno deciso».

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