Insulti e bugie, così si rivela l’anomalia berlusconiana

Alla faccia dei toni soft e della nuova campagna elettorale. La Santanchè fa riposare le corde vocali, anche Stracquadanio si prende una pausa, ma non pensate che il centrodestra abbia rinunciato, per questo, a trivialità e insulti, menzogne e imposture. Come può chi dell’estremismo ha fatto sempre la sua arma miracolosamente mutare di segno? Ci ha pensato Umberto Bossi a rialzare il tono. Già, il “senatur” si era inaspettatamente guadagnato la fama del “moderato” rispetto agli sfracelli minacciati ogni giorno dal Cavaliere. Ma la favoletta non poteva durare a lungo. Il Capo del Carroccio è tornato alla maniera antica. La Lega, non solo il Pdl, è in calo al Nord e, allora, lui risfodera le vecchie arme. E proclama che Pisapia è un “matto” e non si può lasciare Milano in mano a chi “vuole riempirla di clandestini, moschee e trasformarla in una zingaropoli”. Ci siamo: torna il Bossi del celodurismo, quello che voleva mettere “l’anello al naso dei meridionali”. Però, quella parola, “matto”, deve essere sembrata un po’ troppo anche ai suoi. E, dunque, il “senatur” ha cercato di ammorbidire, di ritrattare. Gli ha dato una mano la Gelmini, ministro dell’Istruzione”. E chi poteva fornire migliore spiegazione dalla signora che amministra e governa la cultura italiana? Ascoltiamole le sue parole, prendiamola un attimo sul serio: nulla di cui scandalizzarsi perchè Bossi ci ha abituato a “frasi colorite” e le sue parole non sono “né gravi né offensive”. Ne prendano nota gli insegnanti, e anche gli studenti: d’ora in poi potranno dedicarsi allo studio delle trivialità più strampalate, dell’esibizione del dito medio alzato. Magari anche della pernacchia perché rientra comunque nel nostro folklore.

Verrebbe voglia di buttarla a ridere perché troppo spesso questa maggioranza è uno sproposito, una barzelletta, un bel copione per le improvvisazioni di Crozza. Ma facciamo attenzione. Bossi scopre le carte truccate con cui tutto il centrodestra intende giocare la partita: alzare il tiro, cambiare i dati reali, affermare che Pisapia apre la strada agli zingari, ai musulmani, agli estremisti, alle coppie gay, che promette di cambiare Milano ma vuole distruggerla. Con queste fandonie si andrà avanti. Del resto, Berlusconi lo ha detto subito, appena constatata la sconfitta:” Smascheriamo Pisapia e si vince”. Magari, dopo il tonfo del 15 maggio, cambierà i toni. Ma il prodotto non cambia. Il Cavaliere prepara la mossa a sorpresa. E intende usare tutto il suo potere mediatico, facendo ampio ricorso alla televisione. Ci sono le sue reti e quelle messe a disposizione del servizio pubblico. Il Tg1 ha subito interpretato il pensiero del sultano. All’indomani della sconfitta, ha presentato un centrodestra fiducioso nelle sue possibilità di recupero e un centrosinistra dominato dagli estremisti. Per andare sul sicuro ha inserito, tra una dichiarazione e l’altra degli esponenti della cosiddetta sinistra radicale, le immagini di un’occupazione abusiva a opera degli autonomi. Non ci sono più limiti all’imbonimento, alla propaganda che frastorna e inganna.

Noi abbiamo fiducia nell’intelligenza dei milanesi che, al primo turno, hanno mostrato di non farsi ingannare da questo strategia di sfregio della verità. Ma bisogna moltiplicare gli sforzi fino all’ultimo. A Milano (come a Napoli) si offre una grande occasione per cambiare rotta. E non saranno le bugie dei vari sergenti e caporali del berlusconismo, le omissioni e gli inganni di una televisione militarizzata, a poterlo impedire. Gli eccessi, gli abusi, le continue forzature non possono più mascherare l’anomalia berlusconiana. Tornano la proposta politica e sociale, la rappresentatività, le domande che ci sono nella società, l’autonomia, la libertà. Per fortuna torna la democrazia.

7 commenti

  • PRIMA “DEL SI SALVI CHI PUO’” DOBBIAMO ASPETTARCI I COLPI DI CODA DI QUESTO SISTEMA AGONIZZANTE MA SEMPRE PERICOLOSO.
    SPETTA AI MILANESI ED AI NAPOLETANI DARGLI UNA SOLENNE LEZIONE. PECCATO CHE NON CI SIANO STATE LE ELEZIONI A ROMA. AVREMMO CONTRIBUITO AD AFFOSSARLO UNA VOLTA PER TUTTE.

  • Dobbiamo sperare che si svegli dal lungo sonno anche la parte sana del mondo cattolico,quella veramente timorata di Dio e obbediente ai dieci comandamenti diffusi in queste settimane dall’attenta editoria vicina al Vaticano presente nelle edicole del Belpaese. E prenda coscienza del fiume di menzogne e di volgarità che anch’essa è stata indotta a guadare in questo ventennio dall”uomo inviato dalla provvidenza” a rappresentare urbi et orbi l’immagine del paese sede del papato..

  • Quanto espresso dal Signor Ricciardi è verissimo. Il mondo cattolico, determinante in questo momento storico delicatissimo per la qualità della nostra democrazia, latita, tarda a far sentire la sua voce di condanna all’indirizzo di chi sostiene di rappresentare e di custodire i valori del cristianesimo cattolico. Coerenza al messaggio cristiano ha dimostrato il Cardinale Tettamanzi che dal suo pulpito ambrosiano ha detto le cose come stanno in quel contesto, ora al vaglio della scelta popolare.

  • Famiglia Cristiana e l’Avvenire, scendono in campo, manifestando legittimi dubbi sulla occupazione da parte di Berlusconi delle reti nazionali e sue per la campagna elettorale riguardanti le amministrative. Queste posizioni sono cose veramente buone e giuste.Ricordo che quando governava Prodi e Padoa Schioppa la Chiesa non ne perdonava una, con un Cardinal Ruini sempre vigile,attento. Ora si è arrivati al punto di contestualizzare persino la bestemmia. Ed il popolo palesa segni di insofferenza.

  • Prima si proclama Milano campo di verifica per il sostegno popolare al governo, poi quando si vede che il favore non è dalla parte che si credeva, si fa marcia indietro!!!, modificando in extremis anche il programma elettorale (ma che idea di governo avevano nel gestire Milano? dopo 5 anni al comando della città il loro programma e la loro credibilità è così debole?) …beh allora è vero che le comunali sono anche un sintomo dell’insofferenza verso l’attuale governo! Non lo vuole capire, il nostro premier, che ne abbiamo pieni i maroni delle sue frottole e dei suoi affarismi! Non la vuole capire nonostante i 27.000 voti presi contro i 53.000 che si aspettava, nonostante la diminuzione del sostegno popolare alle sue iniziative (ultime quella col palasharp mezzo vuoto), nonostante le numerose e molto partecipate manifestazioni di dissenso a questo modo di far politica e di governare l’ITALIA: Palasharp organizzazto da Libertà e Giustizia, giorno delle donne, 12 marzo per la costituzione, solo per citare le più affollate!, ma ce ne sono state molte altre, noBday ad arcore, no moratti day a milano, tante iniziative a sostegno dei referendum contro nucleare ,ecc…..ecco, appunto, Referendum che il governo si guarda bene dal far conoscere……perchè tra i referendum c’è anche quello sul legittimo impedimento…ALLORA FORZA! FACCIAMOCI SENTIRE AI REFERENDUM! ANDIAMO A VOTARE E VOTIAMO SI’ per difendere i nostri BENI COMUNI: ACQUA, SALUTE e DIRITTO AD ESSERE BEN GOVERNATI IN UN PAESE DOVE I DIRITTI E I DOVERI SIANO DAVVERO UGUALI PER TUTTI! BASTA PRENDERCI IN GIRO!!!

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