Si profila all’orizzonte il Porcellum bis e subito si apre un nuovo fronte di battaglia. Riepiloghiamo: Berlusconi vuole tagliare le gambe al terzo polo, che secondo tutti i sondaggi ha forti possibilità di essere determinante al Senato. Per questo propone di applicare il sistema della Camera anche a Palazzo Madama: premio di maggioranza nazionale in entrambi i rami del Parlamento. Così Fini, Casini e Rutelli sarebbero spazzati via. Potrebbe convenire anche al Pd, ragionano nella maggioranza. E perciò offrono a Bersani l’introduzione nella legge delle primarie obbligatorie, sperando che abbocchi. La risposta del centro sinistra è gelida, ma ad essere terrorizzati, naturalmente, sono soprattutto i terzopolisti.
E così infuria la polemica, con gran dovizia di argomenti. Stupisce, però, che tra questi manchi quello dirimente. E allora ricordiamolo. Il premio di maggioranza su base nazionale al Senato era contenuto nella prima versione della legge elettorale proposta da Calderoli. Fu il Quirinale, dove allora sedeva Ciampi, a bloccarlo con un’obiezione tanto semplice quanto inoppugnabile: la Costituzione dice che il Senato è eletto su base regionale, dunque il premio di maggioranza nazionale è incostituzionale. Calderoli e Berlusconi dovettero arrendersi e modificare la legge.
Nasce così il premio di maggioranza calcolato su base regionale che oggi mette tanta paura al governo. Naturalmente la proposta odierna è esecrabile per mille altre ragioni, la prima delle quali è questa irresistibile pulsione a costruirsi norme su misura, che se applicata alle leggi elettorali mette paura (qual è il prossimo passo: mettere fuori legge i partiti concorrenti?). Ma simili scrupoli, si sa, non impensieriscono i berlusconiani.
E allora bisogna battere sul tasto più efficace: come pensano di superare l’ostacolo della incostituzionalità? Hanno pronto qualche escamotage? Hanno un asso nella manica? Oppure, semplicemente, ci riprovano fidando nella smemoratezza generale?
In effetti, politici e commentatori sembrano aver dimenticato la questione. Ma certo non l’hanno dimenticata né i costituzionalisti né, tanto meno, il Quirinale. Dunque l’offensiva berlusconiana sembra, almeno in questa forma, non aver gambe per camminare. Potrebbe allora essere il sintomo della disperazione che nasce dalla consapevolezza del declino. Oppure potrebbe nascondere qualche altra intenzione più insidiosa. In entrambi i casi, conviene tenere gli occhi aperti.
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….. COME PENSANO DI SUPERARE L’OSTACOLO DELLA INCOSTITUZIONALITÀ?
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Signora Rettori,
é mia impressione – in verità solidificatasi nel tempo in convinzione – che l’uomo con cui abbiamo a che fare é uno spregiudicato altamente pericoloso in quanto, molto verosibilmente, si avvale della consulenza di consumati professionisti della vile arte della manipolazione, a tutt’oggi, purtroppo, non posta sul banco degli imputati con l’accusa di crimine contro l’Umanità. Né penso che quest’arte venga, almeno nel prossimo futuro, messa in seria discussione – e ancor meno imputata – in quanto essa, di fatto, rappresenta lo strumento corale con cui il Capitalismo impone la sua dittatura abilmente camuffandola di Democrazia.
Uno degli obiettivi perseguiti dall’arte della manipolazione é quello di “assuefare” le menti delle persone alla menzogna, all’ingiustizia, all’oscenità, alla volgarità. alla mistificazione, alla criminalità politica, persino all’assurdo, nella consapevolezza che, nel tempo, il tutto diventa – per assuefazione appunto – passivamente accettato dalle persone esposte a questo trattamento manipolativo al punto di identificarlo con il loro modo di pensare e con il loro stile di vita.
Se oggi esistono in Italia milioni di persone che sinceramente credono che i Giudici comunisti – addirittura brigatisti – perseguitano un innoccente Berlusconi per metterlo in galera, che la Costituzione necessita radicali cambiamenti per gli interessi degli Italiani, che la Magistratura é un gravissimo pericolo per la loro libertà, che le oltre 40 leggi ad personam sono state necessarie per proteggere il Presidente del Consiglio dalla Magistratura “politicizzata”, che le intercettazioni violano la privacy di tutti i Cittadini. che il Presidente Berlusconi non ha mai avuto un bordello nella sua residenza di Arcore e neanche in quella di Roma e cosi’ via all’infinito, é frutto del martellamento mediatico senza sosta che, nel tempo, compie il macabro miracolo di ribaltare la menzogna in Verità, l’amoralità in una nuova morale, la dittatura in moderna Democrazia, l’incostituzionalità in una nuova, più moderna forma di costituzionalità.
Per quanto incredibile tutto questo possa sembrare, avviene in realtà tuttavia! Ne abbiamo pratica dimostrazione ogni giorno. Almeno noi che, grazie ad una struttura cerebrale più solida, siamo sfuggiti alla diabolica magia berlusconiana.
Con stima,
jb Mirabile-caruso.