Prescrizione breve, no alla norma cancella processi

12 Apr 2011

LeG davanti a Montecitorio per protestare contro il ddl Processo breve che accorcia i tempi di prescrizione per gli incensurati. La norma cancella 25 mila processi. In piazza le vittime del terremoto de L’Aquila, i familiari delle vittime della strage di Viareggio, i consumatori ingannati dal crack Parmalat e da quello Cirio.

Libertà e Giustizia partecipa alla manifestazione del 13 aprile, a partire dalle 15,  davanti a Montecitorio per far sentire alta anche la nostra voce, insieme a quella di tutta la società civile, contro l’eventuale approvazione del ddl sul Processo breve alla Camera  che accorcia i tempi di prescrizione per gli incensurati. L’iniziativa è stata preceduta da un presidio che dura ormai da 10 giorni e che continuerà anche (nel caso la legge fosse approvata) nei prossimi giorni davanti al Senato. Alle 18, il presidio si sposta al Pantheon per dare voce alle testimonianze di tutte le vittime o i parenti delle vittime dei processi i cui reati verranno prescritti grazie alla norma: il  terremoto dell’Aquila, la strage di Viareggio, i parenti dei morti per l’amianto, i consumatori ingannati dai crack Parmalat e Cirio, le vittime di violenza sessuale, le vittime di violenza sui minori e tanti altri.

Con una rappresentanza di LeG ci sarà anche Sandra Bonsanti.

Previsti tanti interventi. Per raccontare ai cittadini le motivazioni di questa opposizione. E le ragioni che vengono calpestate per salvare il premier dai processi che lo riguardano. Con i familiari delle vittime tante associazioni: Libertà e Giustizia, Articolo 21, Anpi, Popolo Viola. Una mobilitazione per sottolineare il pericolo che si configuri una vera e propria emergenza giudiziaria. A conti fatti, rischiano di saltare quasi ventimila procedimenti. Tra questi: G8, Cirio, Falsi invalidi, Parmalat e Antonveneta.

Tutto questo perchè noi cittadini italiani pensiamo che non sia possibile che il Parlamento continui a pensare alle leggi salvaPremier, soprattutto perchè con questa idea del “tana libera B.” verrà dato il via libera agli imputati coinvolti in altri 25.000 processi in tutta Italia.

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