Così parlò il Grande Architetto

Dispesa consigli, invita le giovani studentesse al bunga-bunga e poi, ualà, come un disco che s’incanta torna sul progetto di sempre: riformare la Giustizia (a modo suo) e riscrivere la Costituzione (sempre a modo suo). Man mano che nei saloni di rappresentanza di Palazzo Chigi sfilano i giovani premiati del “Campus mentis”, Berlusconi spende parole di incoraggiamento per gli imprenditori del futuro. Ma i discorsi migliori, le pacche sulle spalle più forti, le riserva a se stesso. “Non sono riuscito a fare la riforma della giustizia – spiega – perché non sono stato capace di avere il 51 per cento dei voti. Mi sono trovato ad avere una maggioranza di coalizione in cui c’erano dei partiti, quelli di Fini e Casini, che ogni volta stavano dalla parte dei privilegi dei giudici. Ora ho una maggioranza esile nei numeri, ma più coesa e dunque in grado di fare le riforme”, a cominciare da quella della giustizia. Poi è la volta della Costituzione: “Per avere in Italia una vera democrazia bisogna cambiare l’architettura istituzionale e riformare la Costituzione, è necessaria una riforma dell’architettura costituzionale perché il Governo non ha il potere di decidere ma può al massimo suggerire al Parlamento un provvedimento. Questo va poi nelle Commissioni parlamentari, poi in aula, infine deve piacere al Capo dello Stato”.

16 commenti

  • Quando si ha qualcosa di buono da dire è giusto parlare: Berlusconi è professionale riesce a gestire, elaborare soluzioni che gli altri non riescono neanche a immaginare.

  • Un’altra pericolosa comunicazione mediatica del Capo del Governo: rifare l’architettura costituzionale. Non dice chi, come, quando ma insiste sul “perché”: avere un governo più autoritario e senza controllori.
    Eppure la repubblica italiana saggiamente si basa su una serie di controlli democratici essenziali per impedire ogni dittatura. Tale notizia mi tormenta perché prelude a nuove cadute e a nuovi drammi per il Paese

  • L’ennesima, stanca, ma non per questo meno pericolosa, replica dello stesso copione, che ormai recita da 17 anni. Speriamo solo che i titoli di coda, ossia la sua uscita dalla politica, siano vicini. E, per far arrivare in fretta quel giorno, speriamo che l’opposizione finalmente riesca a proporre un film e un cast convincenti per tanti italiani.

  • La costituzione che sogna Berlusconi è stata già scritta nel “programma di rinascita della P2″. Fermiamolo prima che sia troppo tardi!

  • Parafrasando quel beffardo di Petrolini,gli italiani,quelli che da tempo ormai ce l’hanno sulle …,potrebbero ben dire che non ce l’hanno con lui bensì con quella minoranza di falsi connazionali che lo scambiano per San Gennaro,anzichè fare una solenne pernacchia alle minchiate quotidiane che egli rigurgita e diffonde nell’aere italico a 1/2 telecamere.
    Personalmente darei un bacio in fronte a tutte le cosiddette sinistre in opposizione o al governo, in segno di gratitudine per la vita sociale,economica e politica beata che conduciamo in incessante campagna elettorale videocratica sotto la cupola di menzogne del berlusconismo.

  • Ho finito di leggere “il partito della merda” Luca Baiada (da Il Ponte, LXVII n:3, marzo 2011) sono contenta perchè è riuscito a elaborare
    un esame preciso dei programmi di B e company, che io sentivo
    forte dentro di me a livello istintivo, ma non riuscivo a espimere e mi davo anche della scema fissata.

    Spero solo che circoli velocemente e si corra ai ripari (se non è tardi)
    grazie a voi per esserci.

  • Al Prof. Zagrebelsky vorrei chiedere se è possibile denunciare il Presidente del Consiglio quando, un giorno si e l’altro pure, inveisce, minaccia, insulta, irride la Magistratura nell’esercizio dei doveri istituzionali. Vorrei sapere quando scatta il reato di vilipendio alla Magistratura e quali pene possono essere comminate per tale reato. Non è ammissibile che uno degli ordinamenti più importanti di uno stato democratico possa essere deriso ed aggredito non solo dal capo del governo ma anche da giornalisti di 3^ e 4^ fila o da parlamentari che trinciano giudizi ignorando oltre all’ educazione le norme più elementari del diritto e totalmente all’oscuro delle procedure parlamentari.
    Se non si riesce a ribaltare la situazione ci prenderanno per sfinimento perchè non è possibile accumulare per lungo tempo l’amarezza di dover assistere ogni giorno allo strapotere di una classe dirigente che pensa unicamente a mentenere il potere, le prebende, i privilegi con l’unico scopo evidente di smantellare tutte le istituzioni democratiche che costituiscono solo un fastidioso orpello per il raggiungimento dei loro obiettivi.

  • Pingback: Democrazia Diretta – Notizie del 2011/04/09 « Democrazia Diretta News Radar

  • “lui non la cambierà”,afferma oggi Bersani … di domani non vi sono certezze (basta osservare le smorfie di Violante,D’Alema e riformisti vari in s.p.e. nelle diverse anime dell’opposizione attuale di frontespizio).

  • Non ha, è evidente, la consapevolezza del suo spessore. Ha esordito con la barzelletta, sta continuando con la barzelletta e sta finendo a barzelletta. Il mondo occidentale a democrazia matura ancora una volta ci precede e sarà quel mondo che prendendo le distanze dall’utilizzatore finale ci salverà dal tracollo. Gli apoti, e ci sono, saranno quelli che consentiranno uno svezzamento dal berlusconismo in modo dignitoso.

  • E tanto per non rimanere nel campo dei buoni propositi,gli “apoti” dovrebbero,a modesto parere dello scrivente, accingersi fin d’adesso a por mano con urgenza prioritaria al ripristino della legalità costituzionale democratica in materia di elezioni politiche,con l’adozione,obbligatoria negli statuti di partiti e movimenti che non hanno abiurato all’osservanza dei doveri sanciti dal Titolo IV della nostra Costituzione repubblicana,di opportuni strumenti giuridici idonei ad evitare gli errori procedurali,il vuoto di trasparenza e l’arbitrio nella formazione delle liste elettorali nazionali che si effettuava con il trascorso sistema proporzionale,per altro inopinatamente soppresso a legislatura scaduta con un blitz parlamentare posto in essere dalla nota accoppiata padana (BB),col blà blà reattivo della coalizione cosiddetta di “centro-sinistra”,ovvero l’Ulivo,con Prodi agli sgoccioli del suo mandato.
    Un sogno di mezza estate per chi si era illuso che le primarie potessero costituire lo strumento necessario a salvare dallo sfascio la Democrazia sostanziale in corso dal 1994 in questo Paese con l’avvento di un organo politico che partecipa alla formazione del governo del Paese,utilizzando la televisione in regime di monopolio nel rapporto con gli elettori, ripudiando perciò il metodo democratico nella sua funzione e nella sua organizzazione ?!. E c’è tanto riformismo oggi nel Belpaese,dentro ed a fianco del mondo che si autoproclama democratico o di sinistra,che non esita a far da mosca cocchiera a quel regime “politico” telematico.

  • Quelli che “non la bevono”, è nell’aria,stanno crescendo. Ma, per poter rimettere a posto ciò che in questi anni è stato devastato, richiederà del tempo. Intanto per poter contare ancora sulla imperfetta democrazia, purtroppo non c’è di meglio,penso che occorra ripristinare le regole abbondantemente ignorate in questi anni in cui ha prevalso la cultura del banale catodico. Regole, senza le quali nessuna libertà è garantita. Dopo lo stordimento bisognerà pur fare qualcosa, lo esige la dinamica democratica: riavvicinarci a quel consesso europeo che ci ha visto artefici; la legge elettorale da porcata restituirla altre sembianze, insomma, una legge a misura di cittadino; studiare a memoria, in modo che resti ben scolpita sulle nostre menti,talvolta distratte, che “la legge è uguale per tutti”; chi ha carichi pendenti penali non può rappresentare il popolo, così come si pratica per chi vuole appartenere all’amministrazione dello Stato. L’Italia ha una “questione” da superare, quella morale. E la si supera se si riscopre l’onestà. Penso, che nessuna riforma possa attecchire senza questa qualità.

  • ho 64 anni e la vita la conosco. isso è l’unico a cui non perdono nulla e auguro tutto il male possibile, insieme ai suoi servi e agli italioti che continuano a sostenerlo. nessuna pietà per questa gentaglia che ha fatto così male all’italia perbene

  • D’accordo sui tempi lunghi e aggiungerei la perigliosità e il rischio del pristino dell’onore personale,del decoro e della decenza,nello svolgimento di funzioni pubbliche,dopo almeno trent’anni dall’abolizione del certificato del casellario giudiziale,di quello di buona condotta e di godimento dei diritti politici (e poi del giuramento di osservanza della Costituzione e delle leggi dello Stato,quale condizione per far parte dei ruoli stabili dei suoi servitori a tutti livelli) e delle conseguenti picconate a go gò inferte alle istituzioni repubblicane da politici di lunga pezza e da settori deviati.
    Non è cosa facile soprattutto nel Paese in cui la politica che conta ha preferito adottare Machiavelli quale suo maestro e snobbare Guicciardini.
    Certo è che l’onore,il decoro e la decenza dovrebbero essere parte costante della nostra vita quotidiana costituendone l’essenza. Se tali qualità sono quasi scomparse in questi ultimi anni c’è da riflettere sulle vere cause,non essendo sufficienti a mio avviso le pur pesanti degenerazioni della vita pubblica prodotte dal berlusconismo e dalla menzogna eretta a verità.

  • L’unica architettura che sarebbe stato opportuno cambiare sarebbe stata quella del cervello di questo imbonitore da strapazzo ma ormai è tardi,per lui. Non capirà mai di rappresentare,nel profondo,l’archetipo del fallito ( a lui bastano i soldi ed il potere,anche il più miserabile,per non sentirsi tale ).

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