“Non si confonda Lele Mora con Aldo Moro”

07 Apr 2011

Animi accesi, con colpi di “Fascista” e “venduto” nell’Aula della Camera prima della votazione del primo articolo del testo sul processo breve. Chiede di parlare per il Pdl Massimo Corsaro che inizia rivendicando: “Non abbiamo nessun imbarazzo nel sostenere un provvedimento che porterà l’Italia ad avere un processo europeo con tempi certi e regolari”. E, attaccando “la magistratura politicizzata per una battaglia mirata a far sconfiggere quel Berlusconi che non si riesce a battere nelle urne”, Corsaro rivendica l’impegno del governo nella lotta contro la mafia “mentre qualcun altro faceva gli accordi con le cosche”. Ma la tensione va alle stelle quando Corsaro comincia a citare vittime di destra nel terrorismo, rivendica la “difesa di Paolo Borsellino” e dice: “c’è voluto il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro per far sì che sui giornali non si parlasse più di ‘sedicenti’ brigate rosse”. Gli esponenti ex Fi del Pdl cominciano a gridare a Corsaro “Fermati, smettila!”; ma dall’opposizione partono fischi e urla: “Fascista!”. Replica Enrico Gasbarra (Pd): “Questo provvedimento è una vergogna. Pensare al sacrilegio per usare i nomi degli eroi della Patria per giustificare questo provvedimento non è possibile. Lasciamoli stare, che si stanno rivoltando nella tomba”. Ci si mette pure Vincenzo D’Anna, dei Responsabili: prova a parlare ma viene sommerso dal coro: “venduto, venduto!” da Pd e Idv. Ignazio La Russa lascia i banchi del governo per andare a dire ai colleghi ex An di calmarsi, e parte da sinistra un altro coro: “La Russa, La Russa”. E Carmelo Briguglio dice: “Oggi col massacro dello Stato di diritto si vuole fare pure il massacro dei valori della destra politica. Reagite così perché siete preoccupati della campagna che faremo per denunciare il vostro tradimento di quei valori”. Prima del voto, arriva caustico Ferdinando Adornato. “Non è consentito confondere Aldo Moro con Lele Mora. Diciamo no a far strame del diritto”, urla sommerso dagli applausi del centrosinistra.
L’articolo uno del provvedimento sulla prescrizione breve è passato con soli dieci voti di scarto: 301 si, 291 no, nella tensione generale dell’aula.

Al voto finale sul testo sul processo breve nell’Aula della Camera si “potrebbe” giungere entro la serata di mercoledì 13 aprile: lo ha comunicato all’Assemblea di Montecitorio il presidente Gianfranco Fini spiegando che la comunicazione segue “intese fra i gruppi parlamentari”. Il voto finale sarà preceduto, dalle 18 di mercoledì, dalle dichiarazioni di voto che verranno trasmesse in diretta tv. Fini ha dato la scansione dei tempi in cui l’Aula lavorerà in questi giorni. Nel pomeriggio di oggi le votazioni, dopo una sospensione tecnica, riprenderà alle 15 per concludersi alle 18; a seguire verranno esaminate interpellanze. L’esame del testo riprenderà martedì 12 dalle 15 con eventuale seduta notturna e proseguirà mercoledì 13 aprile. Le dichiarazioni di voto saranno mercoledì, dalle 18, trasmesse in diretta tv.

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