Paragonare i magistrati ai brigatisti è più di una scemenza storica: è un pugno nell’occhio ai parenti dei tanti magistrati uccisi dalle brigate rosse. È chi oggi si dichiara prigioniero politico e non vuole essere giudicato per i propri gravissimi reati comuni che ricorda, semmai, le brigate rosse di ieri. Paragoni a parte, finché saranno in vita i loro parenti, il presidente del Consiglio è vivamente pregato di non confondere militari e civili che hanno servito il proprio Paese fino dare la vita, con chi, invece, ama così poco l’Italia e le istituzioni democratiche da farsene scudo ad ogni pie’ sospinto per i porci comodi propri.
Giovanni Bachelet, garante di LeG, deputato Pd, figlio del presidente Csm, Vittorio Bachelet, ucciso dalle Br nel 1980.
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