Noi c’eravamo e ci siamo

Caro Montezemolo,
Le scrivo come presidente di LeG, un’associazione fra le molte che in questi anni difficili per tutti hanno cercato di fare qualcosa per il nostro Paese, invitando politici, imprenditori, confindustria, fondazioni bancarie eccetera (cito i soggetti da lei ricordati) a rompere il silenzio e denunciare la deriva morale e istituzionale che stava corrodendo l’Italia.
Avremmo potuto fare di più, noi che ci sentiamo e siamo stati “cittadinanza attiva” secondo la definizione che storici e politologi danno della società civile?
Avremmo potuto con la forza delle nostre idee, con la protesta e le proposte, impedire lo scempio delle istituzioni e rimepire il vuoto di una politica bloccata da risse di potere?
Credo ormai che sarà la Storia, un giorno, a dirlo, distribuendo con la necessaria lontananza meriti e demeriti. Oggi non è il momento. Abbiamo davanti a noi una sola esigenza: voltar pagina e cominciare a ricostruire.
Sarà la Storia a dirci perché siamo stati lasciati soli, a incalzare i partiti perché si rinnovassero, a denunciare giorno dopo giorno gli attacchi alla Costituzione, a trascinare, noi cittadinanza attiva, con migliaia di comitati, gli italiani a bloccare col referendum del 2006 la “riforma” della Costituzione pensata e scritta in una baita da Calderoli e compagni.
Noi c’eravamo, ed è proprio per questo che oggi è possibile esserci in tanti, nelle strade e nelle piazze della democrazia attorno ai valori fondamentali di uguaglianza, legalità e libera informazione. Noi ci siamo, forti di un’autonomia conquistata in dieci anni di attività quasi sempre lontana dai riflettori ma nel territorio e fra la gente, anche a organizzare scuole di formazione.
Chiediamo solo attenzione, rispetto e, finalmente, la partecipazione di tutti. Come ha spiegato Gustavo Zagrebelsky al Palasharp di Milano: “Non chiediamo nulla per noi, ma tutto per tutti”.

18 commenti

  • Lui era col cappello in bocca da Tremonti a chiedere incentivi per le SUE auto!

  • Mi si è raggelato il sangue quando l’altro giorno ho sentito dal sig. Montezemolo che sarebbe sceso in campo. Ha usato gli stessi termini che usò B. 17 anni fa. Rivolgo un appello al sig. Montezemolo: resti a fare l’imprenditore! L’Ialia non può più permettersi di passare dalle mani di un imprenditore all’altro come fosse un giocattolo (direi ormai quasi rotto per colpa di questa classe politica incapace e analfabeta). Lei ha ormai i suoi preziosi giocattoli in mano, continui a giocare con quelli che ha. L’Ialia ha bisogno di gente che ben conosce la politica, quella vera e, di gente ce n’è. Purtroppo non ha i soldi che a lei e B. Tuttavia, ritengo sia immorale che possa far politica solo chi ha i soldi. Suvvia, un pò di dignità! Non ho ancora capito da che parte politica stia Montezemolo e questo mette ancora più dubbi.

  • anche noi piccoli cittadini sconosciuti ci siamo ,anche se il senso di impotenza è grande,nonostante ciò difenderemo sempre la Costituzione e la Giustizia contro questo manipolo di corrotti e incompetenti

  • anch’io vorrei dire a Montezemolo di starsene a casa e piuttosto di agire nel suo campo di imprenditore invece di essere sempre morbido con B ! se veramente ci tiene che questo paese riacquisti la dignità perduta

  • Che la Destra Italiana – con la sua storica mentalità parassitariamente feudale – avesse un pur minimo sussulto di vergogna alla mostruosa bruttezza del suo volto senza maschera, e decidesse di rimettersela come aveva sempre fatto nel corso dell’intera Prima Repubblica, a me sembra una iniziativa desiderabile.

    Desiderabile perché – cosi’ come recita un nostro proverbio – “l’occhio vuole la sua parte”. Ma la maschera di Montezemolo, tuttavia, NON cambierebbe, nella sostanza, la sconcertante realtà psicologica e morale dei 16 milioni di Italiani che – nel trio Borghesia, Mafia e Chiesa – hanno incondizionatamente sostenuto lo squallore morale della Seconda Repubblica. Per lasciarsi alle spalle questo squallore e per dare alla nostra Nazione una reale possibilità di rinascita occorrerebbe molto di più che indossare una maschera. Occorrerebbe sdradicare cio’ che la maschera nasconde: l’atavica vocazione parassitaria dell’individuo nei confronti della Società.

    Occorrerebbe crescere. Psicologicamemte e CIVICAMENTE. Per capire che il supremo interesse dell’individuo NON é “conflittuale” con quello della Società. Al contrario, i due interessi, i due benesseri sono SINERGETICI.

    Non più, quindi, la giungla animale di parassiti e parassitati, ma la Società Umana di individui che realizzano i loro più alti destini nella magica simbiosi sociale. Questa é una sfida concettuale troppo ardua – se non per Montezemolo personalmente – certamente per i Suoi infantili Elettori, sempre alla ricerca del loro padre-padrone di turno che dia loro sicurezza, e della madre-matrigna della Chiesa che dia loro l’amore di cui sono affamati.

    Insicuri e parassiti cone sono naturalmente tutti gli adulti che sono rimasti bambini.

    jb Mirabile-caruso.

  • Domenica 3 Aprile, lei ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica, che con questo governo Berlusconi, “la società civile è sparita, diventata suddita”.
    Non è così.
    Siamo sempre di più che – nei partiti, associazioni o come semplici cittadini – manifestiamo la nostra resistenza a questa involuzione populista.

    Scendiamo in piazza, scriviamo ai giornali, realizziamo presidi di “informazione” in luoghi pubblici per svelare la truffa della comunicazione truccata, raccogliamo firme per i referendum, organizziamo incontri pubblici per approfondire temi scottanti, cerchiamo di unirci in reti internazionali per difendere meglio alcuni principi democratici irrinunciabili (libertà di informazione, lotta alla speculazioni finanziarie ed altro).

    Il tutto senza sponsor, con soldi e tempo di tutti.
    Un’attività impegnativa, ma che svolgiamo con convinzione, perché pensiamo che la democrazia o la si difende insieme o muore.

    La prossima volta che parlerà di “società civile” spero di cogliere più attenzione nelle sue parole.
    Saluti

    (lettera inviata a Italia Futura)

  • Caro Montezemolo, e cara Marcegaglia, se B. è sempre lì è più colpa vostra che nostra, noi abbiamo sempre cercato di contrastarlo e di risvegliare gli Italiani ipnotizzati, voi potete dire lo stesso ? Vi siete venduti per pochi denari, per delegittimare il sindacato e altre varie porcherie …

  • Le critiche alla società civile di Montezemolo sono indubbiamente ingenerose. Libertà e Giustizia è stata una delle pochissime realtà a tenere in piedi lo spirito democratico, mentre opposizione e classi dirigenti dormivamo o cinguettavano con Berlusconi. Sul tema del lavoro poi, per dirne una, mi sento mille volte più vicino a Landini della Fiom che a Montezemolo. Premesso questo, nella vita bisogna scegliere il minore dei mali e se la discesa in campo di Montezemolo servisse a liberarci di Berlusconi e Bossi, benedetto quel giorno! Anzi, se fosse sceso qualche anno prima, probabilmente ci sarebbero stati risparmiati questi anni di scempio istituzionale. Montezemolo avrà mille difetti, ma non me lo vedo certo ad attaccare giudici, Costituzione e presidente della Repubblica o a fare il pagliaccio nei vertici internazionali. Del resto, Berlusconi e Bossi temono il suo impegno politico. E tutto quello che va male a quei due, ben venga. Montezemolo potrebbe essere un avversario con cui confrontarsi in un clima, si spera, più sereno. E sulla pavidità degli industriali, e non solo degli industriali, nel criticare il governo, come dargli torto?

  • Da come ha reagito la Marcegaglia, credo che le parole di Montezemolo fossero dirette più alla parte di società civile rappresentata dalla classe dirigente imprenditoriale e da personalità di quella provenienza che non a quella delle piazze e quella delle associazioni come LeG. Anche perchè , ma spero di sbagliare, non è che Montezemolo appaia proprio, per cultura , formazione ed esperienza, persona attenta più di tanto a questo tipo di cittadinanza attiva .
    Comunque sia, in questa desolante situazione politica, benvenga anche un Montezemolo che con le sue critiche costringe (molti? alcuni?) ad uscire allo scoperto ed assumere qualche responsabilità. Intanto, i cittadini comuni continueranno ad affollare le piazze e manifestare il loro disappunto per come vengono governati e per lo sfascio delle istituzioni cui puntano forze politiche come il PDL pur di salvare L’ INDIFENDIBILE.

  • Caro Montezomolo, è dal 1994 che dico di NO! al berlusconi e come me molti altri. Peccato che Voi Industriali ve ne accorgaite solo ora del danno a 360° che questa persona sta facendo all’Italia…comunque meglio tardi che mai. Vi aspetto all’opera, per vedere cosa potrete fare per riparare alla vergogna in cui è già precipiato il nostro Paese!

  • Sono pienamente d’accordo con Antonio. Indipendentemente da ogni considerazione sulla caratura del personaggio intorno a lui si potrebbe coagulare un’area di centro destra moderata in grado di guadagnare molti consensi anche presso quegli elettori che sono rimasti delusi da Berlusconi, offrendo loro una alternativa credibile. Inutile farsi illusioni che gli equilibri politici esistenti nel paese possano cambrche poto che av significativa ageva gregazione di consensi vasr

  • a parziale rettifica e completamento precedente commento: Inutile farsi illusioni che gli equilibri esistenti nel paese possano cambiare a breve, per cui qualsiasi mutamento del quadro politico può essere utile a aggiungere l’obiettivo prioritario di disgragare l’attuale maggioranza, cosa impossibile da ottenere per ora da parte delle forze che rappresentano l’opposizione di centro-sinistra.

  • Condivido la Vostra lettera, vi seguo tutti i giorni e quindi sono testimone di quanto voi affermate.
    Continuate la Vostra battaglia, io non posso partecipare attivamente perchè sono “una handicappata del cazzo”, adesso si usa a dialogare in questa maniera.
    Vi ringrazio per la vostra preziosissima azione morale e spero tanto che questo vostro impegno civile possa rischiarare la mente di qualche italiano in più.
    Maria Rita Cremaschi

  • ma questi industriali che ora si accorgono che stà crollando tutto non sono gli stessi che sommergevano di ovazioni B per qualunque cazzata che diceva? se non lo avessero sostento per anni forse non saremmo a questo punto. milioni di italiani da anni sostengono le cose che Montezemolo ha scoperto ora,comunque pazienza mi va bene a tutti i modi purchè ci sia una ragionevole spearnza di liberarci di B e della sua cricca, scenda pure in campo chi vuole basta che si decida però

  • …un detto dice: sbagliare è umano, perseverare diabolico.
    Ma sul serio qualcuno sta pensando di togliere un’imprenditore travestito da politico è spingerne sul quella poltrona un altro?
    Davvero qualcuno di noi crede che un signorotto industriale possa avere la minima idea di quali sono i nostri problemi e risolverli?..e semmai dovesse capirlo, davvero crediamo che gli prenderebbe più in considerazione rispetto di quelli di industriali e banchieri?

  • Certo che la “particella nobiliare” (come mi ha insegnato “La settimana Enigmistica”!!) di questo Cordero conferirebbe alla vita politica ben altro smalto! mentre ora sguazziamo nel non blasonato Berlusconi.
    Il potere economico non è mai appagato, vuole dimostrare anche di detenere il potere politico, il potere dei destini di un paese. E ben disgraziato è quel (questo) paese che viene costantemente sedotto da questi figuri. Un paese che crede che “se uno ha fatto i soldi” vuol dire che è anche capace di guidarlo.
    Non mi stupisco più di tanto (accade in molti altri paesi sottosviluppati e anche sviluppati), ma mi fa capire quanto sia ancora lungo il cammino e quanto lavoro la scuola e le istituzioni devono ancora fare per rendere emancipata questa nazione.
    Saluti.
    Silvana

  • L’ennesimo “uomo immagine” che dice di voler salvare la patria dallo sfacelo. Scena già vista… Gli industriali si sono resi conto che Berlusconi sta facendo danni e corrono ai ripari con un personaggio più presentabile. Passeremmo da un industriale con interessi calcistici ad un industriale con interessi automobilistici… speriamo che gli italiani non ci caschino di nuovo.

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