Non si fermano

Non si fermano davanti a niente e non si fermeranno. Hanno spaccato il Paese in due, hanno costretto gli italiani a una sorta di guerra civile che Napolitano definisce “iperpartigianeria”. Hanno colpito a morte la Costituzione e le fondamenta stessa dell’unità d’Italia e della solidarietà umana. Hanno innalzato il privilegio di uno a valore assoluto, hanno ingannato la buona fede di cittadini di ogni credo politico.

Non ci resta che il Presidente della Repubblica. Un messaggio che spieghi a tutti gli italiani cosa sta succedendo, pronunciato dall’unico in cui ancora hanno fiducia forse li convincerebbe a battersi per la buona politica.

È venuto il momento che i cittadini che credono nella partecipazione si  trasformino da spettatori in attori, che ognuno faccia la sua parte nelle strade e nelle piazze della democrazia. Non bastano i comizi, serve informare e convincere, dare tutte le notizie che le tv pubbliche e private controllate da Berlusconi cancellano o mistificano.

76 commenti

  • A questo punto si potrebbero raccogliere firme sul sito di L&G per chiedere ai parlamentari delle opposizioni le dimissioni in massa, in modo da arrivare allo scioglimento delle Camere. Così non si può andare avanti.

  • aggiungo: non possiamo denunciarlo perchè viola l’articolo costituzionale secondo cui chiunque abbia una carica istituzionale deve comportarsi con onore e rispetto?

  • Anche secondo me la soluzione potrebbe essere le dimissioni in massa di deputati e senatori dell’opposizione. I vari UDC e FLI non lo faranno di certo, tuttavia, ma le dimissioni del solo PD dovrebbero bastare. Mi chiedo, però, come si comporteranno i cosiddetti “radicali”, viste le ultime prese di posizione (vedi data dei referendum e altre…): che sia il risultato degli incontri con Pannella? La vergogna non è solo della maggioranza, purtroppo. Ho l’impressione che la Costituzione e la democrazia dicano poco anche a molti del centrosinistra. A ogni modo: chi sarà capaci di convincere i vari D’Alema & C. che le dimissioni sarebbero la via migliore per dare un segnale forte? Inoltre: sarebbero capaci i “nostri” di impostare una campagna elettorale non litigiosa e capace di contrastare efficacemente le navi da guerra mediatiche della destra? Possibile che l’indignazione di tanti anni fa (P2, Mani Pulite) sia scomparsa dal comune sentimento popolare? Possibile che la maggioranza degli italiani si sia rimbamita guardando le TV faziosa di B. e basta? Possibile che la capacità critica sia stata messa da parte di fronte all’intontita curiosita verso un cretino che, chiaramente, ormai è tenuto lì solo perché fa comodo a qualcuno e perché non è ancora venuto il momento che questo qualcuno si palesi? A mio avviso il pericolo peggiore deve ancora arrivare.

  • DIMISSIONI IN MASSA DELLE OPPOSIZIONI PRIMA CHE APPROVINO LA LEGGE. MA NOI CHE POSSIAMO FARE PER OBBLIGARLI SI OBBLIGARLI A FARLO?

  • Non sono d’accordo sulle dimissioni di massa dell’opposizione, creerebbero un pericoloso precedente.

  • L’arroganza dei deputati del PDL nei confronti delle istituzioni che stiamo vedendo oggi alla camera è vergognosa ed indegna.
    Gli insulti di La Russa, il gesto di Alfano, il giornale lanciato a Fini …
    Per non parlare del casinò, del campo da golf, della nuova villa e della candidatura a nobel per la pace di lampedusa … a dimenticavo … l’intervista di ieri della Minetti che un giorno vorrebbe andare alla Farnesina! svegliatemi perchè questo paese è un incubo…
    DOBBIAMO RIPRENDERCI LA NOSTRA DEMOCRAZIA!

  • La televisione pubblica non racconta i fatti. Questo è inaccettabile.
    Un paese composto da liberi cittadini non può accettare un tale
    abuso di potere. È giunta l’ora quando è il momento di marciare
    contro la RAI. Richiedi indietro ciò che vi appartiene!

  • Tutto si può dire ed è già stato detto. Mi limiterò a correggere il titolo : NON CI FERMERANNO.

  • Veramente è un momento difficile per l`Italia. Da Madrid guardo i servizi in TV, guardo Internet e questa classe politica italiana, dal primo all’ ultimo, come stanno distruggendo l’immagine dell’ Italia, mettendo in dubbio l’ onestà e l’ intelligenza di milioni e milioni di italiani e soprattutto un futuro per i nostri figli un po’ migliore, più sano, più giusto (sempre pensando che ci sono e ci saranno problemi, difficoltà come in tutto il mondo). Ho visto con passione un video della gente a Roma davanti al Parlamento con una bella frase “fuori i mafiosi dallo Stato”…questa é la via giusta.

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    ….. UNA SORTA DI GUERRA CIVILE CHE NAPOLITANO DEFINISCE “IPERPARTIGIANERIA”
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    E cosa fa il nostro Presidente della Repubblica di fronte all’inquietante spettacolo di questa “iperpartigianeria”? Lo spettatore divertito? Oppure fa il “divo” tutto proteso a proteggere il Suo alto ‘indice di gradimento’?

    Si é mai chiesto il nostro Presidente Napolitano quale sarà mai l’ ‘indice di giudizio’ che la Storia riserverà al Suo assenteismo camuffato da neutralismo? Molto probabilmente NO, ma potrebbe averne un assaggio – oggi, che é ancora tra i vivi – seguendo i commenti della Stampa Estera sull’INVEROSIMILE situazione politica Italiana.

    Chissà, forse Gli potrebbe pure accadere di venir fuori dalla Sua ostinata sonnolenza.

    jb Mirabile-caruso.

  • Gli episodi di ieri e oggi dimostrano che abbiamo un governo di squadristi, oltre che di mafiosi e corrotti. Speriamo che il presidente Napolitano non firmi la prescrizione breve. La misura ormai è colma: dobbiamo impegnarci a fondo per uscire dall’emergenza. Spero che Libertà e Giustizia sappia trovare, com’è nelle sue possibilità, una iniziativa veramente efficace. Noi la seguiremo come abbiamo già dimostrato in passato.

  • Napolitano potrebbe non firmare la prescrizione breve: e poi che fa? Come motiva al Parlamento la sua decisione? Al secondo round la dovrebbe comunque firmare, in quanto questo prevede la Costituzione, e se la cosiddetta maggioranza cambia una virgola, sai che differenza!
    Potrebbe non firmarla due volte e poi dimettersi ma, allora, si salvi chi può.
    Potrebbe agire in via preventiva inviando un suo indirizzo al Parlamento; con questi personaggi della maggioranza c’è da aspettarsi il peggio ma potrebbe funzionare.
    Mancano due anni alla fine del suo mandato e qui il rischio è che il suo successore sia B.. E’ un rischio concreto, perché non potrà fare il Presidente del Consiglio a vita e, comunque, neanche mollare la politica prima di arrivare all’età giusta per non poter più essere incarcerato neanche in caso di condanna. Se andrà lui al Quirinale, apriti cielo.
    In ogni caso Napolitano qualche colpicino più deciso lo deve dare. Così non è né neutrale né rispettoso della Costituzione perché la Costituzione ora non va solo rispettata ma anche difesa.

  • Continuo ad essere “soffocato” da tanta antipolitica e mi piacerebbe che le forze sane del Parlamento abbiano la forza di ribellarsi. Da parte mia, pur se in piccolo, cerco ogni giorno di dire e di fare una informazione educatrice per la ri-fondazione della democrazia

  • Credo che di motivazioni per non firmare Napolitano ne avrebbe un’infinità. Non si tratta solo di una legge ad personam, che sarebbe la prima gravissima ragione, ma è anche una legge che priverebbe molte vittime, di reati anche importanti, della possibilità di avere giustizia. Intanto non firmando si lancia un segnale forte e si guadagna tempo, che è la cosa che più angoscia l’imputato Berlusconi, frettoloso di portare a casa la legge.

  • PRESIDENTE NAPOLITANO, TUTTA LA PARTE SANA DI COLORO CHE LEI RAPPRESENTA NON ACCETTA PIU’ DI VIVERE IN QUESTO INCUBO AFFARISTICO/MASSONE/MAFIOSO/CAFONE/IGNORANTE/VIOLENTO. LA SUPPLICHIAMO : NON FIRMI,SI FACCIA CORAGGIO E NON FIRMI: NOI SAREMO TUTTI CON LEI.

  • Alla camera hanno sospeso la discussione sul processo breve, si riprenderà il 5 aprile giorno in cui è previsto anche il voto sul coflitto di competenza del caso Ruby.
    Noi il 5 dove saremo?

  • Temo che se la legge non lede principi costituzionali il Presidente non possa fare altro che prmulgarla. Non mi sembra che la Costituzione dica qualcosa riguardo all’argomento specifico della prescrizione che, ma sono ignorante in materia, dovrebbe essere più inerente all’applicazione del diritto e all’interesse dello Stato (dei cittadini di uno Stato) a perseguite un reato entro un preciso lasso di tempo.
    Anch’io, però, auspico che il Presidente non firmi e si impunti sulla questione. La sua è una posizione autorevolissima dal punto di vista politico e umano, oltre che istituzionale.
    La Santanché oggi ha rilasciato un’intervista in cui ha detto: “l’opposizione si deve rassegnare”; leggasi: “facciamo quello che ci pare e piace e basta”. In barba a tutti coloro che a causa di questi scellerati stanno soffrendo, nello spirito e nelle idee ma anche nel corpo, sempre più spesso.

  • Che cosa c’è di più anticostituzionale di una legge che lede l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge in nome della legge del più forte? Credo, inoltre, che il presidente abbia facoltà di non firmare anche di fronte a semplici problemi pratici che l’applicazione della legge comporterebbe. Ma qui L&G ha sicuramente fior di giuristi che possono far chiarezza sul punto.

  • Secondo gli autorevoli interlocutori di questo forum,sarebbe possibile formulare un’ipotesi su ciò che accadrebbe nel caso Napolitano rifiutasse di firmare? Da un punto di vista tecnico,intendo. Grazie per le eventuali risposte.

  • La pagina di facebook del Presidente Napolitano si è riempita di cittadini indignati che chiedono lo sciglimento delle camere, riforma elettorale e voto.

  • Non so che cosa accadrebbe se Napolitano rifiutasse di firmare per due volte la legge. Azzardo: potrebbe essere sollevato l’impeechment per attentato alla Costituzione? Non lo so.
    Credo che non firmare non sarebbe di certo indolore (soprattutto a causa dei metodi usati dal CD e dei giornali dell’orbita) ma sicuramente sarebbe un ben pugno tirato sul tavolo.
    L’idea di sciogliere le camere sarebbe la conseguenza più logica di quanto sta accadendo ma temo sia proprio lì che la maggioranza vuole arrivare, per poi accusare Napolitano di “abuso di potere”, visto che “il Parlamento funziona alla perfezione” (sottolineo le virgolette!). In questo modo la maggioranza nasconderebbe ancora una volta il suo fallimento (è chiaro, ormai, che stanno in piedi solo per lo strapotere economico di B.) e avrebbe un’altra arma da usare in campagna elettorale. No, meglio che si facciano male da soli, altrimenti allora sì che passerebbero al colpo defininitivo.

  • Tutti voi parlate della firma/non firma di Napolitano. Ciò è un segno molto preoccupante del vuoto di possibilità di arginare questa sporca deriva. Rimane solo il presidente Napolitano come ultimo baluardo. Ma occorre trovare altre strategie dentro alle istituzioni per bloccare l’arroganza, non basta la piazza, che viene adoperata in modo criminale (vedi la santanchè-ragazza pon pon) dagli scherani di Berlusconi. Ed è angosciante ascoltare le interviste a questa gggente.
    Le avete sentite e viste anche voi? C’è qualcosa di delirante, un aver gettato il cervello all’ammasso, un parlare per slogan completamente vuoti (il paese in mano ai comunisti….!!!! i magistrati tutti coalizzati…e servi dei comunisti), una dislocazione storica, come se queste persone vivessero dentro una scatoletta con un piccolissimo foro a da questo piccolissimo foro fossero nutriti in pillole.
    E poi il Dio Denaro: Lampedusa come futura Las Vegas e quindi tutto quello che ne consegue (cemento, mafia, VIP da milionnaire e cafonal).
    Non riesco a capire come potremo tornare a essere un paese normale, ma ora urge una opposizione viva e forte. e smetterla di contare fino a un miliardo prima di agire: gli altri lo fanno?
    Saluti.
    Silvana

  • Accanto alla questione istituzionale, c’è indubbiamente un vuoto politico da colmare. Faccio solo un esempio: invece di “civettare” con la Lega, astenendosi sul federalismo regionale, e facendole così un grosso regalo elettorale (come scrive oggi Furio Colombo nella posta del Fatto), Bersani avrebbe potuto prevenire lo show di Berlusconi a Lampedusa, con un gesto forte, una denuncia chiara, una proposta concreta. L’opposizione deve recuperare un rapporto quotidiano con la società, “essere sul posto”, nel cuore dei problemi tutti i giorni, non solo “nelle grandi occasioni di piazza”. E deve essse intransigente tutti i giorni.

  • Il problema è che l’opposizione di centrosinistra, come ci hanno insegnato gli ultimi 10 anni, si è troppo abituata a litigare con sè stesso. Sembra che abbiano smarrito la capacità di guardare avanti, e davanti a noi la nebbia è sempre più fitta. Se non accantoneranno le loro dispute interne, almeno per il tempo necessario a cercare una normalizzazione del paese, non avremo più un paese o, almeno, non lo avremo più nella misura in cui lo abbiamo fin qui conosciuto. Peraltro, non capisco come non facciano a non rendersi conto che ogni azione, ogni iniziativa deve essere valutata anche nel modo in cui l’altra parte può strumentalizzarla. Quanto accaduto negli ultimi due giorni è evidente (vedi Santanché, Larussa, la piazza, il disastroso epilogo in Parlamento).

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