Tassa sulle transazioni finanziarie: l’Europa riponde e l’Italia?

14 Mar 2011

Il Parlamento europeo approva la risoluzione che prevede la tassa “senza ulteriori ritardi”. Se anche l’Italia approvasse come già in Germania e Francia, sarebbe d’aiuto per frenare la speculazione selvaggia e la finanza casinò e per generare risorse da destinare al welfare, alla cooperazione internazionale, alla lotta contro i cambiamenti climatici.

La campagna zerozerocinque accoglie con grande soddisfazione la decisione del Parlamento europeo che ha oapprovato a larga maggioranza (529 favorevoli e 127 contrari) in plenaria una risoluzione in cui sostiene l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). È di particolare importanza il fatto che il Parlamento ha segnalato che, nel caso in cui non si riuscisse a trovare un consenso a livello globale su questa proposta, l’Unione Europea dovrebbe andare avanti da sola. Secondo il testo della risoluzione, la TTF va adottata ”senza ulteriori ritardi”.

La campagna italiana per la TTF da tempo sostiene la fattibilità tecnica e gli enormi vantaggi che questa proposta comporterebbe, anche se introdotta unicamente nell’Unione Europea o nell’area euro. (1) Il voto europeo è una conferma politica della massima importanza ai numerosi argomenti tecnici che sostengono questi argomenti. Una TTF europea costituirebbe anche un segnale di grande forza per una sua successiva introduzione su scala globale.

Il governo italiano fino a oggi ha sostenuto che la tassa si potrebbe implementare unicamente su scala globale. Il nostro Paese, anche alla luce del voto  in Europa, è ora chiamato a fare la sua parte, e a seguire l’esempio della Germania, della Francia e delle altre nazioni europee che da tempo sostengono con forza l’introduzione in tempi brevi della TTF, per frenare la speculazione selvaggia e la finanza casinò e per generare risorse da destinare al welfare, alla cooperazione internazionale, alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Il voto al Parlamento europeo riguarda in particolare un rapporto su meccanismi finanziari innovativi che era stato presentato nelle Commissioni competenti nei mesi scorsi, a firma della parlamentare greca Anni Podimata, e che sosteneva con forza la necessità di introdurre una TTF su scala globale, o, in caso di mancato consenso, in Europa. Si è votato anche su un secondo rapporto, presentato dalla parlamentare francese Eva Joly e dedicato alla necessità di migliorare le entrate fiscali, di combattere l’evasione fiscale e le pratiche fiscali dannose. Anche questo secondo rapporto citava la TTF in maniera estremamente favorevole, come misura per frenare le operazioni finanziarie meramente speculative e per generare reddito. (2)

1) Per una breve esposizione degli argomenti a favore della introduzione della TTF nella sola zona euro, vedi l’approfondimento all’appello pubblicato sul sito della campagna zerozerocinque.

2) Per maggiori informazioni sul voto al Parlamento europeo

Alla Campagna ZeroZeroCinque aderiscono:

Acli, ActionAid Italia, Adiconsum, Adiconsum Basilicata, Arci, Attac, Azione Cattolica, Banca Popolare Etica, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Cgil, CINI – Coordinamento Italiano Network Internazionali, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, Cisl, Cittadinanzattiva, Consorzio Città dell’Altra Economia, Consorzio Sociale Goel, CVX Italia, Economia Alternativa, Equociquà, Fair, Fiba Cisl, FOCSIV – Volontari nel mondo, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Gcap – Coalizione Italiana Contro la Povertà, Legambiente, Lega Missionaria Studenti, Libertà e Giustizia, Lunaria, Microdanisma, Mani Tese, Mag Verona, Oxfam Italia, Reorient, Save the Children, Sbilanciamoci, Social Watch Italia, Un ponte per, Volontari Terzo Mondo – Magis, Wwf Italia.

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