Fa i calcoli e sorride, Berlusconi. Ha visto i dati dell’ultima compravendita, ritiene che altri acquisti seguiranno, e dunque ostenta sicurezza. Non è ancora sopra la linea di galleggiamento, ma pensa di poterla raggiungere presto. I mezzi non gli mancano, trasformismo e servilismo gli offrono un grande mercato tanto a Montecitorio quanto a Palazzo Madama. In queste condizioni, può usare la tattica del camaleonte, animale che modifica il colore della pelle per mimetizzarsi, ma anche, come spiega il Devoto, nome usato per “persona facile a mutare opinioni, specie in politica”. Lui, il Cavaliere, si è sempre presentato come il “presidente del popolo”: dal popolo scelto e che solo il popolo può cacciare. Ma, al momento, questa visione plebiscitaria e peronista viene messa in ombra. Torna utile presentarsi come il più tenace parlamentarista, facendo il conto degli scanni scandalosamente conquistati. Conviene appellarsi alla “sovranità del Parlamento” per opporsi all’azione della magistratura. Qui cercherà il modo per sfuggire alla Procura di Milano. Tenterà di non entrare direttamente in rotta di collisione con i giudici, di non attaccare e offendere la Consulta. Al lavoro sporco ci pensano gli avvocati che ha fatto eleggere in Parlamento, ci pensa il ministro della Giustizia che anche lui si prodiga a fare da avvocato al premier. Il Camaleonte, in questa fase, preferisce la maschera della serenità. Ma la tattica non cambia. L’obiettivo è fermare il verdetto dei giudici. Ed è ovvio che tutte queste mosse si svilupperanno in una cornice di tensione crescente. Che il Cavaliere tornerà a caricare a testa bassa. Sul tavolo del Consiglio dei ministri è stato posto il pacchetto giustizia, con i disegni di legge che scardinerebbero il nostro ordine giudiziario.
È risaputo: la tattica berlusconiana si riassume nella determinazione a resistere. Il Cavaliere intende rimanere legato, con tutti i mezzi, alla poltrona. E la tenuta del suo governo è incoraggiata dallo smottamento progressivo di Futuro e Libertà. La compravendita di senatori e deputati sta terremotando il partito di Fini, già scosso dalle lotte intestine esplose al congresso di Milano. Il progetto di europeizzare e modernizzare la destra italiana è ormai in piena crisi. Si teme la slavina perché molti non intravedono un altro campo oltre il centrodestra berlusconiano. Ci sono in ciò gli errori di strategia e di gestione del presidente della Camera. Ma c’è anche il quadro, più fosco, di uno scandalo politico, che emerge dalla maniera indecente con cui gli uomini del Cavaliere stanno “allargando” la maggioranza di governo. Fini ha denunciato le “armi seduttive” di un premier che si avvale della forza assicuratagli dalla sua immensa ricchezza economica. Ma ben altra valenza politica avrebbero avuto queste accuse se il presidente della Camera si fosse a suo tempo dimesso dal suo incarico istituzionale. Non l’ha fatto, e ora la crisi del Fli condiziona anche altri settori dell’opposizione.
Siamo in una situazione sempre più insostenibile. È sotto gli occhi l’insufficienza, anche morale e civile, della maggioranza, ma l’opposizione segna il passo. Le proposte di Bersani non hanno avuto successo. Casini si è chiamato fuori dall’ipotesi di una grande Alleanza democratica, avanzata dal segretario del Pd. I centristi intendono correre da soli, convinti che il terzo polo sarà “determinate al Senato” e che, a questo punto, da posizioni di forza, potrà lanciare l’idea di una larga coalizione estesa a “tutte le forze responsabili”. In realtà, l’opposizione ha perso il momento buono: non ha concretamente operato quando Berlusconi era in apnea. Ci vorrebbe un progetto forte, la consapevolezza di un dovere alto, che supera gli interessi delle singole forze politiche, privilegiando l’esigenza superiore di ripristinare le regole di una normale democrazia e di restituire prestigio alle istituzioni. Poi, raggiunto questo scopo, i partiti riprenderebbero la loro autonomia e ciascuno riprenderebbe il proprio cammino. Solo questo cemento potrebbe dar corpo alla grande Alleanza. Nell’attesa, Berlusconi continua a giocare la sua partita. Con i dadi truccati.
Berlusconi non è affatto finito. Tutte le volte che lo si da per spacciato, si deve poi verificare con amarezza che le cose non stanno così. E’ vero, stiamo vivendo la fase crepuscolare del berlusconismo, ma ciò non significa che i tempi saranno brevi, complice, purtroppo, come scrive Meli, l’incapacità di offrire un’alternativa programmatica. Il neo-partito di Fini sta già segnando il passo al Senato, il PD non riesce a fare un salto di qualità, e offe sempre di più l’impressione di essere un partito di solisti. La trovata estemporanea di Vendola di candidare Rosi Bindi a capo di una coalizione ad ampio raggio, chi può galvanizzare? Intanto Berlusconi continua in Parlamento a fare quello che sa fare meglio, comprare persone. Questa, per lui, è la partita definitiva, in gioco c’è il suo futuro, politico e personale. Userà ogni mezzo per restare dov’è.
La spregiudicatezza e la spudoratezza del caimano dalle sette vite non la scopriamo oggi, così come non scopriamo oggi i limiti dell’opposizione. Credo che tutto questo metta ancora più al centro la nostra responsabilità di cittadini. Siamo noi, liberi dai condizionamenti quotidiani dei politici di professione, che dobbiamo protestare, proporre, stimolare l’alternativa. Le elezioni, comunque vada in questi mesi, non sono lontane: due anni al massimo. La campagna elettorale è già iniziata. O forse non è mai finita. Non trovo sbagliato iniziare a fare delle proposte e quello di Rosy Bindi, quali che fossero le intenzioni di Vendola, mi sembra un nome degno di grande considerazione. E comunque bisogna pur iniziare a fare delle ipotesi. Un centrosinistra che ha paura anche della sua ombra e si trascina nell’immobilismo è la prima cosa da evitare se davvero vogliamo liberarci una volta per tutte di Berlusconi.
Le tattiche usate da Berlusconi credo che ormai non stupiscano più nessuno, quello che appare invece preoccupante é che soprattutto a destra siano numerosi i parlamentari capaci di vendersi. La nascita di Futuro e Libertà, osannata da tanti, vista come una rinascita della politica e una modernizzazione della destra, appare oggi come un miraggio, visto che continua a perdere pezzi e, quel che é peggio, ciò accade perché accettano di mercanteggiare la loro posizione politica.
Credo a questo punto che sia importante arrivare a nuove elezioni sperando di poter votare per l’elezione di candidati che abbiano una dignità e onestà che ne manca ad un gran numero di quelli che attualmente siedono nelle poltrone di Parlamento e Senato.
Dopo la caduta della prima repubblica e il declino della seconda, spero che si riesca a costruire una terza repubblica onesta, evitando di riciclare come nuovi i mali della seconda.
Nell’invenzione di berlusconi della nipote di mubarak,costruita da lui e i suoi media,si delinea nel cuore della democrazia una violenza inaudita e inedita.Un mondo di prosseneti,prostitute,ruffiani nega inventa E tra questi c’è la classe dirigente italiana.La destra basa la sua strategia di difesa non su un dibattito leale ma sullo stato di confusione di un’udienza sempre più confusa.E per questo sono pagati dei giornalisti per creare una nebbia ancora più fitta e fare passare i reati del rais come una volontà della magistratura comunista di sovvertire il voto popolare perseguitando il loro capo.Si vede ad anno zero il ministro della difesa dare dei calci a un giornalista che gli faceva domande pertinento.L’Italia è un laboratorio di fine democrazia a cielo aperto.L’Europa deve intervenire se ha a cuore la tenuta democratica degli Stati membri.Dall’Italia viene fuori un quadro mortale e triste,di profondo malessere:un sentimento di morte si sprigiona dalla sotto cultura televisiva italiana
http://www.rue89.com/2011/02/18/berlusconi-et-les-femmes-ce-sont-les-hommes-qui-sont-salis-191205
Scriviamo una lettera al presidente Napolitano. Facciamogli comprendere il nostro disagio da cittadini amareggiati dai continui attacchi mediatici alle istituzioni da parte di Berlusconi. Facciamogli capire che i suoi giochetti di compravendita dei parlamentari per costruirsi una maggioranza e portare avanti “il pacchetto giustizia” per ora è proprio fuori luogo. Facciamogli capire quanto vogliamo che il presidente del consiglio vada a dimostrare la sua innocenza affrontando il processo del tribunale di Milano, piuttosto che cercare di evaderlo…Facciamogli capire che se non interviene in maniera seria siamo pronti a scendere in piazza tutti i giorni ….
Mi sono svegliato stanotte.
Poi mi sono venuti dei pensieri. Pensieri preoccupanti. Non sono più riuscito a addormentarmi. Siamo arrivati a questo punto.
Ho pensato a questo paese cui parlamento non è più in grado di difendere il contenuto della costituzione, sulla quale si basa nostra libertà.
La notte i pensieri non si controllano come alla luce del sole. Ti arrivano senza filtro e possono essere il contrario di quello che vorresti pensare.
Il pensiero più preoccupante era questo: i bravi europei hanno accusato il popolo tedesco di non aver reagito, di avere lasciato fare, la parte che non erano addirittura coinvolta attivamente, che i fascisti prendessero il controllo .
In pochi hanno reagito e quelli sono diventati martiri,gli altri hanno lasciato succedere quello che è diventato un macello per il mondo intero.
E pensavo: se fossimo nella stessa situazione oggi ? Chi, in questa situazione , se non noi, il popolo, può dare il sostegno ai partiti democratici contro il potere del corrotto pseudo-partito che segue il duce di oggi ? Ma è sufficiente la folla che popola le piazze di oggi per evitare il peggio ?
Di grazia,chi sarebbero i dirigenti dell’opposizione al caimano spiritualmente,culturalmente e psicologicamente predisposti a ” ripristinare le regole di una normale democrazia” (ammesso e non concesso,a parer mio, che le regole di una normale democrazia,quali quelle codificate dopo tre anni dalla tragica conclusione di vent’anni di fascismo sostenuto dal Re e dal Papa,abbiano avuto un seguito coerente tra giuramento pubblico di osservarle e loro traduzione nei fatti, da parte di tutti governi che si sono succeduti dal 1948 al ’94. Vedi,ad esempio.,l’assenza di pudore nel calpestare quelle contenute nell’Art.33 della Costituzione !) i Casini ?,i Cesa ?,i Fini ?,i Rutelli ?, i Fioroni ?,i D’Alema ed i Fassino con i loro on.li avvocati preferiti inviati al CSM ?,i Violante ?,i Chiamparini ?, i Bertinotti ? e giù per li rami,i Gracolici,i Lupo,e perciò i Bersani e tutto il riformismo liberista dell’ex sinistra in carriera politica disposto,”politicamente”, alla qualunque e quantunque,oppure le più giovani leve dei “rottamatori” provenienti dal vivaio di padre Giussani e sbarcati a “sinistra”?.
“Mavalà”,direbbe qualche personaggio in libera uscita dal museo degli spaventapasseri di cera.
Che possibilità abbiamo, oltre la piazza ad oltranza, per impedire che questo attacco alle istituzioni “con i dadi truccati” oltretutto, possa avere anche solo la minima possibilità di passare? Come si può rendere la denuncia della situazione truccata davvero pubblica e condivisa? Ed è legale la compravendita di senatori ed onorevoli? E come possiamo garantirci che coloro che si “vendono” vengano scacciati a furor di popolo dal consesso che dovrebbe rappresentarci? E’ possibile che non si trovi un sistema per bloccare i progetti del Caimano, prima che il solo povero Napolitano debba negare la firma a leggi impraticabili e irricevibili?
Un presidio sin da ORA, costante, forte, motivato e permanente davanti al Quirinale? Che ne dite?
Questa passività arroccata mi strema, mi deprime e mi fa temere il peggio.
prima che sia troppo tardi, che strumenti abbiamo per combattere e per essere visibili prima che sia troppo tardi?
Risposta a Daniela: condivido la preoccupazione e l’idea di reazione.Ma come luogo sarebbe più giusto andare là dove il caimano con la maggioranza del pseudo-partito comprato vuole fare le leggi e i decreti antidemocratici e anticostituzionali. Sopratutto decreti, certo, strumento da dettatore.
Buongiorno a tutti. Felicissimo di intervenire per la prima volta a commentare un pezzo su Libertà e Giustizia, vorrei semplicemente suggerire di cominciare a usare l’aggettivo “berlusconista”. Di declinare cioè quanto ha che fare con questo regime come ‘stalinista’ e non come ‘togliattiano’. Tanto per dire pane al pane, vino al vino.
Sostengo quello che dice Andrea, la terminologia importa:
molti dei termini in cui si esprime il futuro ex-presidente del consiglio BerLosconi sono ricercati per diffamare TUTTI I DIFENSORI di democrazia presso i suoi elettori. E a lungo termine fa effetto.
Quindi anche su questo livello non ci impedisce niente a usare un pò di fantasia come si trova già spesso nei blog o articoli.
Vede “BerLosconi” e i sui “complici” nel suo “pseudo-partito” (espressione di Massimo Cacciari che mi piace) per distinguere il PDL dai partiti DEMOCRATICI.
Anche “MINETTITI” è bello. Nella lotta contro il dittatore, la corruzione, il “gruppo degli irresponsabili misti” fa bene un pò di divertimento. Fa bene contro la depressione. Avanti: altre proposte ? Lanciamo una gara ….
signori, la situazione è seria, anzi, grave, 60 milioni di italiani , ripeto sessantamilioni, sono ostaggio di circa 500, ripeto cinquecento figuri che controllano una parte del parlamento agli ordini di un nuovo caligola: costui è veramente matto, paranoico, ci sta trascinando tutti, anche coloro che adesso lo sostengono, in un baratro senza ritorno, bisogna trovare presto una soluzione, non perdiamo altro tempo, chi ha un’idea illuminante la proponga, da qualunque parte essa provenga, non possiamo permetterci di usare gli strumenti classici delle procedure regolamentari. pensiamoci! anche le soluzioni che possono sembrare assurde magari sono l’uovo di colombo, basta piagnucolare o fare la voce grossa all’interno dei teatri, occorre agire!
Riprendendo quanto scrive claudio 1118 . è pensabile,a questo punto,combattere con uno stuzzicadenti (le stanche liturgie del Quirinale,i silenzi ed i sempre più fievoli e ridicoli squittii della cosiddetta opposizione,il rispetto per le norme formali) contro un battaglione di carri armati,per di più condotti dai peggiori esponenti dell’immoralità,del cinismo,della farabuttaggine ? L’idea di bombardare Napolitano di scritti che lo convincano ad uscire dal suo annoso letargo mi pare buona:egli deve capire che,con il suo comportamento,innappuntabile da un punto di vista formale,ma assolutamente inefficace da quello pratico,sta condannando a morte quel poco che rimane della nostra Italia.Dobbiamo farglielo capire noi,e alla svelta.
A stevia.
1 – D’accordo,la situazione è seria,l’ammalato è grave. Ma la campagna elettorale condotta dal PD or sono tre anni contrappose le carabine col silenziatore ai carri armati ed ai cannoni telecomandati che da tempo usava già il Caimano; per altro adottando il PD,senza vergogna alcuna,la stessa legge truffa elettorale voluta dal suddetto crocodillus,nulla facendo nei due anni del loro tribolato governo per abolirla.
2 – la conseguenza è il VERGOGNOSO mercato politico parlamentare delle vacche che il Caimano suddetto,nella qualità di ricco concessionario privato dello Stato,può liberamente condurre.
3 – Ritengo però che fino a quando almeno 25 milioni di italiani,dei 60 evidenziati,se ne fregano,mentre 20 milioni almeno dei restanti 35, più o meno lo acclama, CI SARA’ POCO DA FARE PER EVITARE IL COLLASSO VERSO CUI E’ DESTINATA LA DEMOCRAZIA CHE A STENTO,COME CATTOLICI OBBEDIENTI ANZITUTTO AL PAPA E AL PARROCO,AVEVAMO COSTRUITO DOPO LA CADUTA DEL FASCISMO.
La lotta sembra fuori portata. Eppure noi dobbiamo essere quelli che “non sapevano che fosse impossibilie e l’hanno fatto”. E’ successo varie volte che Davide nella storia abbia vinto Golia. Ma una condizione è imprenscindibile: dobbiamo crederci fino in fondo. Spero ci sia presto una nuova grande manifestazione contro le nuove sparate di Berlusconi sulla giustizia.
Per Antonio : concordo su tutto,tranne che per il paragone fra Davide e Golia. Il presunto Golia altro non é che un coacervo di parlamentari vendutisi all’energumeno, ed i loro sostenitori,nel Paese,sono la minoranza. E’ un Golia che l’impegno e la decisione della maggioranza degli Italiani può,d’un tratto,ridurre alle sue vere dimensioni,che sono quelle di un nano dotato di un’unica arma : il denaro. Se non saremo capaci di reagire con “armi” proprie,anziché con sottili distillati di pensiero, la catastrofe si concretizzerà definitivamente.Credo che nessuna idea di giustizia possa essere scissa da una elementare idea di forza. E la forza siamo solo noi,non certo la banda di incapaci (quando non collusi) della sedicente opposizione.
Rispondo solo ora alla interessante considerazione di Clauderice: vorrei tanto che Berlusconi non fosse un Golia, ma solo un “nano”, politicamente parlando, sostenuto da qualche parlamentare comprato. Ma a farne un gigante, e quindi a rendere possibile l’acquisto dei voltagabbana di turno, è proprio il suo gigantesco impero economico e mediatico, a cui si aggiunge, se non la complicità, quantomeno la non belligeranza di larghissima parte dell’establishement (basti pensare a cosa è stato il Corriere della Sera in questi tre anni). Gli elettori che sostengono Berlusconi, come dice giustamente Clauderice, sono una minoranza. Ma la parte non berlusconiana, anche per le carenze della “sedicente opposizione” (anche qui sono assolutamente d’accordo) stenta a unirsi e a svegliarsi dal suo quieto vivere. Per questo ritengo difficile, ma non impossibile e comunque doverosa, l’impresa, affidata alla sola nostra buona volontà contro la ragnatela dei poteri economici, mediatici e politici che continua a proteggere Berlusconi.
Perchè Bersani non riesce a fare un’opposizione forte? Che delusione!
dopo 150 anni, occore un nuovo
RINASCIMENTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Organizziamoci