150 anni dell’Unità d’Italia, esponiamo il tricolore

Solo un profondo turbamento può accompagnare lo spettacolo immondo di un governo spaccato sull’unità del Paese che dovrebbe governare e concorde invece contro l’autonomia della magistratura. Pochi minuti per assestare l’ennesimo colpo ai valori della nostra Costituzione.
Ma il nostro turbamento è anche la denuncia del disonore che Silvio Berlusconi ha riversato sull’Italia.
Il nostro turbamento è un grido: Berlusconi, dimettiti!

Libertà e Giustizia invita tutti a esporre la bandiera italiana.

39 commenti

  • Pingback: Tweets that mention 150 anni dell’Unità d’Italia, esponiamo il tricolore | Libertà e Giustizia -- Topsy.com

  • Ma a chi rappresenta la lega? Ma come si permettono i signori di questo partito ad attaccare i valori della nostra Costituzione e a disonorare i nostri simboli?
    Rubano stipendi da capogiro pagati da noi contribuenti e poi spergiurano sul nostro tricolore….. ma veramente abbiamo bisogno di questa gentaglia per fare il Federalismo? Smembriamo questo partito inutile e cacciamoli prima che combinano danni irreparabili al nostro paese. Oltretutto stanno sostenendo Berlusconi per fargli evitare i processi che lo attendono ….Liberiamo l’ Italia dai suoi nemici ….Tutti uniti a difendere la nostra Costituzione .
    Io sono un uomo del Sud che lavora e vive nel Veneto ormai da anni; e ogni giorno onoro questa regione nel lavoro che svolgo, nel rispetto delle sue regole, nel rispetto del suo ambiente e nel rispetto dei suoi abitanti, perché per me questa terra (come il sud ) è un pezzo del nostro bel paese e come tale sono orgoglioso di rappresentarla . Viva l’ Italia Unita . Viva la festa del 17 Marzo in suo onore…

  • dal nostro INNO:
    Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l’ora suonò.

    Da subito esponiamo la nostra bandiera.

    Spero solo che tutto questo svegli qualche altro italiano dal lungo sonno.

    Berlusconi, oramai completamente succube della lega, ci stà portando ad un disastro collettivo in tutti i campi, compresa la convivenza civile.
    La lega, nella sua completa ignoranza (come dimostrato dall’intervento scurrile, a dir poco, di Borghezio a ottoe mezzo di Lilly Gruber ieri sera)vuole solo la “secessione”, come è dichiarato all’articolo uno del loro statuto che di seguito riporto:
    Art. 1 – Finalità
    Il Movimento politico denominato “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania” (in seguito indicato come Movimento oppure Lega Nord o Lega Nord – Padania), costituito da Associazioni Politiche, ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana.

  • non esporrò il tricolore, questa ITALIA non lo merita. La lega proveniente da terra di ALPINI, tanto sciocchi da fare adunate oceaniche e poi votare per interesse economico chi spregia e irride il tricolore. Il sud tirolo che si permette di non sentirsi ITALIANO, e prende poi tutti i privilegi che gli concedono.
    no non esporrò il tricolore, resterò solo , come da tempo sono, verrà il tempo della gioia, verrà il tempo di esporre il tricolore e quel tempo sarà un rito sacro sarà lo scoppio dell’amore per la PATRIA.

  • A questo punto azione(piccola, 48ttarda): più che sciarpe bianche, viola o rosse( chi scrive ha ancora un penchant per le rosse ma ci rinuncio) da oggi esca con il tricolore puntato sulla giacca come i partigiani alla liberazione. Io devo avere quello di mio padre ancora da qualche parte. Stampiamo milioni di pins tricolori (dimettiti in nero sul campo bianco). Costano pochissimo e distribuiamoli per le strade. Donazione libera? Io posso distribuirli nella mia scuola. Il 17 marzo proporrò l’apertura delle lezioni con l’Inno di Mameli. Siamo un conservatorio. Vedo se riusciamo a esprimere una banda ( musicale, dico). Non lasciamo sgonfiare la piazza. Azzaniamolo! Fatemi sapere

  • Riprendiamoci il nostro Paese. In questo governo, oltre tutto quello che sappiamo sul premier, ci sono ministri che ripudiano la Repubblica stessa in nome della quale esercitano (malissimo) la loro funzione. Il Parlamento è ormai un luogo di quotidiana prostituzione morale (e non parliamo qui di quella vera e propria, di cui si occupa la magistratura). Berlusconi è sempre più un attentatore della democrazia e della Costituzione (vedi ultime proposte sulla giustizia). Per uscire da questa situazione ci vuole uno spirito collettivo straordinario, come quello che ha permesso di vincere il terrorismo. A ciascuno di noi l’impegno a partecipare alle iniziative, a Libertà e Giustizia il compito di elaborarle, come ha fatto ottimamente finora.

  • Le donne in piazza, il popolo viola, la ruvida schiettezza e l’onestà di Bersani e di tanti/e altri/e. SI si… tutte cose che mi scaldano il cuore, ma poi tanto s’é capito che B non se ne và, ed io giorno dopo giorno inevitabilmente mi rassegno al quotidiano ed a certi ignobili spettacoli: senza speranza che tutto ciò possa cambiare, senza sogni …
    Grazie, Libertà e giustizia. …Esporrò la bandiera.

    Oggi B – intervistato – ha detto di non avere ancora telefonato a Gheddafi perché in questi in giorni ha troppo da fare e non vuole disturbarlo ? Ma é sano di mente quest’uomo ? …Certo che Gheddafi ha da fare, sta massacrando il suo popolo per le strade e nelle piazze ! Non vorremo mica disturbarlo no ?

  • Vivo nella frazione Valproto di Quinto Vicentino, vicino all’abitazione
    di un assessore padano. Quindi sono felicissimo di esporre il tricolore.
    Lo terrò esposto per tutto il mese di Marzo e se necessario per sempre.

  • E’ sconvolgente quest’amor di Patria che si risveglia d’improvviso, dopo 70 anni di torpore. Parlare di Patria era un nonsense, la scuola bandì il “Cuore” per non costringere le scolaresche allo sghignazzo ed al cachinno. “La piccola vedetta lombarda” era un’immagine retorica e appassita, “L’infermiere di Tata”, il “Chi per la Patria muor vissuto è assai” ridicoli svolazzi marchi dell’antico servaggio. Riesumiamo la Patria? Solo la Patria? E il dovere, quello mazziniano (I doveri dell’uomo), quando lo riscopriremo? Nell’Aldilà?
    CF

  • un cittadino come tale sente la sua nazione pari alle altre sentirla superiore che si cade nel nazionalismo. la sinistra questo lo ha sempre dichiarato mentre è sempre stata contraria a usare tricolore come simulacro di un nazionalismo becero e manicheo .
    il federalismo dei contributi è indubbiamente un sistema coinvolgente per il cittadino ma anche oggi non ci vorrebbe molto dichiarare i soldi che una regione versa allo stato e quelli che ritornano dallo stesso senza tante riforme .
    la lega invece mi sembra che abbia altri scopi e altri fini da raggiungere o quanto meno è quello che fa sperare ai suoi elettori.

  • Stampa estera-Nell’invenzione di berlusconi della nipote di mubarak,costruita da lui e i suoi media,si delinea nel cuore della democrazia una violenza inaudita e inedita.Un mondo di prosseneti,prostitute,ruffiani nega inventa E tra questi c’è la classe dirigente italiana.La destra basa la sua strategia di difesa non su un dibattito leale ma sullo stato di confusione di un’udienza sempre più confusa.E per questo sono pagati dei giornalisti per creare una nebbia ancora più fitta e fare passare i reati del rais come una volontà della magistratura comunista di sovvertire il voto popolare perseguitando il loro capo.Si vede ad anno zero il ministro della difesa dare dei calci a un giornalista che gli faceva domande pertinento.L’Italia è un laboratorio di fine democrazia a cielo aperto.L’Europa deve intervenire se ha a cuore la tenuta democratica degli Stati membri.Dall’Italia viene fuori un quadro mortale e triste,di profondo malessere:un sentimento di morte si sprigiona dalla sotto cultura televisiva italiana

    http://www.rue89.com/2011/02/18/berlusconi-et-les-femmes-ce-sont-les-hommes-qui-sont-salis-191205

  • Non vi è commento o parole, per questo paese che come una nave alla deriva che dopo avere rotto gli ormeggi del porto della della democrazia si dirige verso il baratro della dittatura.

  • questa “mancanza di sentimento” è anche dovuta ed una mancata educazione all’amore verso la Patria, inteso, dalle classi politiche dominanti al termine della 2^ guerra mondiale, un allineamento a destra.
    Ciò che ha fatto Benigni due sere fa negli anni 50 lo faceva il mio maestro; questo non mi ha portato all’ineamento ma penso che mi ha educato ad avere il senso dello stato e sentire il sano orgoglio di essere
    ITALIANO.

  • Buongiorno a tutti. Questo é il mio primo intervento nel sito e colgo l’occasione per ringraziare di cuore i promotori di questo movimento che é l’unico a rappresentare compiutamente la civiltà,il decoro,l’intelligenza e la libertà interiore che dovrebbero essere sottesi ad ogni convivenza. E sono contento di poter condividere con tali persone ogni sforzo per liberarci,una volta per tutte,di quegli orrendi individui che non so definire altrimenti : gli omuncoli del disonore. Grazie a tutti.

  • Scriveva Pier Pasolini, si osservino le date della Cassandra. Però a tutto questo occorre dire di no con l’azione. Ho già proposto qualcosa sul tricolore, l’ho inviato al Fatto, ripeto a Leg: presidiamo prefetture, questure, centri Rai. Una registrazione a loop che scandisca DIMISSIONI e mandata a palla fuori dalle finestre del potere. Io sono pessimista di natura ma qui siamo oltre l’abuso di potere, qui siamo al COLPO DI STATO (strisciante vabbè, è un dettaglio però) . Ecco Pasolini:

    Ora, degli italiani piccolo-borghesi si sentono tranquilli davanti a ogni forma di scandalo, se questo scandalo ha dietro una qualsiasi forma di opinione pubblica o di potere; perché essi riconoscono subito, in tale scandalo, una possibilità di istituzionalizzazione, e, con questa possibilità, essi fraternizzano. (13 agosto 1968)
    ooOOoo

    Il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione) non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre. (dal Corriere della sera, 9 dicembre 1973)

  • sono contento che abbiate rivolto questo invito; è molto più importante esporre il tricolore adesso che per le partite di calcio ed è il minimo che si possa fare, se ti senti veramente italiano e non venuto da chissà dove,per dimostrare almeno un briciolo di riconoscenza a coloro che ci hanno fatto diventare una grande nazione con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di peso che ci proteggono dalle intemperie che travolgono invece paesi più piccoli, e questo tanti non lo dicono mai. quindi sia col cuore che con il cervello espongo il tricolore e dico BUON COMPLEANNO ITALIA e che tu possa non morire mai.

  • credo, che l’imputato berlusconi, giustamente, non lasci nulla di intentato per difendersi e saremo testimoni di terribili conflitti fra le istituzioni repubblicane. già se si arrivasse alla pena di interdizione ai pubblici uffici ad un presidente di governo in carica sarebbe una situazione scioccante.
    però senza fare leva sulla sensibilità istituzionale del presidente già molte volte messa alla prove e che si è sempre dimostrata nulla, mi domando ma è possibile che in tutto lo schieramento del pdl non ci sia una voce che abbia la forza di dire no. in tutti i talk si vedono soldatini ridicoli che dicono ormai la stessa cosa che esce ogni qualvolta il premier viene incastrato, è persecuzione della magistratura, ormai una tesi che se non è mai parsa reale oggi è stucchevole solo proporla. eppure continuano su questa difesa testimoniandolo ufficialmente con un voto al parlamento che attesta berlusconi convinto della parentela di ruby
    vorrei concludere che ormai il problema non è berlusconi ma il berlusconismo che è riuscito a trasmettere in ognuno di noi che poi a guardar bene è il sistema dell’arrangiarsi, amicizie più o meno importanti anche se non sempre limpide basta pensare ai suoi amici di cordata non c’è ne uno che non abbia o non abbia avuto qualche problema con la giustizia

  • PER MARCO48 : non solo non c’é un solo esponente del PDL che si ribelli,ma mi pare ce ne siano sempre meno anche dall’altra parte,visto che si stanno facendo comperare in massa. E’ lo spettacolo più squallido che si potesse immaginare, foriero di qualcosa di terribile,nel prossimo futuro : ormai ne ho la certezza.

  • 150 anni dell’unità d’ITALIA,esponiamo il tricolore per il massimo rispetto della nostra patria e per il sangue civile che è stato sparso per renderla tale.Non puliamoci il c…come disse un ministro leghista,che però la poltrona a Roma non gli fa schifo….se penso che,noi cittadini italiani,con i nostri onesti soldi lo stiamo mantenendo! W L’ITALIA!W LA LIBERTA’!

  • Cara Libertà e Giustizia, propongo un’altra intestazione, quelle parole dette con slancio da Benigni: “Svegliatevi…svegliamoci!”
    Perchè non si può pensare che un tiranno si dimetta, la tirannia è la sua ragion d’essere, l’autoreferenzialità, il potere assoluto e basato sulla narcosi mediatica.
    Se un imperativo deve essere rivolto a qualcuno, è quello che dobbiamo rivolgere a noi stessi: essere presenti, esprimere il dissenso, indignarsi.
    SVEGLIATEVI…SVEGLIAMOCI!
    Saluti.
    Silvana

  • Esponiamo anche la bandiera della pace celebrando i 50 anni della marcia della Pace Perugia – Assisi nel ricordo di Aldo Capitini che certamente avrebbe condannato il clima eversivo voluto dal Governo che si appresta a dare un altro colpo di scure alla Costituzione. Speriamo che i colori dell’arcobaleno uniti al tricolore rischiarino il cielo cupo e opprimente avvolto dalle nubi minacciose del populismo autoritario di un governo screditato e del secessionismo in salsa leghista.

  • La bandiera perche’ e’ il nostro paese….perche’ tanti giovani sono morti per cio’ che essa significa….perche’ un paese senza storia e’ un paese senza dignita’…perche’ quattro buffoni privi di cultura parlano a vanvera di una padania inesistente…perche’ ci sono altri valori, diversi dallo scopo di non pagare le tasse…PERCHE’ IL MIO PAESE E’ ANCHE MIO E NON SOLO DI CHI VINCE LE ELEZIONI !!!…perche’ hanno tolto la storia moderna e contemporanea dalle scuole elementari….PERCHE’ UN POPOLO IGNORANTE SI DOMINA MEGLIO….Perche’ voglio tornare a sentirmi fiera di essere italiana.

  • Resistere ed indignarsi non basta più: ora bisogna AGIRE, MANIFESTARE in tutti i modi democratici per far sentire a chi siede nelle stanze del Potere che ora debbono tremare.
    E per arrivare a questo obiettivo è fondamentale continuare a diminuire il consenso elettorale conquistato in vent’anni di potere mediatico: questo e le continue divisioni della Sinistra continuano ad impedire che un Governo inconsistente cada senza fare altri danni.
    Ma continuando così, il cammino sarà ancora lungo.
    Stefano Volante – COMMUNITAS2002

  • Esporrò il Tricolore.

    prima, però, vorrei comunicare il mio rispetto, e la mia comprensione, per coloro che nel blog hanno scritto, o stanno per scrivere che, delusi o scoraggiati, nn ritengono l’occasione opportuna per farlo. vi dirò, nel mio personale bilancio (poichè certo ognuno, alla fine, lo trarrà personalmente da valutazioni e da esperienze o problemi propri, su cui rifletterà tra se, senza interferenze di altri, e ce lo auguriamo) molto viene a mancare. in generale, i progressi compiuti (si tratta dei 150anni di Unità, ma, soprattutto di qti ultimi 20-10anni) nn sn bene giudicati, ne da me ne, come potete leggere, dalla gran parte (tutti) di chi scrive x inneggiare ad esporre qta bandiera, o ad altri gesti simbolici. l’organizzazione ammistrativa, la gestione finanziaria dello Stato, le mancate libertà politiche come economiche, le ultime di fatto soppresse dove il crimine gestisce la vita pubblica: e lo svilimento delle Istituzioni che “formalizzerebbero” qto stato.. menziono il problema del Parlamento, segnato dal problema della “legge elettorale” o del ruolo del detto capo del Gov, dato che in LG vedo condividere qto interesse. ecco, come sarebbe infantile pretendere la perfezione -e, banalmente, del resto nessun Paese sta per raggiungerla- riconosco che ad oggi nn contiamo progressi sufficenti, e nulla c’è da andare fieri su come sfruttiamo le potenzialità di qta nostra Nazione, e siamo costretti a dirlo anche volendo evitare prima di ogni altra cosa il rischio di retoriche lamentele. personalmente, infine, mi sento oppresso e dimostro una certa ansietà verso, quello che più considero come “irreversibile” (e grave) delle nostre mancanze, il saccheggio delle nostre risorse e del nostro patrimonio naturale: -altro problema comune a tutti i Paesi di cui noi siamo la manifestazione più evidente..e, se posso, la linea del fronte direi- i rifiuti e la speculazione edilizia, sn senz’altro i più disastrosi oggi. ecco, la gravità e l’obrobrio di qte situazioni qui certo nessuno la nega. Poi ognuno avrà più o meno risentimento per qto si sente punitivamente tassato, per qto ritiene di nn avere opportunità di essere giudicato capace e retribuito, x quato nn sente valorizzato il suo lavoro, per fare degli esempi, o per come si sente emarginato da rapporti personali in buona parte “corrotti”, eccetera..

    E quello che si sostiene qui, appunto proponendo, con gesto simbolico, di esporre un vessillo, un simbolo. per qta serie ed altri motivi anche io sarei guardingo ed in dubbio dall’esimermi dal rischio di manifestazioni e passioni effimere e buoni propositi che una volta nn realizzate, se nn altro, inflazionerebbero anche il valore della ricorrenza, o della Bandiera in se.. ma varrà la pena correre il richio.

    nn c’è molto da dire, il punto è semplice: quale, se nn un sana ispirazione e presa di consapevolezza, può, in fondo, attivare a prendere iniziative efficaci? se i problemi nn fossero cosi opprimenti, la celebrazione potrebbe anche avere avuto un minore ruolo commemorativo, ma proprio per quanto elencato l’importanza è elevata. questo giudizio analitico e distaccato, ancor più la logica politica, rende evidente l’importanza dell’Anniversario, (in caso la spinta emotiva ed il testardo attaccamento alla carità di Patria nn bastasse, s’intende..). ora, è ovvio che questo commento nn può convincere tutti, e noi rispettiamo e (in parte, ma solo in parte) capiamo chi, in segno di “manifesto pericolo” o “indignazione” riterrà più bene nn festeggiare, ci mancherebbe: solo che la nostra necessità di ribadire per quanto possibile l’importanza della parte più bella della nostra Storia e dell’Unità viene dalla risposta allo stesso problema. nessuno intende qui”festeggiare” che “tutto belllo, tutto bene” e distrarsi dai problemi, men che meno è qto un segno della volonta di accordarsi alla volontà generale ed alla massa, anzi. come cmq tutti hanno capito, senza ambiguità si è ribatito come l’attaccamento alla nostra celebrazione vada più che in contrasto, vada in modo ostile e trasversale oltre alla logica di chi ritiene di conservare la situazione dell’equilibrio politico prima, generale poi.

    dal punto di vista “prettamente politico”, x intenderci, nn ho mai creduto in impostazioni di idee tradizionalmente più o meno disinteressate, oppure provocatoriamente contrastanti i valori dell’Unità, del Tricolore, dell’identità Nazionale, o eccetera..anzi. il fatto che ci sia una grande convergenza su questi temi, in parte anche imprevista, ultimamente e che di parole e valori che erano all’attenzione costante di tutti oggi pressocchè chiunque ne senta sinceramente il bisogno e ne comprenda, ognuno un po a ragioni sue, la sua importanza, come è banale ed inutile ripetere, nn può essere in alcun modo segno di incoerenza, la sento più che altro un incitamento tanto inaspettato quanto stimolante, oltre che, lo ammetto, gratificante in senso egoistico (x avere insistito se nn altro su qti punti). nn credo che i più di chi riteniamo, a vario titolo, responsabili dei detti problemi, e che volgiamo rimossi (se nn gia per acredine personale, perchè vengano sostituiti in modo da rendere le Istituzioni più strette alla loro funzione, per i bisogni legittimamente nostri come della Patria), siano del tutto indifferenti alla possibilità di un nostro slancio, tanto più se costruito sui valori dell’Unità.. se avvertono il pericolo, che dite?

    insomma, teniamoci stretti l’Unità Nazionale.

  • Esporrò il Tricolore.

    prima, però, vorrei comunicare il mio rispetto, e la mia comprensione, per coloro che nel blog hanno scritto, o stanno per scrivere che, delusi o scoraggiati, nn ritengono l’occasione opportuna per farlo. vi dirò, nel mio personale bilancio (poiché certo ognuno, alla fine, lo trarrà personalmente da valutazioni e da esperienze o problemi propri, su cui rifletterà tra se, senza interferenze di altri, e ce lo auguriamo) molto viene a mancare. in generale, i progressi compiuti (si tratta dei 150anni di Unità, ma, soprattutto di qti ultimi 20-10anni) nn sn bene giudicati, ne da me ne, come potete leggere, dalla gran parte (tutti) di chi scrive x inneggiare ad esporre qta bandiera, o ad altri gesti simbolici. l’organizzazione amministrativa, la gestione finanziaria dello Stato, le mancate libertà politiche come economiche, le ultime di fatto soppresse dove il crimine gestisce la vita pubblica: e lo svilimento delle Istituzioni che “formalizzerebbero” qto stato.. menziono il problema del Parlamento, segnato dal problema della “legge elettorale” o del ruolo del detto capo del Gov, dato che in LG vedo condividere qto interesse. ecco, come sarebbe infantile pretendere la perfezione -e, banalmente, del resto nessun Paese sta per raggiungerla- riconosco che ad oggi nn contiamo progressi sufficienti, e nulla c’è da andare fieri su come sfruttiamo le potenzialità di qta nostra Nazione, e siamo costretti a dirlo anche volendo evitare prima di ogni altra cosa il rischio di retoriche lamentele. personalmente, infine, mi sento oppresso e dimostro una certa ansietà verso, quello che più considero come “irreversibile” (e grave) delle nostre mancanze, il saccheggio delle nostre risorse e del nostro patrimonio naturale: -altro problema comune a tutti i Paesi di cui noi siamo la manifestazione più evidente..e, se posso, la linea del fronte direi- i rifiuti e la speculazione edilizia, sn senz’altro i più disastrosi oggi. ecco, la gravità e l’obbrobrio di qte situazioni qui certo nessuno la nega. Poi ognuno avrà più o meno risentimento per quanto si sente punitivamente tassato, per come ritiene di nn avere opportunità di essere giudicato capace e retribuito, x quanto nn sente valorizzato il suo lavoro, per fare degli esempi, o per come si sente emarginato da rapporti personali in buona parte “corrotti”, eccetera..

    E’ quello che si sostiene qui, appunto proponendo, con gesto simbolico, di esporre un vessillo, un simbolo. per qta serie ed altri motivi anche io sarei guardingo ed in dubbio dall’esimermi dal rischio di manifestazioni e passioni effimere e buoni propositi che una volta nn realizzate, se nn altro, inflazionerebbero anche il valore della ricorrenza, o della Bandiera in se.. ma varrà la pena correre il rischio.

    nn c’è molto da dire, il punto è semplice: quale, se nn un sana ispirazione e presa di consapevolezza, può, in fondo, attivare a prendere iniziative efficaci? se i problemi nn fossero cosi opprimenti, la celebrazione potrebbe anche avere avuto un minore ruolo commemorativo, ma proprio per quanto elencato l’importanza è elevata. questo giudizio analitico e distaccato, ancor più la logica politica, rende evidente l’importanza dell’Anniversario, (in caso la spinta emotiva ed il testardo attaccamento alla carità di Patria nn bastasse, s’intende..). ora, è ovvio che questo commento nn può convincere tutti, e noi rispettiamo e (in parte, ma solo in parte) capiamo chi, in segno di “manifesto pericolo” o “indignazione” riterrà più bene nn festeggiare, ci mancherebbe: solo che la nostra necessità di ribadire per quanto possibile l’importanza della parte più bella della nostra Storia recente e dell’Unità viene come risposta allo stesso problema. nessuno intende qui”festeggiare” che “tutto belllo, tutto bene” come scusante per gozzoviglie e distrazione dalle criticità, men che meno è qto un segno della prontezza di accordarsi alla volontà generale ed alla massa, anzi. come cmq tutti hanno capito, senza ambiguità si è ribadito come l’attaccamento alla nostra celebrazione vada più che in contrasto, vada in modo ostile e trasversale oltre alla logica di chi ritiene di conservare la situazione dell’equilibrio politico prima, generale poi.

    dal punto di vista “prettamente politico”, x intenderci, nn ho mai creduto in impostazioni di idee tradizionalmente più o meno disinteressate, oppure provocatoriamente contrastanti i valori dell’Unità, del Tricolore, dell’identità Nazionale, o eccetera..anzi. il fatto che ci sia una grande convergenza su questi temi, in parte anche imprevista, ultimamente e che di parole e valori che erano all’attenzione costante di tutti oggi pressoché chiunque ne senta sinceramente il bisogno e ne comprenda, ognuno un po a ragioni sue, la sua importanza, come è banale ed inutile ripetere, nn può essere in alcun modo segno di incoerenza. lo ritengo più che altro un incitamento tanto inaspettato quanto stimolante, oltre che, lo ammetto, gratificante in senso egoistico (x avere insistito se nn altro su qti punti). nn credo che i più di chi riteniamo, a vario titolo, responsabili dei detti problemi, e che volgiamo rimossi (se nn gia per acredine personale, perchè vengano sostituiti in modo da rendere le Istituzioni più strette alla loro funzione, per i bisogni legittimamente nostri come della Patria), siano del tutto indifferenti alla possibilità di un nostro slancio, tanto più se costruito sui valori dell’Unità.. ne avvertono il pericolo, che dite?

    insomma, teniamoci stretta l’Unità Nazionale.

  • Piazza Plebiscito, via Rattazzi, via Garibaldi. La piazza di Solarino è dedicata al plebiscito con cui la Sicilia fu annessa al Piemonte (quel plebiscito che, pochi anni dopo la mia nascita, Tomasi di Lampedusa, nel Gattopardo, sbugiardava denunciandone i brogli). Una delle vie vicine alla piazza porta il nome di un personaggio politico che, nei libri di scuola, si ricorda per il famoso “connubio”, nel 1852, con Cavour (Rattazzi sedeva a sinistra nel Parlamento subalpino, Cavour era a destra – inaugurazione di una prassi mai dismessa nella politica italiana, che oggi parla di “larghe intese”) e per aver poi, nel 1862, ricoperto la carica di presidente del Consiglio dell’Italia unita. Infine, una delle vie principali di Solarino, come di mille altri paesi d’Italia, è dedicata a Giuseppe Garibaldi.
    La mia vita, sul piano della toponomastica, è legata a doppio filo al Risorgimento. Sono infatti nato in piazza Plebiscito (una volta, tanto tempo fa, prima della medicalizzazione e ospedalizzazione della vita, si nasceva in casa, con l’aiuto della levatrice). Lì ho vissuto fino alla mia adolescenza. Poi mi sono diviso tra piazza Plebiscito e via Rattazzi, fino a quando non mi sono sposato. Da allora, e sono già passati più di trent’anni, abito in via Garibaldi. Nel bene e nel male, sono orgoglioso di essere italiano e sempre con orgoglio dichiaro di abitare nella via che porta il nome dell’Eroe che dalla mia isola avviò il moto di unificazione del nostro Bel Paese.
    Il 17 marzo dal mio balcone sventolerò il tricolore. Viva l’Italia unita, viva gli Italiani.
    Paolo Paolo Fai

  • Esporrò la “nostra” bandiera, la bandiera della “nostra” Costituzione repubblicana (art. 12). Essa vuole dire a tutti che qui da noi vi è libertà, vi è giustizia e vi è pace. Noi siamo impegnati a dare credibilità a questi importanti messaggi nonostante il razzismo (ricordati di Rozzano) e nonostante gli insulti alla Costituzione da oparte del capo del governo. W L’ITALIA

  • Vorrei segnalarvi che un assessore comunale di Sassari ha presentato una mozione con la quale si propone che il sindaco emani un’ordinanza in cui invita i cittadini a esporre dal balcone il tricolore. La mozione sarà discussa in Consiglio domani. Spero fortemente che tutta la mia città aderirà a questa iniziativa.
    Dal canto mio, penso di esporre il tricolore senza attendere il 17 marzo.

  • Sulla mia terrazza il tricolore sventola già dalla mezzanotte del 31 dicembre scorso, e lì rimarrà fino alla fine dell’anno. Ho sempre sentito di amare l’Italia, la sua lingua, la sua storia, ma mi pareva del tutto superfluo (e un po’ retorico) manifestarlo. Adesso no, adesso c’è bisogno di dirlo, FORTE, in ogni occasione .

  • Gli istituti di cultura italiani all’estero festeggiano in vari modi l’Unità d’Italia.
    A uso e consumo di cittadini di questi paesi – stranieri.
    Quello che va bene per gli stranieri – festeggiare l’Unità d’Italia, non si addice agli italiani.
    Un altro bell’esempio della …serietà di questo “governo”.
    Mandiamoli a casa. E alcuni ad alloggiarea spese dello stato dove “si prende il sole a quadretti”. Al più presto.

  • Ma voi non eravate quelli che fino a qualche anno fa erano contro l’idea di patria?? Vedi l’approccio della storiografia ufficiale filo marxista del dopoguerra…. ed ora?

  • esporremo la bandiera italiana perchè crediamo nell’unità e nella dignità della nostra nazione e siamo contro l’indegno spettacolo che la politica sta dando in questo momento, crediamo nella scuola statale nella sanità pubblica e nella magistratura e vogliamo che all’Italia sia restituito l’onore che Berlusconi le sta togliendo

  • Anch’io esporrò il tricolore perché credo nell’unità culturale e solidale del mio Paese, nonostante tutto!

  • Il mio nuovo comune di residenza, ha inviato a tutti gli abitanti, la bandiera italiana da esporre sui balconi o finestre.E’ stata una bella delibera accettata da tutti i cittadini e che da parte mia ho provato una emozione metterla sul balcone e vederla sventolare…Che bella che è!!!

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>