L’amaca

“Mi chiedo se esiste un pezzettino di Italia indisponibile a darla vinta ai puritani del Palasharp”. Questa frase di Giuliano Ferrara contiene un errore. È interessante rilevarlo non per il piacere (indubbio) di dare torto a Ferrara. Ma perché questo errore è paradigmatico dello spirito profondo della destra di questo paese.
L´errore è questo: i “puritani del Palasharp” rappresentano- culturalmente e ancora di più politicamente – un´Italia minoritaria e sconfitta. Quella della borghesia repubblicana, dell´odiatissimo “azionismo torinese”, delle assortite e impotenti consorterie intellettuali che inutilmente, da vent´anni, si oppongono a Berlusconi. Perché mai, dunque, Ferrara non vuole “darla vinta” a chi ha perduto? Perché, pur essendo da anni parte influente del pezzettone vincente del Paese (da Craxi a Berlusconi), si accanisce contro il pezzettino nemico, e con il nemico a pezzettini? Risposta: perché a vellicare il suo amor proprio è immaginarsi “frondista” e “provocatore”, così come – parecchi gradini più in basso nella scala gerarchica della destra scrivente – i Belpietro e i Feltri amano definirsi “fuori dal coro”. Si rassegni Ferrara. L´uomo che sussurrava ai premier, meritatamente ascoltatissimo a Palazzo, non può essere frondista neppure in sogno. E´ uno che vince le elezioni e ha vinto perfino un Conclave. Se vincere lo annoia, non è mica colpa nostra.

16 commenti

  • l’uomo che sussurrava, io direi, ai maiali (senza offesa per i maiali, naturalmente) vedrà presto che non siamo nè pochi nè tantomeno sconfitti o rassegnati. Pinuccia di TORINO (una puritana del palasharp in diretta sky).

  • FERRARA E’ FRONDISTA COME IO SONO SCRITTORE.
    OGNI GIORNO REGISTRO SULLA MIA AGENDA :
    IL SOLE E’ TRAMONTATO,
    NULLA E’ CAMBIATO E DOMANI SARO’ ANCORA PIU’
    INCAZZATO.

  • é forse l’invidia di chi, pur promettente intellettuale di sinistra, per avere più visibilità e potere è stato tra i primi a vendersi e da allora ha dovuto interpretare più ruoli per avere interlocutori alla sua altezza

  • L’elefantino deve sempre apparire il 1° della classe, indubbia la sua sagacia come l’assoluta dipendenza dal cavaliere.
    premesso che non mi interessa cosa fa il Cavaliere nella sua alcova(sembra numerosa e di qualità?) m’interessa sapere come usa la carica pubblica che “gli Italiani” gli hanno conferito.
    Certamente disdicevole se telefona per la Ruby, facendo trapelare che trattasi della nipote di un presudente, ancor più disdicevole quando impone al Parlamento di asseverare una palese Bugia.
    Ridicoli, i tentativi della corte di associare Berlusconi ai vari personaggi americani: Clinton ha subito un processo pubblico dove sono state messe in piazza le “debolezze” non perchè fornicava ma per il fatto che forse aveva mentito; Hart è stato spazzato via dalla competizione per la presidenza, non perchè aveva un’amante- una soltanto- ma perchè aveva mentito e così via; Cito per ultimo il caso “Profumo” dimessosi per i rapporti con una ballerina sospettata di essere una Spia sovietica anni 70. Il punto, dunque, è Berlusconi ha mentito? per giustificare un comportamento che potrebbe compromettere la sicurezza dello Stato, oltre ai reati che gli vengono contestati nello specifico e che attengono ad un’etica pubblica da osservare sempre.
    - Rimpiango Amintore Fanfani.

  • Dalle compagnie che si scelgono si vedono le persone perbene. Io da puritano sto con quelli di LeG. Lui con i Craxi., Berlusconi, Dell’Utri, Previti,Squillante,Mangano,Cosentino,Scaiola, Carboni,P2,P3, ecc.ecc.

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  • quella espressa da Ferrara è una destra vuota, priva di cultura istituzionale, incattivita verso chi richiama il rispetto delle regole. Questa destra è intollerante verso i pesi e contrappesi istituzionali previsti dalla Costituzione. I personaggi della manifestazione delle mutande si sono schierati a difesa del loro capo-padrone e si rivolgono al paese con argomenti che offendono l’intelligenza dei cittadini .
    Questa destra, ammesso e non concesso che sia capace, dovrebbe invece mostrare di saper governare, dal momento che ha vinto le lezioni, invitando il capo-padrone a fare un passo indietro e lasciando che la giustizia segua il suo corso.
    Da questa palude è urgente uscire.

  • Già nel forum di questo sito si è discusso di Ferrara, uno dei tanti che io, a dir poco, non amo e a dir il vero una persona la cui importanza attribuita nel bene e nel male è molto al di sopra di quella reale.
    Dissento da Michele Serra (i cui interventi adoro…approfitto per una sviolinata sincera), perchè il puritanesimo di cui parla ferrara appartiene agli sconfitti, ma non può essere legata esclusivamente ad una nicchia di ex-azionisti e borghesi (chi conosce la storia di Franca Viola lo sa). Coloro che vogliono una società che premia la dignità non sono una nicchia, ma una fetta consistente dell’Italia, e spero che finita l’ubriacatura creata dalle TV e dai giornali di Berlusconi, superi il 50% degli elettori. Caro Michele, sarò sognatore, ma non abbiamo scelta, perchè mentre ferrara è al potere e sogna la fronda, noi siamo fronda, ma vorremmo tanto conquistare il potere e fare di questo paese un Bel Paese.

    Michele

  • Ferrara è assolutamente una mente fervida, sicuramente è l’intelligenza culturale che manca al dominus, però si ricordi quando con l’eskimo andava a tirar molotov nel ’68…forse anche lui, come atteggiamento, non è nè più nè meno del suo sodale Capezzone. Di questo sarà contento il buon Pannella, visto che pare stia trattando un pò di…merenda anche lui! Povera Italia…altro che centenario!

  • Mai come ora l’argomentare di Ferrara si rivela lontano anni luce dallarealtà: se, come molti ritangono, è un osservatore acuto e intelligente si riveda più volte le immagini delle piazze di domenica 13 e rifletta su quanto poco valore abbiano le sue chiacchere.

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