Dimettiti. Gli appelli per il 5 febbraio

03 Feb 2011

Lorella Zanardo, Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Dario Franceschini. Tutti al Palasharp per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi.

Dario Franceschini
Temo che il male più insidioso sia l’assuefazione. Molti aspettano che succeda qualcosa che faccia finire l’era Berlusconi, invece non bisogna attendere, ma si deve reagire. Ecco perché mi pare assolutamente positiva e importante la manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia sabato a Milano, con la partecipazione di grandi personalità, che possono davvero contribuire con la loro presenza e le parole, a risvegliare le coscienze di questo paese.

Paul Ginsborg
Guardiamo alla storia di questi anni. Nel tempo il governo ha provato una serie di cosiddette riforme: dalla legge sulle intercettazioni, al processo breve, alla legge bavaglio. Sono sempre stati costretti a fare marcia indietro anche grazie alla mobilitazione massiccia della gente. È la regola d´oro della politica moderna: senza partecipazione fanno quello che vogliono, con la partecipazione è possibile farli fermare. Dobbiamo far vedere che gli italiani sugli ultimi scandali prendono una posizione ferma. Siamo inorriditi da questo rifiuto di dimettersi di fronte ad accuse gravissime.

Oscar Luigi Scalfaro
Oggi, la prima cosa è che bisogna – e quello che fate è sacrosanto – bisogna muovere l’opinione pubblica perché le persone sentano che non dipende dal governo, non dipende da quelli che sono in quegli uffici, non dipende da quelli che sono eletti, ma dipende da ciascuno in quanto cittadino di darsi da fare per un risultato, cioè perché la democrazia vinca sull’antidemocrazia e sulla distruzione dei valori fondamentali su cui è risorta la libertà in Italia alla caduta della dittatura fascista con la guerra di liberazione. Quindi l’invito è non arrendiamoci mai, NON ARRENDIAMOCI MAI. Questo è il primo invito.
L’altro è che ogni cittadino con una parola, con un consiglio, con un intervento in una manifestazione, può fare quello che dipende da lui, che lo faccia! Che ciascuno di noi faccia qualcosa, perché la somma di questo fare è un grande valore. Questo è fondamentale.
E poi dobbiamo credere fino in fondo nella libertà, nella dignità, nei diritti della persona umana e nei doveri, crediamo fino in fondo in questa sostanza di democrazia nella quale l’uomo ha diritto di vivere e di operare per gli altri prima e poi anche per sé.
Grazie a tutti voi per quello che state facendo e vi auguro di successo che avrete senza dubbio.

Gustavo Zagrebelsky
“Saremo a Milano con questo intento: non chiedere nulla. O meglio, chiedere tutto. Nulla per noi, tutto per tutti”.

Lorella Zanardo
Le tante manifestazioni e in particolare quella di sabato a Milano hanno il comune denominatore di dire Basta! Che per noi donne assume un doppio significato: Basta! ad una politica oscena che ci vede in primo piano come corpo oggetto ridotte a mera  merce di scambio, ma ancor più Basta! al nostro essere state per troppo tempo silenziose, mute davanti a quel monopolio tv che ha trasmesso un  modello svilito di donna,  oggi  divenuto realtà. Da quando è uscito il nostro video Il Corpo delle Donne siamo attivi sul territorio con un lavoro capillare nelle scuole, portando gli strumenti alle ragazze e ai ragazzi per decodificare le immagini televisive prima che diventino modello per un’altra generazione.

Le giovani e i giovani chiedono modelli adulti di riferimento, donne e uomini adulti che si espongano e che rappresentino una fonte di ispirazione per loro.

Stiamo correndo un pericolo gravissimo: le vicende e le  immagini che raccontano le vicende del ns premier  delle ultime settimane ledono i rapporti intergenerazionali, tessuto connettivo di una società sana: basta! con una politica che propone uomini anziani concentrati sulla seduzione di quasi bambine, minando la fiducia indispensabile per divenire adulti consapevoli.

Milva

Lei ci fa vivere con addosso dolore e una vergogna insopportabili.
Pensi al dolore dei suoi figli. Lo faccia per loro.
Se ne vada.

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Le scuole di Libertà e Giustizia

L’Unione europea come garante di democrazia, pace, giustizia

In vista della legislatura 2024-2029, l’associazione Libertà e Giustizia propone sette incontri - dal 29 febbraio al 23 aprile - sul ruolo del Parlamento europeo e le possibilità di intervento dei singoli cittadini e delle associazioni.

Approfondisci

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.