L’Italia che si può salvare secondo Ginsborg

Matteo Renzi, il sindaco di Firenze in cima alle preferenze degli italiani, e Sandra Bonsanti, presidente di LeG, introducono l’incontro con Paul Ginsborg per la presentazione del libro Salviamo l’Italia (Einaudi, 2010). L’incontro è organizzato da Leggere per non dimenticare, al centro Coop Gavinara di  via Erbosa, 66 b/c – 68, a Firenze, mercoledì 12 gennaio.

Esiste una via italiana alla modernità? E se esiste in che cosa potrebbe consistere? Concepito come contributo alla discussione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il libro cerca di riflettere su queste domande, ascoltando le voci più illuminate del Risorgimento e comparando le loro risposte con le nostre.

3 commenti

  • Verrei tanto che qualcuno m’illuminasse, riguardo al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, quello che va a fare la genuflection da berluskoni.
    Vengo di leggere su Facebook- “Popolo Viola” che questo signore dichiara di essere tutto per Marchinne…
    é uno scherzo ??? Perché se fosse vero, allora i vecchi non sono i soli ad essere rottamati ma anche i cosi-detti giovani del PD.

  • Speriamo che l’incontro sia utile anche per capire una buona volta cosa vuole e dove si prefigge di andare a parare il sindaco di Firenze,oggetto delle simpatie del capo di governo più perseguitato al mondo dalla giustizia,in cima altresì 0alle preferenze degli italiani” che leggono il Sole 24ore.
    Gli unici veri italiani d’Italia in quanto possessori della tessera di appartenenza al partito: ITALIA/Berlusconi ed elettori della medesima accoppiata.

    lusconi

  • Sono anche io piuttosto perplesso sulla scelta di Renzi. E’ uomo di ‘ abituali ambiguità ‘. Fa un intervento di saluto al 1° convegno di Sel, che mi pareva sinceramente aperto al dialogo e alla collaborazione, e poi – nel corso di una trasmissione di 8 e 1/2 di un mese fa circa – davanti ad un attacco a dir poco vergognoso di Travaglio a Vendola, non solo non difende il leader di Sel ma, per certi versi, accetta gli untuosi complimenti di Travaglio al suo ruolo di sedicente rottamatore.
    Non riesco sinceramente a capire cosa ci sia in comune fra le storie e gli impegni della nostra Presidente e di Ginsborg e la modestia da ‘blogger populista’ del giovane e rampante sindaco di Firenze.
    Giovanni De Stefanis, LeG Napoli

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