Veti incrociati

17 Dic 2010

Il Pd guarda a un’alleanza col Centro, ma per farlo deve rinunciare alle primarie. Il Centro non può dire di guardare a un’alleanza col Pd fin quando il Pd non si sarà liberato di sostenitori delle primarie, di amici di Vendola e amici di Di Pietro.

Ci siamo: pochi giorni, poche ore per capire il dilemma e scegliere da che parte stare. Il Pd guarda a un’alleanza col Centro: per farlo deve rinunciare alle primarie e dunque anche a ogni ipotesi di una gara con Vendola o di sposalizio con Di Pietro.

Da parte sua, il Centro non può dire di guardare a un’alleanza col Pd fin quando il Pd non si sarà liberato di sostenitori delle primarie, di amici di Vendola e amici di Di Pietro. Sempre che nel giro di questi pochi giorni, ad esempio il 23 dicembre, giorno della direzione, il Partito democratico non si spezzi del tutto, sommerso dalle proteste di militanti delusi e di chi ha guardato alle primarie come a un’arma per scegliere e rinnovare. Filocentristi e maggioritari a oltranza se ne andrebbero ognuno per la sua strada. Una strada è stretta, ma il guaio è che potrebbe rivelarsi un vicolo cieco, come è accaduto quasi sempre, quando si è partiti con i veti incrociati. Nel senso che il Pd non ce la fa – o non vuole – separarsi dalla “sinistra”, e il Centro comincia a sgretolarsi a favore del ritorno nella casa del Caimano.

Dunque, non sarebbe stato meglio non affrontare subito questo problema? Bersani ha invece voluto affrettare il passo. Necessità di esserci o errore strategico? Il Financial Times dopo aver bollato Berlusconi delle peggiori nefandezze commenta: “La tragedia italiana è che finora nessuno di più capace è emerso“. Non avevamo bisogno di questa autorevole conferma ai nostri pensieri più bui e certo non recenti. Non aiuta sapere che questo giudizio è ampiamente condiviso oltre i nostri confini. Forse basterebbe un pò di ironia, tanta da rispondere al Cavaliere che vuole cambiare la Costituzione per avere più poteri: carino, provaci soltanto…buon week end. Lettura consigliata: “Per Matteotti, un ritratto“, di Piero Gobetti, il Melangolo, 1994.

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