Il Circolo di Libertà e Giustizia di Ravenna, nella sua ormai storica sede, la galleria Ninapì di via Pascoli, ha ospitato, lunedì 6 dicembre, l’incontro con il magistrato Armando Spataro, piacevole occasione per ascoltare dalla sua viva voce racconti e commenti al suo recente libro “Ne Valeva la pena. Storie di terrorismi e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesa” (ed. Laterza). Il dibattito e la riflessione sulle importanti vicende riportate nel libro si è arricchito grazie alla presenza di Anna Mori, magistrato del tribunale di Ravenna, Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia, e dei numerosi ravennati intervenuti all’appuntamento.
L’impegno e la complessità del lavoro di Spataro sono ben rappresentati dal racconto del sequestro di Abu Omar da parte di uomini della Cia e dei Servizi Segreti italiani. Gli ostacoli che il magistrato ha incontrato, posti ad esempio dal segreto di stato sia da parte del Governo Prodi che dal Governo Berlusconi, confermano in tutti noi l’idea di dover continuare, con tutto l’impegno possibile, a dare il nostro contributo per la sopravvivenza della democrazia e dello stato di diritto nel nostro Paese.
“I ricordi di indagini, interrogatori, trasferte di lavoro, amarezze e dibattimenti si accumulano disordinatamente. Tuttavia, sembra che il passare del tempo, più che annebbiarli, ne renda i contorni più netti. Nel raccontare storie e nomi, però, devo prestare attenzione a distinguere i fatti dalle emozioni e da tutto ciò che negli anni si è accumulato dentro.” Così Spataro descrive la stesura del suo libro ed infatti il ricordo che resta dell’incontro è quello di un bravo magistrato ma soprattutto quello di un uomo, di una persona, che, con tanta energia e tenacia, si batte per i diritti umani.
