Spataro e la magistratura offesa

25 Nov 2010

L’incontro con il magistrato che ha presentato il suo ultimo libro, Ne valeva la pena. Un lungo percorso, guidato dalle vicende personali, nella storia della magistratura italiana, dagli anni del terrorismo alle infiltrazioni mafiose di oggi

Il 24 novembre a Bergamo il Circolo di LeG di Bergamo ha incontrato Armando Spataro. L’incontro organizzato in collaborazione con la libreria Ubik di Bergamo si è svolto nella bella sala dello Spazio Incontri Ubik. Affolatissima la sala per le numerose presenze, tra i presenti molti magistrati della Procura di Bergamo. È stata questa anche una occasione per ripresentare in una iniziativa pubblica il Circolo di LeG di Bergamo. Oltre ad Armando Spataro e al coordinatore del Circolo di LeG , che ha moderato l’incontro ,era presente come relatrice la dottoressa Maria Cristina Rota, Sostituto Procuratore presso la Procura di Bergamo. Maria Cristina Rota, che ha già avuto modo di collaborare con Armando Spataro in indagini sulla criminalità organizzata e sulla mafia in Lombardia, ha guidato la presentazione del libro attraverso domande che hanno consentito di parlare delle difficoltà della magistratura minacciata nella sua indipendenza da parte degli altri poteri dello stato, in particolare da parte dell’esecutivo

Oltre a ricordare quelli che sono stati i momenti che hanno mostrato, in modo maggiormente evidente, il tentativo di ostacolare l’esercizio indipendente della sua attività di magistrato, in particolare il caso relativo al sequestro di Abu Omar, Spataro rispondendo alle domande rivoltegli rispetto alle attuali proposte di modifica del codice di Procedura Penale ha evidenziato il pericolo che queste interrompano la virtuosa collaborazione tra Magistratura e Polizia Giudiziaria. Collaborazione che ha portato agli attuali successi nell’arresto dei latitanti , anche a fronte delle grosse difficoltà che l’attuale governo determina attraverso i tagli alle risorse sia alla Magistratura che alle Forze dell’ordine. Non può quindi non lasciare amarezza il tentativo da parte del governo e dei suoi ministri di appropriarsi di risultati che in realtà sono dovuti solo alla disponibilità e al sacrificio di coloro a cui vengono invece quotidianamente create difficoltà. Anedotticamente è stato esemplificato come si arrivi da parte del magistrato a dovere autorizzare il noleggio di autovetture per operazioni di polizia a causa della carenza di mezzi.

Inevitabile affrontare poi il problema della presenza della mafia al nord. Sia Spataro che Rota hanno evidenziato come questa sia ben radicata nel territorio delle province della Lombardia da ormai più di 20 anni e di come la sua presenza sia inserita nell’economia “normale” dove le organizzazioni mafiose reinvestono i capitali provenienti dalle attività criminali.

Numerosi anche gli interventi dal pubblico, che oltre a riprendere gli argomenti toccati dalle domande rivolte dal procuratore Rota ad Armando Spataro, hanno spaziato dalle attuali vicende di cronaca giudiziaria che riguardano il Presidente del Consiglio sino alle problematiche che riguardano l’immigrazione clandestina e i diritti umani.

* Maurizio Piciocchi è il coordinatore del circolo LeG di Bergamo

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