Milano, l’ora della società civile

15 Nov 2010

La proposta: Un tavolo per Milano 2011 La vittoria di Pisapia alle primarie per il sindaco sul candidato del Pd Stefano Boeri segna un punto di non ritorno. Non sappiamo se è vero, come dice Filippo Penati, che senza il Pd non si va da nessuna parte. Sappiamo da oggi con certezza che senza la società civile impegnata in prima fila si perde. Discutiamone qui e
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// L’analisi di E.Rubini: Perché Pisapia può farcela // E Penati rinuncia all’incarico di responsabile della segreteria politica

È da Milano che si riparte. Dalla città di Berlusconi, della destra e della Lega. La vittoria schiacciante di Giuliano Pisapia alle primarie del centrosinistra per il sindaco sul candidato del Pd Stefano Boeri segna un punto di non ritorno. A non trascurarlo deve essere proprio il Pd. È inutile rimarcare gli errori commessi dal partito leader del centrosinistra in questa competizione elettorale, è fondamentale invece segnare insieme la strada futura. L’occasione di riportare Milano a essere la città laboratorio di un’Italia migliore è preziosa e non deve essere buttata al vento. E proprio su questo il Pd deve fare la sua scommessa e rimboccarsi le maniche, per usare lo slogan del segretario Bersani. Digerita la sconfitta, il partito deve ascoltare una volta per tutte la società civile, quella società civile che in questi due mesi si è riunita, si è impegnata, ha lavorato per la costruzione della Milano di domani.
Chiediamo quindi ai dirigenti del Pd milanese e lombardo di fare un passo indietro, e di mettersi con dedizione e trasparenza a disposizione del vincitore e di tutta quella società milanese, organizzata e non, che l’ha votato. Non sappiamo se è vero, come dice Filippo Penati, che senza il Pd non si va da nessuna parte. Sappiamo da oggi con certezza che senza la società civile impegnata in prima fila si perde. Non si lascerà alla classe dirigente del Pd la possibilità di cestinare la riconquista di Milano e del Paese.

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