Berlusconi si arruffiana “l’opposizione”

29 Set 2010

Il discorso del premier sui 5 punti del programma: “In giro vedo e sento troppo odio: no a contrapposizione tra governo e Parlamento. È l’ora della responsabilità, senza compromessi al ribasso”. In 54 minuti la disamina della situazione. Fini interviene due volte a favore del premier, quando parla del completamento della Salerno-Reggio Calabria e quando dice di essere stato sempre aperto al dialogo

Non ci può mai essere contrapposizione tra il Parlamento e il Governo“.
Comincia così – e sono le 11 – l’intervento di Silvio Berlusconi alla Camera che porterà al rinnovo della fiducia all’esecutivo sulla base di un nuovo documento programmatico.  “Il Parlamento è il luogo in cui la sovranità popolare trova la sua più alta espressione – continua – Non vi può essere nè autentica democrazia nè buon governo se il Parlamento non è libero e forte. Con il voto del 2008 ci fu la prima grande riforma voluta e certificata dal popolo nel segno di un bipolarismo maturo, mettendo in archivio le pratiche della vecchia politica”.

Ripartire senza compromessi
Dobbiamo ripartire senza compromessi al ribasso. Ciascuno deve fare la sua parte, con senso di responsabilità e praticando il rispetto avversario al posto della faziosità. Lo dissi anche ad Onna: dobbiamo lasciarci alla spalle i residui della guerra fredda e degli schieramenti ideologici

Cita Calamandrei
La minoranza “deve avere rispetto per la legittimità della maggioranza e del governo”, dice citando una frase di Calamandrei riportata dall’ex leader dell’opposizione Walter Veltroni

L’odio
C’è ancora troppo odio, l’Italia è vittima di un passato che non passa. Vedo troppo odio in giro, un odio che può armare la mano dell’eversione. I segnali si sono intensificati e tutti dobbiamo esserne preoccupati.

La crisi
Credo si debba formulare un giudizio positivo sull’operato del governo, a cominciare da quanto è stato fatto sul fronte della crisi economica. Non ci siamo fatti trovare impreparati di fronte alla crisi, ma nessuno poteva immaginare che sarebbe stata così profonda

I nodi della politica
Bisogna “guaradre avanti con saggezza e realismo” e “a questo fine mi soffermerò su principali obiettivi legislatura, e lo farò senza eludere i nodi politici, senza esimermi dall’affronatre le ragioni che hanno portato alla lesione della maggioranza”

Il capo del governo chiederà la fiducia su cinque punti: giustizia, federalismo, Mezzogiorno, fisco e sicurezza.

Federalismo
Il federalismo fiscale non prevede la divaricazione tra Sud e Nord. Il federalismo fiscale è stato votato nel suo percorso non solo dalla maggioranza ma da quasi tutte le forze di opposizione e non prevede la benché minima ipotesi di divaricazione tra Sud e Nord: è vero il contrario. Il federalismo sarà la cerniera unificante del Paese e a vantaggio di tutte le aree e soprattutto del Sud.

Giustizia
La riforma della giustizia è una priorità del Paese.  Sarà “complessiva, riguarderà la giustizia sia civile sia penale” e punterà a garantire “parità tra accusa e difesa per una maggiore tutela delle vittime e una maggiore garanzia degli indagati”. “Occorrerà intervenire con la riforma costituzionale del Csm, con due organi giudicanti: uno per i magistrati inquirenti e uno per quelli giudicanti, con conseguente rafforzamento della separazione delle carriere.  A maggior tutela dei cittadini “occorrerà intensificare l’attenzione sulla responsabilità civile dei magistrati che sbagliano”. La politica ristabilisca il primato sulla giustizia; il legislatore fa le leggi, il giudice le applica. La giustizia è un pilastro fondamentale dello Stato di diritto. L’uso politico è un elemento di squilibrio.
I processi, per la loro lentezza rappresentano una delle piaghe della giustizia. I 9 milioni di processi pendenti sono un macigno che vorremmo tutti rimuovere.

Fisco
L’obiettivo del governo è ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale rimasto invariato nelle sue parte fondamentali, fin dalla riforma dei primi anni 70, tenendo conto delle esigenze del bilancio pubblico e sulla base della lotta evasione: senza creare deficit il governo intende intervenire entro la legislatura al varo di norme con revisione su famiglie lavoro, ricerca

Sicurezza
Mai nella storia della Repubblica sono stati inferti tanti colpi alla mafia e alla criminalità organizzata. Abbiamo approvato la normativa antimafia più efficace al mondo per contrastare la criminalità organizzata.
Abbiamo ridotto dell’80 per cento lo sbarco dei clandestini. La lotta alla criminalità è una priorità assoluta del governo”. Elogia il lavoro svolto da tutte le forze dell’ordine. “C’è una grande squadra che si chiama finalmente Stato”

Mezzogiorno
Saranno triplicati gli interventi sul Mezzogiorno nei prossimi anni con investimenti per 21 miliardi di euro pari al 40% di quelli tutali, raggiungendo nel 2013 alcuni risultati importanti come il completamento del Salerno-Reggio Calabria. Quando il presidente del Consiglio ha annunciato “il completamento dell’ autostrada Salerno-Reggio Calabria entro il 2013”, l’aula risponde rumoreggiando e con risate. Stessa reazione quando, poco dopo, Berlusconi assicura che entro dicembre sarà pronto il progetto esecutivo per il ponte sullo Stretto “che il governo di sinistra aveva liquidato in 5 minuti”.

Questi cinque punti sono i capisaldi di una strategia paese il cui fine è quello di rafforzare le nostre rafforzare le Istituzioni, l’economia, il territorio e il tessuto sociale in modo che l’Italia esca dalla crisi globale e diventi più competitiva. Ho sempre sostenuto che ferma restando l’intangibilità del programma di governo tutto si può dibattere e migliorare.

I finiani
La dialettica nella maggioranza ha superato i limiti, sono amareggiato, dice Berlusconi riferito ai finiani. Su problemi nuovi o sulla realizzazione del programma è necessario e legittimo il dibattito tra partiti della maggioranza per individuare la strategia più efficace alla risposta dei bisogni e per raccogliere maggiore consenso. La mia indiole personale è da sempre incline alla ricerca soluzioni nel confronto. (Partono i buuu dai banchi della maggioranza) Andiamo avanti, ma senza cartelli: chi ha voluto il Pdl lo ha fatto per unire. Sono convinto – prosegue Berlusconi – che in entrambi gli schieramenti si debba proseguire pur nel riconoscimento delle differenze con alleanze di governo e non cartelli elettorali.

Il bipolarismo
In questi mesi “si è assistito a critiche aprioristiche al governo e a chi è stato chiamato a guidarlo dalla volontà popolare”. “Uno degli obiettivi più importanti che mi sono posto – aggiunge il premier – è stato quello di riunire i moderati italiani in una unica grande forza politica nel nascente bipolarismo”. 

L’impegno
Berlusconi rilancia l’impegno comune comune per completare la legislatura. Questo governo ha operato bene e non ci sono le condizioni – prosegue Berlusconi nel suo interevento in Aula – per un’ alternativa adesso nell’interesse dei cittadini e di quello che è stato il loro mandato elettorale. Oggi è un passaggio delicato per la vita politica italiana” che è affidato “alla responsabilità di tutti. Per questo mi rivolgo all’intero Parlamento al di là degli schieramenti”. Silvio Berlusconi conclude così, con “appello a tutti moderati e riformatori e a chi condivide una visione di libertà della persona, dell’economia, della famiglia e del lavoro”, il suo intervento in Aula alla Camera, durato 54 minuti. il premier si è rivolto in particolare a “tutte le forze più responsabili dell’opposizione” chiedendo che “valutino il programma senza pregiudizi”.

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