Ma cosa hanno davvero sottoscritto gli italiani con il programma del Pdl?

28 Set 2010

I cinque punti all’ordine del giorno della seduta di mercoledì alla Camera, secondo Berlusconi sono la quadratura del programma. Ma nel 2008, almeno in tema di giustizia, sul programma non c’era scritto della divisione dei ruoli di pm e giudice e nemmeno dei due Csm.

Giustizia, federalismo, Mezzogiorno, sicurezza e fisco: ecco i cinque punti che saranno al centro della discussione della seduta della Camera di mercoledì 29 settembre. Nel programma di governo pubblicato sul sito del Popolo della libertà, le cose non sono così chiare come vorrebbero far credere i berlusconiani. I cittadini che hanno dato la fiducia a Berlusconi, cioè, non ci sembra che abbiano mai letto e sottoscritto la separazione delle carriere o la riforma del Csm. Mentre sul tema della sicurezza non ci sono possibilità di equivoci, vedi alla voce nomadi o immigrazione clandestina, nella parte che riguarda la giustizia tutto è più sfumato: “rafforzamento della distinzione delle funzioni nella magistratura, come avviene in tutti i paesi europei” (sarebbe a dire divisione delle carriere? Ma quelli non solo i ruoli?). E ancora: “confronto con gli operatori della giustizia per una riforma di ancor maggiore garanzia per i cittadini, che riconsideri l’organizzazione della magistratura, in attuazione dei principi costituzionali”. Però il confronto non c’è mai stato e se la riforma deve essere in linea con i principi costituzionali, allora l’organizzazione spetta al Csm che secondo la Carta è unico, non sdoppiato come lo vorrebbe il Pdl.

La giustizia
Il governo punta a una riforma della giustizia che preveda la separazione delle carriere di giudici e pm e la riforma costituzionale del Csm, il Consiglio superiore della magistratura che è l’organo di autogoverno delle toghe. Più chiaro il proposito di riforma nelle parole del ministro Alfano e in quelle del deputato e difensore del premier Nicolò Ghedini

Il federalismo
L’esecutivo ritiene necessario completare la riforma federale votando tre decreti attuativi su Regioni, costi standard della Sanità e Province

Mezzogiorno
Tra i punti in agenda c’è anche la riorganizzazione delle risorse in vista delle grandi riforme strutturali annunciate per il Sud

Fisco
La riduzione del carico fiscale, non ancora attuata, è una delle priorità del programma di governo di Berlusconi.

Sicurezza
L’immigrazione, tema inserito nel capitolo sicurezza e integrazione, è uno dei temi fondamentali dell’agenda di governo, anche questo come il federalismo sta molto a cuore agli alleati leghisti.

Qui il programma Pdl presentato per le elezioni 2008

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