“Da quasi un anno a Bologna siamo senza sindaco, con un commissario straordinario. Il fatto è che ci stiamo abituando, si vive bene anche senza la politica”: testimonianza di una socia all’incontro tra gli ex studenti di Libertà e Giustizia.
È così facile: vivere senza la politica si può. Ma è terribile, è un segnale.
ma siamo veramente sicuri che senza la politica si vive male? mi spiego: ci sono numerosi campi di impegno nella società, che non necessariamente percorrono le vie della politica politicante. La riflessione sull’impegno, sul pensiero civico non passa più attraverso i canali di “questa” politica: questa politica di compravendita delle anime (ma ce l’hanno o hanno solo il portafoglio?), di insulti, di corruzione ecc. ecc. ecc.
Mi accorgo che il mio pensiero è invischiato nel moralismo e mi dispiace. Il rischio è di arenarsi e di non andare più avanti. Ma purtroppo si desidera solo chiudere gli occhi, tapparsi le orecchie, per la desolazione.
Il faut cultiver son propre jardin?
Saluti.
Silvana