L’appello di LeG per cambiare la legge elettorale (“Mai più alle urne con questa legge”) ha già raccolto il sostegno di molti intellettuali e l’adesione convinta di numerosi cittadini. Ora serve una grande mobilitazione. Libertà e Giustizia e Valigia Blu, rispondendo all’invito di Ilvo Diamanti e Massimo Salvadori, lanciano l’idea di un’alleanza della società civile, singoli cittadini e movimenti organizzati, pronti a farsi promotori di una campagna di sensibilizzazione attraverso il web, gli organi di informazione, le piazze. Un impegno diretto, per sostenere la raccolta firme e organizzarsi in comitati, sull’esperienza positiva del referendum costituzionale 2006, per creare sempre nuove occasioni di mobilitazione.
Il tema del resto è al centro di una discussione che ha anche sollecitato l’appello di 42 politici e studiosi pubblicato sul Corriere della Sera.
Ridateci la nostra democrazia è il fulcro dell’iniziativa. Ridateci la sovranità che ci appartiene, perché vogliamo riprenderci il diritto di scegliere chi ci rappresenta in Parlamento. Un diritto che è stato cancellato dalla legge Porcellum e che priva il popolo elettore del più elementare e insostituibile potere di contare nelle decisioni della politica.
Contro questa legge elettorale possiamo già contare sul sostegno di alcuni politici di diverse appartenenze. L’invito è ora rivolto a tutte le segreterie di partito e a tutti i parlamentari che al di là dello schieramento intendano darsi da fare per restituire ai cittadini il diritto di avere un Parlamento di eletti e non di nominati, e cancellare un premio di maggioranza così abnorme da forzare il quadro politico, come avviene oggi in Italia, caso unico nel panorama europeo.
A tutti, ancora una volta, chiediamo di sottoscrivere l’appello qui, sul sito di LeG, oppure sulla pagina di Facebook e sul sito di Valigia Blu .
Libertà e Giustizia e Valigia Blu si rivolgono inoltre a tutti i gruppi editoriali, alle tv e alle radio pubbliche e private, soprattutto la Rai che dovrebbe essere al servizio dei cittadini più che dei politici, ai giornali, ai siti Internet e ai blog, per sostenere la mobilitazione e darle la visibilità necessaria a raggiungere il maggior numero di persone.
Arrivate tardi signori di LeG. L’8 settembre 2007 sono state raccolte 330.000 (330 mila!) firme durante il Vday per la proposta di legge “parlamento pulito” e queste giacciono tuttora in al senato. Dopo 3 anni la proposta di legge non è stata ancora discussa. A proposito, signori di LeG, quell’iniziativa fu bollata da tutta la sinistra come populista e demagogica. Adesso state chiedendo più o meno le stesse cose nella vostra raccolta di firme. Anche la vostra è una proposta populista e demagogica oppure è democratica e liberale?
Firmo questo appello, perchè la legge elettorale venga cambiata, anche se personalmente preferisco il proporzionale.
Nicola, lei è un impertinente. Come si permette di rinfacciare certe cose a chi di questa sinistra ne ha fatto una Mecca?
facciamo finire presto quest’incubo. Mai più con questa legge. e un meglio tardi che mai al presidente della camera. Cosa pensava quando votò questa porcata?????????. sono anni che si discute di questo e lui non si era accorto? o è tale solo perchè sè desto anche lui????????
è impossibile votare ancora con questa legge. ed è una vergogna che la sinistra non abbia avuto la forza, o la voglia, di farlo, quando ne ha avuto la possibilità.
Una battaglia di civiltà e democrazia. Finalmente un sussulto di coscienza civile.
“Certo, l’acquisizione della democrazia non è qualcosa di fermo e di stabile che si possa
considerare raggiunta una volta per tutte. Bisogna garantirla e difenderla, approfondendo quei valori di libertà e di giustizia che sono la grande aspirazione popolare consacrata dalla
Resistenza”.(Aldo Moro, Consiglio Nazionale DC, 29 Luglio 1963)
vogliamo eleggere nominativamente i nostri rappresentanti. no al porcellum. Vogliamo una nuova legge elettorale . Fuori i “Marroni dal governo”
La “Porcellum” è la peggiore legge elettorale dai tempi della Legge Acerbo. Va abolita e sostituita con una legge elettorale europea. Fino ad allora qualsiasi coalizione che vincerà le elezioni con l’attuale legge elettorale dovrà provare assoluta vergogna nel formare un governo!
dove si firmaper il referendum?
Cari amici, ho sognato “il voto negativo”! Si, il voto negativo! Da non confondere con l’astensione per favore. Del voto negativo, hanno paura assai questi politici e questi giornalisti! E così, a votare ci vanno tutti. Fin’ ora abbiamo potuto esprimere il voto positivo, cioè in più, e il voto uguale a niente (scheda bianca o nulla). Cari amici, ogni voto negativo (al partito eo al candidato), annullerà un voto positivo. E così, alle urne vanno anche quelli che non vanno mai, o che non vogliono votare col naso tappato (come facciamo tanti di noi). I politici, sono molto contrari perchè sono una massa di mascalzoni; ma se vogliamo noi, ce la facciamo. E se aggiungiamo il quorum del 51 per cento di voti positivi,….sarebbe troppo bello. E’ logico che, se i politici cambiano la musica, il voto negativo non lo vogliamo più. Siccome la proposta “è molto cattiva”, concedeteci almeno che il numero di deputati e senatori, diminuisca in proporzione dei voti negativi.
Non ho mai mancato un appuntamento elettorale , ma ora basta! non voterò più con questa legge. Alle ultime politiche ho contribuito all’elezione, nella mia circoscrizione, di due parlamentari uno dei quali non era presente al voto sul rientro dei capitali all’estero( il governo si salvò per 29 voti grazie all’assenza dei deputati dell’opposizione) in quanto in missione all’estero(sic!), l’altro votò con la maggioranza la legge sul fine vita . Mi sono vergognato in entrambi i casi.
L’ultima ricattatoria “proposta di rielezione” prospettata dal Cainano ai dissidenti “finiani” in caso di ripensamento è l’ulteriore prova della vergogna rappresentata dalla legge elettorale “monarchica” voluta da B & B.
Qualunque legge elettorale, che, sperabilmente, rispetti però la logica bipolare negli schieramenti, è meglio della “porcata” calderolberlusconiana.
MI pare di capire che il Mattarellum o, comunque, un sistema uninominale all’inglese garantirebbe la libertà di scelta da parte dei cittadini.
L’assunto non persuade per nulla.
Ricordo che quando in Italia vigeva l’uninominale secco l’elettore non aveva alcuna scelta. Se aveva deciso di votare uno schieramento poteva solo barrare il nome dell’unico rappresentante della coalizione sulla scheda anche se non gradito. Quel nome peraltro, era espressione di un accordo tra i partiti ed era designato “dall’alto”. Nel sistema multipartitico italiano infatti per decidere chi dovesse rappresentare la coalizione nel collegio si facevano degli accordi in cui venivano designati i nomi sulla scorta del peso relativo maggiore o minore dei singoli partiti. Tanto accadrebbe ancora adesso visto che ci sono più partiti nelle coalizioni e che nessuna formazione minore accetterebbe mai di sottoporre la candidatura alle primarie di collegio.
La legge attuale – legge indecente per vari motivi – non mi consente di votare la persona che voglio io ma almeno di scegliere tra più liste sia pure bloccate.
Per questi motivi ritengo che non abbia senso chiedere di restituire il potere di scelta agli elettori a meno di non ritenere che la scelta si esaurisca nel votare un solo nome imposto dai partiti.
Le firme per una nuova legge elettorale ed un parlamento pulito(ma ci volevano le firme?),ben 350 mila raccolte a tempo di record, sono in uno scantinato di palazzo madama da tre anni in attesa di essere prese in considerazione..
come ricordare a questi signori che sono impiegati a progetto pagati da noi per lavorare per la cosa pubblica?
Mandando definitivamente a casa la peggior classe dirigente della storia delle democrazie occidentali.
Riprendendoci i nostri spazi democratici partendo dall’ABC della politica esercitata in democrazia: la scelta dei rappresentanti.
Negandocela si sono blindati nel palazzo a tempo indeterminato.
E questo non si può più accettare.
Si riparte con il voto di preferenza, la scelta..
la libertà di scegliere noi cosa e meglio..
non abbiamo bisogno delle liste fatte dai segretari di partito( e che segretari!).
Non 6 persone che scelgono, ma tutti gli aventi diritto al voto.
Si riparte con una giovane classe dirigente che al posto di interessi e impunità sceglierà la strada della questione morale, della trasparenza,della legalità e della giustizia, della solidarietà e del buon senso, della lotta alle mafie e all’evasione fiscale.
non è una lotta tra rossi e neri,non tra partiti di odio e partiti d’amore.
é una battaglia di tutti per tutti per riaffermare il valore del bene condiviso,
il bene di tutto il Paese. .
Facciamo in modo che questo sultanato di interessi e di poltrone bipartisan trovi la sua fine seppellito da una risata tragicomica.
Sedici anni in balia di interessi particolari e di un nulla politico, etico e morale non possono non crearci un senso di indignazione tale da darci, finalmente, la forza necessaria di reagire, partecipando.
l
TROVO SCANDALOSO ED IPOCRITA CHE PROPRIO LIBERTA’ E GIUSTIZIA, CHE LO SCORSO ANNO HA SISTEMATICAMENTE BOICOTTATO IL REFERENDUM ELETTORALE PER ABOLIRE IL PORCELLUM ORA SI METTE A CAPO DEL MOVIMENTO PER ABOLIRLO……. AGLI OCCHI DELLA GENTE APPARIAMO COME DEI CLONI DI SILVIO BERLUSCONI NEI METODI E NEI CONTENUTI….
cerchiamo di essere chiari e precisi.
il referendum dell’anno scorso non intendeva affatto abrogare la legge calderoli, né ripristinare la possibilità per gli elettori di eleggere i propri rappresentanti.
il referendum elettorale intendeva modificare il criterio di attribuzione del premio di maggioranza alla camera e al senato, assegnandoli alla lista e non alla coalizione.
tanto dovevamo per onestà
perUnaltracittà, lista fiorentina di cittadinanza, ha sottoscritto e invita a sottoscrivere la petizione on line promossa da Libertà e Giustizia affinché i partiti si impegnino a restituire al cittadino il potere previsto dalla Costituzione di eleggere propri rappresentanti alla Camera e al Senato.
L’attuale Parlamento è infatti composto da parlamentari “nominati” e non eletti: è questo il più grave vulnus alla Repubblica parlamentare disegnata nella nostra Carta costituzionale. Una democrazia non può vivere in un regime in cui deputati e senatori “nominati” sono sostanzialmente sotto perenne “ricatto” dei pochi capi partito cui è attribuito il potere di nomina. Per la lista perUnaltracittà anche la regione Toscana deve riformare la propria legge elettorale secondo i principi indicati da Libertà e Giustizia, considerato anche l’alto livello di astensione registrato alle ultime elezioni regionali.
La petizione di Libertà e giustizia è alla pagina:
http://www.libertaegiustizia.it/2010/06/21/mai-piu-alle-urne-con-questa-legge/
Ho già firmato l’appello. Ora voglio dire che la nostra cara Costituzione non va cambiata ma finalmente applicata, se poi non si può fare a meno di modificarla ciò va fatto nel rispetto assoluto dei principi fondamentali della stessa legge soprattutto dell’art 3 primo e secondo comma. Cordiali saluti. Antonio Ammirati
In un normale paese democratico non ci sarebbe bisogno di un commento alla richiesta di far scegliere i propri rappresentanti dagli elettori, anzi, non ci sarebbe bisogno nemmeno della richiesta stessa. Facciamo il possibile per tornare ad essee un paese almeno “normale”.
Scegliere i propri rappresentanti è rispettare la volontà popolare, spesso evocata a sproposito da chi difende l’attuale legge “porcata”.
sto seriamente pensando di non andare più a votare perchè farlo con questa legge elettorale equivale ad accettare di essere rappresentati da personaggi che poi una volta eletti tutto farebbero tranne che gli interessi del paese, visto che della loro elezione non devono dar conto ad alcuno se non a capi e capetti di pseudopartiti…..è una vera vergogna!!!!
UN APPELLO :
Ai Politici,
Mi chiedo, quando siamo in campagna elettorale tutti ci dicono di andare a votare – benissimo.
Ma chi lavora o per necessità si trova ad avere un domicilio e la sua residenza e in un altra Città, perche non c’è una legge che consente a queste persone di andare al voto ? di sicuro ci sarebbe meno astensionismo non Vi pare ?
Danno la possibilità del voto chi sta all’estero e noi che siamo in Italia ?
Grazie !
io con questa legge attuale, non andrò a votare, perchè è anticostituzionale, intervenga il Presidente Napolitano, poichè al lettore gli viene negato libertà di scegliere il deputato, che è onesto.
Ben difficilmente la “casta” rinuncerà, a nostro favore, al suo potere abusato.
Tocca alla Societa’ Civile riconquistarselo con la Democrazia Diretta permessa dalla Costituzione con l’articolo 71, anche usato in modo estremo, contro la casta, per le riforme.
Dal basso e dall’alto della “volontà popolare sovrana”, espressa dalle più riconosciute elite della stessa Società Civile.
Paolo Barbieri
Capisco lo stato d’animo di coloro che si ripromettono di non andare più a votare, ma questa rinuncia farà passare il disgusto e il senso di impotenza? Soprattutto servirà a qualcosa? Un voto non dato ha lo stesso effetto pratico di un voto alla maggioranza. E così B e soci incassano anche i voti dell’opposizione, diventando sempre più sfrontati.
Speriamo che non votino solo quelli che sarebbero sicuri elettori di questa disastrosa accolita di faccendieri.
Ho solo un dubbio: quello delle infiltrazioni della malavita nel caso di cambiamento della legge elettorale. E il clientelismo del mio povero Sud.
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siamo sfiniti, questi ultimi quindici anni hanno completamente distruto la nostra dignità di cittadini e di persone.
coraggio, riprendiamo in mano la nostra vita e il nostro essere persone sociali.
Scusate, ma quando Segni e Occhetto fecero il loro referendum per abolire il metodo proporzionale, voi dov’eravate? Io votai “no”, e voi? Se si rinuncia al sistema proporzionale, un porcellum vale l’altro. Io firmerò solo un appello per il proporzionale puro.
1) Con l’uninominale di prima Berlusca e Prodi hanno deciso SIA le persone SIA le percentuali interne agli schieramenti (io Silvio ti assegno 1 solo seggio sicuro: anche se prendi il 30% avrai 1 solo senatore). Io, Leghista, non ho potuto votare per anni se non per la parte proporzionale: nel mio collegio avevo sempre DUE soli nomi tra cui scegliere, un DC di dx, un DC di sx. ALTRO CHE SCELTA SU BASE PERSONALE!
2) la preferenza anche nel proporzionale e’ INUTILE: berlusca mettera’ 400 yes-men e idem di la’. Crederemo di scegliere un ornitorinco tra 400 ornitorinchi.
3) Senza proporzionale puro NON sara’ MAI PIU’ possibile la nascita di partiti DAL BASSO ma solo dall’alto à-la Fini o Berlusca o Rutelli o Grillo, gia’ dotati di soldi e copertura mediatica… e tanti saluti alla politica del popolo vero.
4) Anche ridurre i parlamentari equivale a CANCELLARE la possibilita’ di nascita di partiti popolari DAL BASSO (equivale a sbarramento)
5) AMEN
Cambiare questa assurda legge è l’ultima possibilità che abbiamo per restutuire un barlume di democrazia a questo paese oramai allo sbando. Io non andrò mai più a votare con questa legge; tanto, regime per regime, almeno manterrò la mia dignità.
Rivogliamo la nostra democrazia ma forse cambiare questa porcata non basta più. Comincio a pensare che sarebbe meglio poter votare per una costituente piuttosto che continuare a cambiare tutto a spizzichi e bocconi (giustizia, rappresentanze, istituzioni, federalismo …) . Una costituzione scritta ovviamente, non quella (im)materiale desunta dalla prossima porcata.
Sono d’accordo : bisogna cambiare la legge elettorale, per dare la possibilità agli elettori di scegliere i propri rappresentanti.
No a un parlamento composto da escort e cortigiani.
Anch’io trovo che quest’iniziativa sia un po’ tardiva ed un po’ opportunistica (un anno fa si voto per il referendum elettorale su questa stessa legge che oggi si chiede di abrogare, ma in molti invocarono l’astensione perché nell’immaginario collettivo occorreva arginare l’avanzata del Pdl). Ad ogni modo, è una iniziativa giusta, quindi ben venga. Speriamo che questa legge prima o poi venga davvero abrogata.
Sono un esperto di sistemi elettorali: insegno da molti anni Teoria delle Scelte Collettive in una facoltà di Scienze Politiche e sono stato per 4 anni coordinatore di due Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale sul confronto fra sistemi elettorali. Ma non occorre essere esperti per notare una palese contraddizione nell’appello di LeG. Il cosidetto Porcellum ha un difetto molto serio, che è la possibilità che si abbiano maggioranze diverse alla camera e al senato. Ma dal punto di vista della libertà di scelta degli elettori e da quello ad esso complementare della “imposizione dall’alto” dei candidati è assolutamente ovvio che è superiore a qualsiasi sistema maggioritario, compreso il cosidetto mattarellum. In entrambi i casi i candidati sono “calati dall’alto”, ma con il porcellum un elettore può scegliere almeno il partito che vuole, mentre con il mattarellum deve sceggliere nella parte maggioritaria solo fra due partiti maggiori, dato che gli altri non hanno possibilità di vincere. Gli rimane la possibilità di votare un partito minore solo nella limitata parte proporzionale. E’ assolutamente ovvio, quindi, che la scelta dell’elettore è assai più limitata che nel porcellum. E ovvio rimane anche se a dire il contrario sono delle Persone Importanti. 2 più 2 fa 4 e non 5, e continua a farlo indipendentemente da quanto numerose e famose siano le Alte Personalità che dicono che fa 5.
Sì, ma è la “qualità” della scelta che conta, non la scelta in sé e per sé. Il problema del porcellum è che non permette di fare alcuna selezione qualitativa, o lo permette molto a grandi linee: se in una lista ho 5 persone che non vorrei eleggere e 5 che stimo, con il porcellum sono costretto a scegliere anche quelle che ritengo inaffidabili, pur di far eleggere quelle da cui mi sento rappresentato. Invece il mattarellum, che è vero, permette una scelta molto più limitata quanto al numero di candidati, almeno permette di scegliere quello qualitativamente ritenuto migliore. O il meno peggio, se come si sostiene si finisce per votare solo tra i partiti che hanno possibilità di vincere. E vorrei vedere se venisse eletto qualcuno che non prende voti. E’ la democrazia.
Sig. Guido Ortona, da studioso e ricercatore dopo aver demolito anche il mattarelum, ci dica qual’è il sistema che esce meglio dalle sue analisi.
Io, da non esperto, prediligo il sistema francese: mette in stretto rapporto candidati ed elettori, salva il pluralismo al 1° turno, ma semplifica al 2°. La scelta dei candidati con le primarie è valida o presenta delle debolezze? E per impedire il controllo del voto ai boss cosa propone? Almeno la riduzione delle cabine a piccoli parasguardi potrebbe impedire il cambio delle schede o la foto col telefonino. Ma di questo non si parla assolutamente.
Grazie. Paolo Barbieri
In questo periodo storico, io sono assolutamente CONTRARIO ad una legge che permetta una maggiore democrazia in Italia. E’ vero che persone “normali” (cioe’ che abbiano un’intelligenza tale che permetta loro di essere almeno egoisti), se potessero decidere direttamente il parlamentare, sceglierebbero qualcuno che farebbe i loro (i.e. delle persone) interessi. E’ altresi vero che in questo momento storico, persone normali in Italia sono in netta minoranza: basta ricordare quanti votano berlusconi ed i suoi surrogati/derivati da quasi 20 anni a questa parte. Ricordiamoci che solo qualche anno fa quando e’ stata data ai siciliani la possibilita’ di scegliere tra cuffaro e la borsellino per governarli (i.e. combattere la mafia) hanno scelto con buona maggioranza cuffaro. Mi domando di quanti ordini di grandezza peggiore sarebbe un parlamento votato direttamente da questi individui, in questo momento storico, la maggioranza dei quali applaude e rivota con foga i personaggi sdoganati da berlusconi &Co.
Rispondo a Paolo Barbieri. Qualche anno fa una rivista scientifica inglese (il Journal of Elections, Public Opinion and Parties) ha intervistato 170 studiosi professionisti di scienza della politica, perlopiù americani o inglesi. Una grande maggioranza di essi (circa i 3/4) indica come sistema migliore un sistema proporzionale corretto (tipicamente con una soglia di sbarramento del 4-5%).
Rispondo anche a Marco N, con un esempio. Col sistema maggioritario lei dovrebbe scegliere fra, poniamo, Colaninno e Marcegaglia (brrr…). Col sistema proporzionale senza preferenze dovrebbe scegliere fra Colaninno più qualcun altro, Marcegaglia più qualcun altro, Bertinotti più qualcun altro, Di Pietro più qualcun altro, ecc. La sua scelta sarebbe più limitata nel secondo caso solo se questi “qualcun altro” le fossero molto antipatici. Ma in realtà l’elettore tipico di solito non sa chi sono i candidati minori, e vota seguendo le indicazioni dei partiti. Quindi questi “qualcun altro” sono poco importanti. E’ vero che fra di essi ci possono essere dei delinquenti, ma in tal caso lei avrebbe la possibilità di votare per un partito politicamente vicino e senza (o con meno) delinquenti; mentre se il delinquente è il candidato del suo schieramento nel sistema maggioritario (cosa più facile, perché c’è meno concorrenza) le uniche possibilità che le rimangono sono votare non per un partito vicino ma per l’avversario, oppure astenersi (cosa che può fare anche col sistema proporzionale). Non è un caso che l’astensione sia molto più alta nei sistemi maggioritari che in quelli proporzionali, il che è di per sè un danno per la democrazia. Ciò che lei in realtà suggerisce (e sono d’accordo con lei) è un sistema proporzionale con indicazione delle preferenze.
Mi pare che l’unico argomento sensato a favore del maggioritario sia quello suggerito da Simone: ridurre la democrazia. Secondo me coloro fra i politici che in buona fede vogliono il maggioritario lo vogliono appunto per ridurre la democrazia, nell’illusione che l’economia possa andare meglio se c’è meno democrazia. Non sono i primi: anche Mussolini la pensava così.
Ma la scelta dei candidati con le primarie di collegio dovrebbe eliminare il rischio di candidare delinquenti e eviterebbe il mercato delle preferenze che ha già, nel passato, imperversato sulle nostre elezioni, permettendo il controllo del voto da parte del boss di turno. E al primo turno l’elettore può cmq votare, se lo preferisce, per il candidato di un partito affine.
Paolo Barbieri
no alla legge porcata
no alla legge porcata sì alla democrazia
Invito a leggere quanto scrive oggi su “il Predellino” Giorgio Straguadagno, ultimo arrivato tra i “costituzionalisti di leva”, non foss’altro perché chiama in causa l’iniziativa di LeG, con quella competenza (come diceva Pietro Armani) di chi non conosce le cose di cui parla.
L’appello di LeG per cambiare la legge elettorale: un giusto impegno per un’alleanza della società civile, di singoli cittadini e movimenti organizzati; una giusta campagna di sensibilizzazione attraverso il web, gli organi di informazione, le piazze. Lotta dura contro quest’orrore governizio!
@guido ortona: personalmente sono per il maggioritario, meglio se a doppio torno. Il dato che lei ha segnalato – sul fatto che la gente non conosce i candidati dei partiti – io lo ritengo un vero problema per il nostro sistema. Su questo punto sono anche disposto a cedere sul punto dell’astensione o del voto annullato: meglio un voto non dato che un voto dato senza una pur minima cognizione, con il rischio di eleggere un ladro per far passare l’idea politica che a me piace (il dato di partenza, purtroppo, è che ogni partito ha le sue mele marce). Anzi, se il candidato dell’altro schieramento lo ritengo più affidabile, allora voterò lui. Occorre cioè che vi sia concorrenza nell’offerta elettorale,e tale concorrenza si stimola premiando chi è in grado di proporre le personalità più rappresentabili (ed in grado,potenzialmente,di essere più espressione del territorio che vota rispetto al concetto della lista: se debitamente corretto con il meccanismo delle primarie, infatti, il maggioritario può conseguire il risultato di non rendere necessaria la cooptazione da parte degli organi di partito, cosa ineliminabile nel sistema delle liste).
non voglio più votare con questa legge, che dire porcata è un complimento….. è lo strumento premeditato per la spoliazione della democrazia, che mette in mano il nostro paese ad un oligarchia……che vergogna per l’Itlaia!!!!una legge così esiste solo nei sistemi totalitari…
Perchè il risveglio delle opposizioni è di questi giorni ? Dopo il governo Prodi ( 22000 voti di differenza e premio di maggioranza del porcellum !! ) ed altri due anni di opposizione non abbiamo un progetto credilile da spendere ?
Tutto e il contrario di tutto da Veltroni D’Alema bersani ( non impicchiamoci su un sistema elettorale …complimenti alla chiarezza ) beh allora mi resta il dubbio che in fondo la legge vada bene così , come è stato nel 2006 !
Poi un rimprovero ai sommi costituzionalisti che propongono a giorni alterni sistemi diversi. Insomma un po’ di confusione !
«PRIMARIE TRAPPOLA»
Furono escogitate come rimedio demagogico che saziasse quella BRAMA repressa degli elettori da sempre tenuti fuori dal “GRAN BANCHETTO” delle candidature. Naturalmente è tutta una bagarre, tentiamo di carpire i processi elettorali degli Stati Uniti annusandone le “PRIMARIE”, ma senza coglierne costituzionalmente i meccanismi necessari per introdurre nel nostro sistema elettorale una procedura altamente selettiva dei rappresentanti da eleggere.
Le nostre “primarie” avvengono in un clima da “camera caritatis”, alla buona, nei gazebo, ogni “elettore” versa un obolo per ammortizzare i costi del Partito. Come, quanti, chi ha il diritto di accedere a questo tipo di selezione (dal quale dipenderà il corretto funzionamento dell’Istituzione parlamentare) resta un fatto immaginario e non c’è da escludere che un votante possa indifferentemente votare in 10 gazebo diversi: insomma, è un processo rozzo che manca delle certezze garantite dalla legge.
Dall’altro lato è un boomerang che colpisce proprio il funzionamento del Partito nei gangli più sensibili dell’apparato: l’attribuzione del potere. Un Segreteria esautorata nelle scelte fondamentali del potere è una segreteria formale, non ha più nulla da offrire a coloro che fanno vita politica nella visione di accreditarsi alle cariche parlamentari, là dove il potere legittima se stesso.
Intanto, questa smania democratizzatrice produce i suoi “sparigli” e lo scopone non è più quello scientifico ma un passatempo per dilettanti. La fucina del potere è il Partito, là l’ideale si sostanzia e vien sagomato secondo necessità e adattamenti machiavellicamente CENCELLATI.
L’Articolo 49 della Costituzione legittima la figura del PARTITO che acquista la sua autorevolezza proprio per essere “l’Università” della democrazia; ma nel momento che primarie “AD LIBITUM” inquinano la formazione delle liste dei candidabili, pretendendo di conferir loro una sacralità designatoria espressa ALLA RINFUSA, anche il Partito subisce la sua “DEMINUTIO CAPITIS” che può ben essere scambiata per l’arciconfraternita dei carmelitani scalzi.
Insomma, diciamocelo “APERTIS VERBIS”: queste “PRIMARIE”, così condotte, si son dimostrate un trappolone per quei puri – più puri dei puri – che auspicavano una candidatura elettorale dei migliori scelti dal “POPOLO SOVRANO”: una bagarre che ha consentito a più di un ambizioso d’inficiare le fatiche di un’intera segreteria partitica e, ai più facinorosi, di occupare la scena politica con esibizioni di sguaiatezze assolutamente sconosciute al cursus honorum di politici di acclarate virtù.
Si facciano pure le primarie, ma con serietà, regolarmente previste da una legge che ne codifichi l’uso.
Celestino Ferraro
porci sono tutti quelli che hanno approvata questa legge
Rispondo ancora a Marco N. Che il sistema maggioritario obblighi a presentare candidati… presentabili, è falso: dato che l’elettore può solo scegliere fra votare quello proposto dal partito maggiore del proprio schieramento, oppure danneggiare il proprio schieramento astenendosi o votando il candidato dell’altro schieramento, le direzioni dei partiti possono ricattare tranquillamente gli elettori, e il PD può chiedere per es. (come ha fatto) agli operai di votare Colaninno o De Benedetti. Quanto al fatto che il maggioritario, sia pure a doppio turno, lasci più scelta del proporzionale a liste bloccate, si può dimostrare che è falso in modo incontrovertibile. Col maggioritario le direzioni dei partiti impongono la loro scelta candidando chi vogliono nei collegi uninominali. Col proporzionale a liste bloccate impongono chi vogliono mediante la compilazione delle liste. Fin qui quindi siamo pari. Ma col proporzionale l’elettore può scegliere il partito, col maggioritario no. Se a me non piace (poniamo) il candidato del PD del mio collegio uninominale, posso solo “abbozzare” o sprecare il voto. Ma se non mi piace la lista PD nel proporzionale posso sprecare il voto, ma anche votare rifondazione, o verdi, o Di Pietro, senza sprecare il voto. Quindi ho più scelta.
Infine, un’ultima considerazione. Di questi tempi è di estrema importanza l’educazione dei giovani alla democrazia. Lei sarebbe disposto ad andare in una scuola superiore a spiegare che la democrazia è quel sistema in cui si può scegliere liberamente fra (per es.) Marcegaglia e Colaninno-ma nessun altro?