Fini-Berlusconi: fiducia condizionata

Fini non si dimette, e anzi rilancia, annunciando che i suoi nascituri gruppi parlamentari sosterranno il governo quando opererà nel solco del programma votato dagli elettori, ma lo contrasteranno se prenderà iniziative ingiuste o contrarie all’interesse generale. La guerra vera, dunque, comincia adesso, e c’è da aspettarsi che la pausa estiva servirà ad affilare le armi, con i finiani impegnati a studiare tattiche e strategie, e Berlusconi che si dedicherà alla caccia all’uomo nel tentativo di sottrarre truppe all’odiato avversario.

La prima disputa riguarda il diritto di Fini a restare presidente della Camera. E si spulciano i precedenti, per la verità assai scarsi. Chi fa il tifo per Fini tira in ballo il caso di Irene Pivetti, che rimase sullo scranno più alto di Montecitorio nonostante fosse stata espulsa dalla Lega per essersi dichiarata contraria alla secessione. Chi invece sta con Berlusconi, come Maurizio Lupi, cita le dimissioni di Pertini (che poi restò al suo posto dopo un nuovo voto di fiducia della Camera), o quelle di Saragat (che fu sostituito da Terracini) dalla presidenza dell’Assemblea costituente.

Sia il caso di Saragat che quello di Pertini sono però assai diversi dalla vicenda odierna. Furono sì motivati da ragioni politiche: Saragat lasciò dopo la scissione tra Psi e Psdi, Pertini dopo il fallimento della riunificazione di socialisti e socialdemocratici. Ma entrambi si dimisero di loro iniziativa e non perché qualcuno glielo avesse chiesto.

E qui sta il punto: la Costituzione non prevede la sfiducia al presidente della Camera. Regola la sua elezione, e basta. Inoltre, l’intera filosofia della Carta punta a salvaguardare l’autonomia del parlamentare, e a maggior ragione quella del presidente dell’Assemblea, rispetto ai possibili diktat dei capi partito. Questo è il senso del famoso articolo 67: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.

L’imbarbarimento politico dei nostri tempi ha seppellito questa civilissima norma sotto una montagna di retorica demagogica ed ingannatrice: “io ti ho eletto e io ti destituisco”, “hai tradito il mandato degli elettori”, e via delirando. Chi elegge qualcuno, elegge anche la sua libertà di pensiero, e il voto degli elettori non è uguale alla firma di un capitolato d’appalto, dove si specificano quanti mattoni e quali piastrelle, l’altezza dei soffitti e le dimensioni dei bagni. Il voto è una delega ad agire lungo alcune linee guida ma anche a reagire alle novità e alle emergenze che si potranno verificare nel corso del mandato. Alla fine del quale, poi, l’elettore giudicherà.

Fini, dunque è nel suo pieno diritto quando rifiuta di lasciare la Presidenza della Camera. Mentre non ha scuse la pretesa indecente di imporgli le dimissioni.

L’esempio di Irene Pivetti è più calzante, ma va detto che l’allora giovanissima presidente durò poco, perché Bossi ruppe con Berlusconi e si andò alle elezioni. E questo ci porta allo scenario più inquietante. Ricorda Gianfranco Pasquino intervistato da “La discussione”: “Mi auguro che non si ripeta un caso Staglieno. Nel 1995 i senatori della Lega erano soliti salutare il vicepresidente, ex leghista, Marcello Staglieno, passato al gruppo misto, con lunghi applausi ironici e manifestazioni plateali di dissenso…Se il Pdl scegliesse di adottare lo stesso atteggiamento nei confronti di Fini getterebbe discredito non solo sulla figura del presidente della Camera, terza carica dello stato, ma sulla istituzione stessa. Una nuova gazzarra sarebbe inaccettabile”.

La gazzarra però è proprio ciò che si profila all’orizzonte se Berlusconi volesse dar seguito alle peggiori minacce, come quella di disertare le conferenze dei capigruppo così da paralizzare i lavori parlamentari. Ma bisognerà vedere che cosa ne dirà Bossi, visto che un simile comportamento finirebbe per affondare il federalismo insieme a tutto il resto.

Di certo la guerra dei nervi finirà per logorare tutti, Fini compreso. Per ora il presidente della Camera cerca di mantenere un aplomb istituzionale: infatti ha risposto al Cavaliere con una dichiarazione letta di fronte ad una selva di microfoni e telecamere, ma si è sottratto ad ogni domanda. Bisogna vedere se, alla lunga, riuscirà a reggere l’urto della potenza mediatica berlusconiana. E’ impossibile, al momento, prevedere come finirà. L’unica cosa che ci si deve augurare è che non si consumi l’ennesimo strappo alla Costituzione: la Presidenza della Camera non è merce di scambio e non è roba per maggiordomi.

25 commenti

  • Pingback: Buone vacanze | Libertà e Giustizia

  • APOSTASIA & TRADIMENTO
    Un Fini tracotante, tronfio, che parla, parla, parla (e mastica chewing-gum) credendo di esorcizzare la realtà tradita dalla sua megalomania, assecondato da quaquaraquà e ominicchi sempre pronti alle pugnette (piccole battaglie) giornaliere, come un toro, a testa bassa, carica Berlusconi che intrepido lo matterà con una veronica da grande Manolete.
    Uno spettacolo al quale “il popolo sovrano” assiste muto, attonito, percosso dalla notizia che il cofondatore del Partito della Libertà altri non era se non la “V. colonna” del nemico infiltratosi subdolamente al fianco di Berlusconi per pugnalarlo, come Bruto, al momento giusto (Bruto pugnalò non Cesare ma il suo benefattore).
    Sembra il copione di un film di Alfred Hitchcock, la suspense dispensata a piene mani e i colpi di scena al cardiopalma.

    Non si contesta al Fini di esibirsi nelle sue acrobazie trapeziste (trapezi ideali a prestito dell’esibizionismo), è l’impudenza di ostentarsi in conferenze stampa dove pretende di confutare la sua doppiezza addebitandola “ALL’ILLIBERALE CONSIGLIERE DELEGATO”, presidente del Consiglio dei ministri, eletto e confermato anche dalla sua reiterata e ribadita “correità” da quel lontano 1994.
    Una volée acrobatica degna del miglior tennista.

    Pulvis et umbra sumus, pulvis nihil est nisi fumus; / sed nihil est fumus: nos nihil ergo sumus «noi siamo polvere e ombra, la polvere non è che fumo; ma il fumo non è nulla, quindi noi non siamo nulla».

    Chissà se il nostro ex presidente della Camera (ex perché è in abbrivio residuo), nel suo “Gnoti seautòn” (se lo conosce), abbia mai riflettuto sulla caducità delle cose: non credo! Non si sarebbe avvoltolato in tanta spocchia se avesse letto Cicerone, le “Tusculanae disputationes”, e le satire di Varrone.

    Crolla così quel castello di sabbia asciutta di cui Scalfari raccontò qualche mese fa e che Berlusconi, incredulo, ha voluto ignorare “finando” nel suo mastice carismatico.
    Riferiva bene Eugenio Scalfari e Giorgio Amendola gli fu sagace consigliere.
    Celestino Ferraro

  • “la grande truffa”
    Ragionando in una prospettiva storica che si potrà mai dire del primo decennio del 2000, rileggendo le vicende della politica italiana ?
    Allo scadere del 31.12.2010 il decennio si concluderà – politicamente forse si è già concluso – dopo essere stato governato per l’80 % del tempo da Berlusconi e dai suoi alleati.
    Un decennio intero, caratterizzato da maggioranze politiche mai viste prima, e quindi dalla prima vera possibilità di cambiare le cose, di riformare effettivamente un sistema ingessato ed inefficiente, completamente buttato via e dilapidato nell’incapacità di fare politica, dall’assoluta mancanza di progetti, dall’incompetenza assoluta, e soprattutto dall’aver portato al potere un enorme gruppo di inetti e corrotti.
    Solo due le vere linee guida : una assolutamente concreta e perseguita : salvare Cesare dalle tante malefatte precedenti, – del resto unico vero scopo della “discesa in politica” di Cesare come spiegò tante volte il Fidel – l’altra , solo di schermo, basata sulla “grande e stordita balla inventata da Bossi” della necessità di una riforma federalista dello stato, senza alcun riferimento culturale, politico, geografico, storico, minimamente accettabile.
    Bossi, uno che non avendo un lavoro, si è inventato un incredibile progetto politico, che gli ha permesso di sopravvivere ed arricchire sulla credulità di una imprevedibile massa di acquiescenti imbecilli.
    La maggioranza silenziosa di italiani smemorati disinformati, evasori, mafiosi, protagonisti infiniti del “chiagni e fotti” nazionale, non si è ancora rivoltata, nemmeno sfiorata dal sospetto che un così gran numero di personaggi equivoci abbia gravitato e graviti intorno al Cavaliere, che nulla di concreto sia stato fatto, che le balle e le promesse siano sempre le stesse : abbasserò le tasse…non posso governare…i comunisti mangiano i bambini…. i magistrati di sinistra…..sommersi da una valanga di sciocchezze per anni, con tanti rispettabili pensatori a sostenere, giustificare, spiegare…che disgusto.
    Di volta in volta al potenziale nocciolo duro dei Berluscones, statisticamente consistente se si considera la stabile stima di un 20/25 % di evasori fiscali, si sono associati tutti coloro che pensavano di poter ottenere vantaggi da un alleanza scellerata : le anime belle della Lega dura e pura ( eppure Bossi nella seconda parte degli anni 90 qualcosa sembrava aver capito di Cesare…), gli onesti (ex) fascisti di Fini, opportunamente sdoganati, i cattolici imbiancati di Casini e Cuffaro, i disinteressati ciellini di Formigoni : i migliori sono forse quelli che si sono venduti volentieri vista la grande generosità, la vera grande caratteristica di Berlusconi, : in realtà un gran numero di assolute nullità, incompetenti e riciclati vari che non vanno citati ma nemmeno dimenticati.
    Se dopo un decennio buttato , davvero stesse esaurendosi questa lunga “ricreazione” , che cosa ci riserverà il futuro ? dove si rifugerà la squallida ignorante maggioranza silenziosa di questo paese che sceglie inevitabilmente il peggio? E poi rinnega e dimentica velocemente le sue scelte : una capacità di perdonarsi e autoassolversi così cattolica e papalina da essere veramente l’anima profonda dello spirito nazionale : nel 1945 non vi era più un fascista, dopo che tutti lo erano stati; nel 94 erano spariti tutti i democristiani dopo cinquant’anni di governo ininterrotto, diffuso e capillare; forse, con un po’ di fortuna nel 2011 non si troverà più nessuno che ricordi di esser stato berlusconiano ?
    Oggi i giornali titolano, citando Fini, “Berlusconi illiberale” ! Ma che bella scimmietta è stata il buon Fini negli ultimi quindici anni : non vedo- non sento – non parlo….e se possibile nemmeno penso; e con lui la stragrande maggioranza degli italiani.
    Non va nemmeno dimenticato che se ad una nullità è stato permesso di far tutto questo, di ottenere questo successo, ovviamente l’opposizione non doveva essere dotato di materiale umano sostanzialmente migliore, anche se va considerato che chi tenta di rivolgersi al cervello degli italiani invece che alla loro pancia, di fatto parte con un handicap politico sostanzialmente irrecuperabile.

  • Se si pensa, caro Grezio, che parliamo di quasi un ventennio contraddistinto e dominato da Berlusconi e Bossi, vengono i brividi. Quasi vent’anni in cui l’Italia è regredita sotto tutti i punti di vista: culturale, sociale, istituzionale. Un tempo l’Italia era un paese di cafoni, nel senso più nobile del termine, di poveri contadini, oggi è un paese di cafoni tout court. E l’exit strategy non è alle viste. Se si tornasse alle urne con questa legge elettorale e con questa opposizione fragile e disgregata, c’è il rischio tutt’altro che remoto che B. vinca di nuovo. Gli italiani non sono nemmeno in grado di distinguere tra la destra istituzionale e repubblicana di Fini e quella populista e avventurista di Berlusconi e Bossi, al primo preferiranno sempre di gran lunga i secondi. L’unica speranza è tentare di cambiare perlomeno la legge elettorale, cancellare il porcellum e tornare al mattarellum.

  • CONFESSIONES (dell’ultima ora)
    Siamo al forse, cioè siamo a quella fase clou dello scontro fra Fini Gianfranco e Berlusconi Silvio che da mesi turba la maggioranza degli italiani.
    Lo scilinguagnolo dell’uomo che insidia Berlusconi è fluido – da azzeccagarbugli avrebbe avuto una splendida carriera – mischia sacro e profano con grande abilità e la platea non se ne avvede. Confonde le carte in tavola e da abile croupier bara.
    Mentre esalta la Patria, “casa dei padri”, contesta il Leghismo che della Patria ha un’idea eterodossa; e mentre è la Patria che affascina l’uditorio, lusinga il cuore di quegli extracomunitari nati in Italia che della patria italiana farebbero volentieri un grande falò.
    Una mescolanza di sentimenti antitetici che lo stesso Nicolas Sarkozy, presidente della Repubblica Francese, si accinge a riformare revocando la cittadinanza a quei giovani francesizzati suggestionati dall’ideologia islamica.
    Il nostro Fini, con il suo linguaggio biforcuto e raffinato, riconosce la leadership del Cavaliere (applausi della platea), e lo malmena soltanto nel momento che, trattando di economia e di disoccupazione giovanile, accusa la globalizzazione capitalistica di disordinato egoismo (marxismo di risulta).
    In un pot-pourrì di belle parole, di frasi alate che suggestionano il popolino, le spara tutte, raccoglie gli applausi e nessuno s’avvede d’avere a che fare con un trasformista che per decenni ha mentito agli elettori prima di gettare alle ortiche l’orbace che indossava.
    Non sarà facile per Berlusconi liberarsi di questa sanguetta parassita dell’ideale, l’individuo è dotato di fascinose capacità, non sarà mai un generoso da cui aspettarsi un gesto altruistico, l’interesse personale governa la sua famelica ambizione: solo un colpo di DDT (elezioni anticipate) potrà annichilire la mignatta.
    Celestino Ferraro

  • Mi chiedo se lasciare la porta di casa aperta a chiunque voglia entrare sia segno di spirito democratico o misericordia !
    Trovo commenti e presenza , tra questi interventi , davvero fuori luogo , impropri …
    Gustavo Zagrebelsky, un maestro, un NOSTRO MAESTRO, ci ha insegnato che la CULTURA E’ CIO’ CHE TIENE ASSIEME UNA COMUNITA’.
    La comunità di Libertà e Giustizia è assieme da quasi 8 anni ed ha come stelle polari dei principi ( non valori, ma principi) netti ,mai compromessi ,mai contrattati o svenduti !
    La nostra storia, le nostre battaglie , le nostre presenze ne sono testimonianza.
    Per questo mi ripugnano commenti e sermoni , legittimi quanto si vuole, ma distanti e soprattutto giustificativi di una cultura che abbiamo e continueremo a combattere , civilmente e democraticamente , da sempre.
    Scusatemi ma ” tremenda pena è il sapere se non giova a chi sa”.

  • Ci siamo, l’élite si distingue per cultura (non è razzismo): gli altri? Non rompessero!
    Sofocle fa dire a Tiresia quell’atroce verità: Edipo vuol sapere …
    Non tutte le verità sono per tutte le orecchie.
    Celestino Ferraro

  • Gentile Signor Ferraro , vediamo un pò se troviamo una partenza condivisa, valida per tutte le orecchie e per tutti i democratici !
    Quali sono per Lei, le “…leggi del Cielo non scritte,che non da oggi o da ieri,ma da sempre,sugli uomini si ergono inviolabili” ?

  • Signor Bruni, non tratterei l’argomento con 100. 000 parole, figuriamoci con “due”. In sintesi estrema, per darle soddisfazione (ne avrebbe diritto), nemmeno la vita è un diritto inviolabile. Da sempre, nonostante il Cielo, gli uomini tentano di scannarsi: qualche volta ci riescono. Il primo a violare questo diritto fu Caino: per chi ci crede.

  • Gentile Signor Ferraro, la mia soddisfazione è quella di ragionare e confrontarmi – almeno in questi forum e dibattiti- con l’affine sentire civile, politico e culturale .
    Su questo piano , almeno , non ho alcuna affinità con lei : si tenga la sua “soddisfazione” arrogante al limite della maleducazione , molto ferrariana naturalmente , ed i suoi condizionali tracotanti e razzisti.
    Ma nonostante tutto continuerò a leggerla quando discernerà di poesia, letteratura ed arte :
    non di cultura ed attualità politica . Le nostre stelle polari in questo campo abitano emisferi opposti , ad ognuno il suo , con rispetto sincero.

  • alessandro bruni scrive:
    1 agosto 2010 alle 23:16
    Gentile Signor Ferraro …
    … opposti , ad ognuno il suo , con rispetto

    “Oh, signore, lei sa bene che la vita è piena d’infinite assurdità, le quali sfacciatamente non han neppure bisogno di parer verosimili; perché sono vere” (Pirandello).
    Mi permetto d’esserle ancora al confronto, colendissimo signor mio (solo alle 10,30 del 2/8 leggo il suo pistolotto), abusando della mia audacia che non è al limite della maleducazione, ma soltanto un liberale modo di vedere le stesse cose che a lei appaiono sublimi e a me un po’ meno.

    Siamo due liberi pensatori (due!) e ognuno esprime ciò che la propria intelligenza e la propria cultura (non solo quella dei libri), la propria coscienza ritengono che possa essere visto, sentito, confutato.
    Non se ne faccia un cruccio, non siamo, né io né lei, portatori di tede luminose.
    E’ una bella giornata, se la goda.

  • Faccio fatica a capire (ma può essere un mio limite) come si possa difendere Berlusconi che ha trattato Gianfranco Fini come l’ultimo dei suoi dipendenti. Scocciato o, per dir meglio, imbufalito contro questo “fiero Sicambro” che non vuole piegare la testa, il presidente del Consiglio così ha apostrofato colui che è pur sempre la terza carica dello Stato: “Perché non condividi il mio odio contro la magistratura? Perché non mi dai una mano per sfuggire al giudizio dei tribunali? Perché non approvi la mia politica e quella di Bossi contro gli immigrati e in favore del federalismo? Perché non apprezzi le panzane che sono costretto a dire ogni giorno per il bene del popolo? Perché ritieni insopportabili i miei atteggiamenti da presidente-canterino-allenatore-barzellettiere-giovialone-sciupafemmine che tanto piacciono alla gggente? Ebbene, “pauvre minus” (licenza del presidente-sorbonnard”), ebbene insopportabile Allobrogo come ti ho assunto così ti sbatto fuori come un ingrato e un traditore. Imparerai così a tue spese che non la si fa al “miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni”. Pare inverosimile che dopo questa rovente filippica nessuno dell’entourage berlusconiano sia caduto stecchito, sopraffatto da irrefrenabile ridarella.(Gino Spadon)

  • Certamente la faccenda immobiliare monegasca avrà una sua ragione testamentaria e la dirittura morale dell’erede implicato risulterà ineccepibile: ma non è faccenda da poco.
    Se dovesse risultare equivoco (arzigogolato) qualche passo della vicenda, non credo che le conseguenze non sarebbero catastrofiche per l’interessato. Voglio solo far rilevare che giudizi non se ne possono avventare senza l’intervento di un giudice: cosa legittima e democratica. Perciò, bando alle chiacchiere, e trionfi la verità. Possibilmente al più presto.

  • se questa che riporto integralmente, la leggessero i vari tg , forse forse gli italiani avveritrebbero qualcosa ( ma non è detto) , che li farebbe svegliare da un po’ di miracoli e sicurezze dei venditori di tegami e di chi voleva farci le riforme condivise?

    notare che sb ha avuto la capacità di far scalpitare anche quelli che più lo hanno avvallato nel corso del tempo, quali casini-sti. e fini-sti , è facile , ma addirittura rendere ribelli pure le logge , e che diamine!, proprio cose da incredibili ( o da pazzi, fate vobis)…

    fonte:
    http://www.grandeoriente-democratico.com/lettera_aperta_n1_al_Fratello_Silvio_Berlusconi_del_26_luglio_2010.html
    —–

    Lettera Aperta n.1 al Fratello Silvio Berlusconi del 26 luglio 2010
    (Ed Esortazioni a Bersani, D’Alema, Veltroni, Di Pietro, Casini, Rutelli)
    di Gioele Magaldi

    Caro Fratello Silvio,

    mettiamola in questi termini: con questa Lettera Aperta n.1 (ne seguiranno altre, perche la “posta in gioco” è piuttosto complessa e importante) cercherò di aiutare Te a recuperare memoria e consapevolezza degne di un’aspirante statista (sono quasi 20 anni che “aspiri”…) e tenterò di ispirare nei (talora distratti e negligenti) media nazionali qualche nozione più precisa sul tuo percorso esistenziale e politico.
    Un’opera utile, spero, a beneficio di storici e cronisti; valida sia per l’”illuminazione” dei contemporanei che per le ricerche/analisi dei posteri, che altrimenti sarebbero irrimediabilmente falsate e mistificate ad Arte.

    Non starò a ricordarTi che l’iniziazione massonica – quale tu avesti il privilegio di ottenere direttamente dal Gran Maestro “Emerito” Giordano Gamberini alla fine degli anni settanta, a Roma, alla presenza del Fratello Licio Gelli e di diversi tuoi amici già Fratelli Piduisti – è indelebile, una volta conferita.
    Indelebile come ogni ordinazione sacerdotale e misterica.
    Non starò a ricordartelo perché tu lo sai bene e lo hai sempre saputo, a partire dalle illuminanti parole usate, durante il rito iniziatico da Lui officiato, da Gamberini in persona.
    A partire dai “ripassi” in materia che ebbe a regalarti generosamente il Gran Maestro Armando Corona (1982-1990), durante tutti gli amabili incontri e colloqui che avesti con lui nel corso di molti anni, alla presenza di altri “estimatori” della Via Iniziatica Massonica, come il Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga e i tuoi amici Flavio Carboni e Giuseppe Pisanu, per tacere di tanti altri…

    Soprattutto, a partire dalle relazioni ancora più significative con certi ambienti del milieu massonico internazionale, maturate dal 1992-93 in poi e di anno in anno sempre più rafforzatesi e perfezionatesi.
    Per non parlare delle tue letture e dei tuoi “studi”, sapientemente dissimulati, su tanti aspetti dell’Esoterismo in generale e della Massoneria in particolare. Su questo punto, bisogna dare atto al Presidente Cossiga che egli ha sempre saputo aiutarti e sostenerti nella tua opera dissimulatrice…

    In molte famose interviste (su quotidiani o libri), il Presidente Emerito della Repubblica ha sempre minimizzato la tua esperienza libero-muratoria, esprimendosi pressappoco così: “Ma Berlusconi bada al potere e ai soldi…che volete che gliene importa di riti esoterici, dei miti antico-egizi di Iside e Osiride…”.
    Eh, no Presidente Cossiga! Al Fratello Silvio importa parecchio dei “riti, dei miti, della magia e delle sette esoteriche”, per non parlare delle componenti “filo-egizie ed ermetiche” della sua Weltanschauung.
    Ma su questo ritornerò fra breve.
    Caro Fratello Silvio, i miei complimenti per la tua straordinaria capacità da vero “Mago Ermetico” (quasi un novello Prospero shakeasperiano…)…
    Il “Velo di Maya” con cui- da anni- hai saputo occultare tanti aspetti della tua personalità è davvero molto ben tessuto; con una “trama“ spessa e resistente…
    Ci sono cascati in tanti, soprattutto i più sprovveduti antagonisti del centro-sinistra (politici, opinionisti, editorialisti, giornalisti, vignettisti, autori di satira, etc.), ma anche diversi personaggi “ritenuti indegni di superiori rivelazioni”, all’interno della tua variopinta Corte di satrapi, maggiordomi, camerieri, nani e ballerine… Tutti però-anche se non messi a parte dei segreti della schiera più intima di adepti-innalzati a ruoli istituzionali, in virtù delle tue ben coltivate “doti taumaturgiche”, in grado di innalzare “i poveri di spirito” e di trasformare “la feccia e il piombo in oro”.
    Però, adesso che si avvicina il redde rationem con la Storia e con l’Ultima Grande Iniziazione (quella che passa per gli Inferi e per mondi ultra-terreni), mi permetterai di rendere giustizia a taluni tratti alti e nobili del Tuo percorso umano ed esistenziale, liberandoti una volta per tutte da quella sapiente “maschera dissimulatrice”,che pure ti è stata tanto utile nel consolidamento del tuo Potere terreno.
    Insomma caro Fratello Silvio, gliele vogliamo svelare o no un po’ di cosucce sul “Berlusconi Occulto” a tutti quei politici, servitori dello Stato, faccendieri e giornalisti che, da qualche tempo, consultano quotidianamente (e persino di ora in ora) il sito http://www.grandeoriente-democratico.com , in attesa (o nell’aspettativa terrorizzata…) di rivelazioni gustose sul back-office del Potere italiota?
    Certo, alcuni politici e uomini di Stato italiani (di destra e di sinistra) plaudono all’ “Operazione Democrazia, Verità e Trasparenza” del mio Gruppo (Grande Oriente Democratico) e i più liberi e indipendenti tra i giornalisti non si sono risparmiati nel raccogliere puntualmente le notizie e le analisi che da Parte Nostra venivano offerte all’opinione pubblica.
    Ma da parte della maggioranza degli operatori mediatici, regna ancora, nei riguardi della nostra Operazione, un “silenzio assordante”…
    Come mai, persino dopo l’intervista concessa dal sottoscritto al prestigioso settimanale “VANITY FAIR” (per leggerla sul nostro Sito, clicca su: 21 luglio 2010. Intervista del settimanale “VANITY FAIR” a Gioele Magaldi, by Francesco Esposito ) o dopo l’intervista concessa al seguitissimo programma “LA ZANZARA” di Giuseppe Cruciani su Radio 24 (per sentire l’audio dell’intervista su nostro Sito, clicca su 22 luglio 2010. INTERVISTA AUDIO di Gioele Magaldi su RADIO 24 (Radio del SOLE 24 ORE), nessuna agenzia di stampa ha ripreso i contenuti più che meritevoli di approfondimento, trattati in quelle sedi?
    Nessuna agenzia di stampa ufficiale e nessun quotidiano, almeno finora.
    Solo la preziosissima e insostituibile (se non ci fosse, bisognerebbe inventarla: lode al genio di Roberto D’Agostino) DAGOSPIA ha ripreso l’intervista su VANITY FAIR.
    E l’ANSA o l’ADN-KRONOS? Sempre così sollecite nel “notiziare” persino gli starnuti del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi o qualunque inezia sul conto di Silvio Berlusconi, come mai stavolta non hanno “lanciato” nemmeno una riga di commento?
    E’ così aggravato lo stato censorio o auto-censorio del giornalismo italiano?
    In questi giorni, fiumi di parole inutili, ridondanti e inconcludenti (sui TG come sulla carta stampata) su comparse, comparsine, aneddoti e cronache tautologiche sui presunti misteri della P3, e quando forse Vi si offre l’occasione di fare “vera luce” e “vera informazione” su quanto è accaduto e sta accadendo a monte di questa ormai famigerata inchiesta, tutti “sordi, ciechi e muti” come le tre scimmiette della tradizione?
    No, Caro Fratello Silvio, mi concederai che così proprio non va…
    Cerchiamo perciò di squarciare il “Velo di Maya” e di offrire al torpore degli organi di informazione di massa italioti qualche occasione di risveglio dalle mollezze estive (anche all’epoca di Tangentopoli, la “macchina informativa” fu lentissima a mettersi in marcia a pieno ritmo… e lo fece solo quando direttori, redattori, inviati e cronisti si resero conto che i loro Padrini della Prima Repubblica erano ormai prossimi al crollo definitivo… Che bell’esempio di giornalismo libero, coraggioso e indipendente…!!!).
    Allora, come promesso, regaliamo qualche “chicca” sul “Berlusconi Occulto”.
    Vedrai, Fratello Silvio, che alla fine ci sarai grato per averti “riabilitato” rispetto all’immagine “macchiettistica” che viene offerta di te da certa stampa “filo-kommunista”.
    Questa immagine da “pragmatico uomo di potere, super-piazzista fortunato, gaffeur un po’ grossier, uomo ignorante e un tantino volgare, benché vincente ed efficace, è stata una MASCHERA eccellente con cui dissimulare la tua autentica cifra come Uomo, come Iniziato, come Massone.
    Una Maschera che ti è servita fino ad oggi, ma che sarebbe un peccato rimanesse intatta per coloro che dovranno in futuro raccontare la non comune storia della tua vita.
    La Storia di un Grande Manipolatore di energie materiali, ma soprattutto spirituali, almeno secondo ciò di cui tu stesso sei convinto e di cui sono convinti gli adepti più intimi del tuo entourage…
    Perciò, prima di dedicarci alla parte “ammonitoria” e “diffidante” di questa Lettera Aperta, consentimi di offrire al pubblico qualche onesta visione del Silvio Segreto…

    Fanno persino sorridere le modalità approssimative e incerte con le quali alcuni giornalisti e/o studiosi hanno infine messo in luce la natura “iniziatica” e “massonica” del complesso di Villa Certosa in Sardegna (Residenza da Te personalmente curata, nella realizzazione, sin nei minimi dettagli) o del Tuo Mausoleo funebre ad Arcore, all’interno di Villa San Martino. Persino l’autorevole Prof. Marcello Fagiolo – che meglio di altri ha spiegato la natura esoterico-massonica del Mausoleo funebre voluto per sé e i suoi più fidi adepti dal Fratello Silvio Berlusconi – non ha dato una lettura ermeneutica esaustiva e completa di questo e di altri complessi architettonici fatti realizzare con convinto piglio da Libero Muratore dall’attuale Presidente del Consiglio italiano. Di una esplicazione compiuta e filologicamente rigorosa delle realizzazioni paesaggistico-architettoniche di significato massonico-iniziatico del Fratello Silvio, ci occuperemo ben presto Noi di Grande Oriente Democratico. Per rendere effettivo omaggio al genio latomistico di questo Fratello, se non altro.
    Caro Fratello Silvio, vogliamo “rivelare” alla pubblica opinione i tuoi robusti interessi in fatto di Astrologia? Vogliamo dire che non soltanto hai sempre avuto attorno a te (sedicenti) esperti di questa antica Scienza Iniziatica – consultati ad ogni piè sospinto – ma tu stesso ne sei un appassionato cultore? E diciamolo, via! Mica ti vorrai portare tutti questi segreti nel Mausoleo Massonico…
    Vogliamo rivelare che la tua idea di come usare il “mondo delle immagini” (Maya=Magia) per formare, guidare, trasformare, manipolare pulsioni, sentimenti, convinzioni delle masse di “spettatori”, lungi dall’essere una casuale idea di un pragmatico imprenditore si fonda su ben radicate convinzioni di manipolazione spirituale delle energie “lunari” del “popolo”. Magari, in seguito, faremo il nome di qualcuno dei fraterni consulenti che, nel tempo, ti hanno aiutato a diventare forse il più significativo “Grande Fratello” (in senso orwelliano-massonico) nel mondo dei Media… E citeremo le letture e gli studi cui Tu e qualche tuo Fraterno Amico e Adepto vi siete ispirati e continuate ad ispirarvi…
    Anticipiamo, una volta per tutte, Caro Fratello Silvio, che la natura reale della tua strategie e delle tue tattiche verso la Presa, la Ri-Presa e la Conservazione del Potere imprenditoriale, mediatico e politico in Italia (dagli anni settanta e fino ad oggi) è stata scandita da rapporti e relazioni con precisi personaggi, cenacoli e logge dell’establishment massonico mondiale. Non sempre ciò è avvenuto come mi sembra sarebbe dovuto avvenire in una Democrazia liberale occidentale e certo non con quella “trasparenza e pubblicità” che si addice ad un aspirante uomo di governo e statista. Qualora si rendesse necessario, su questa vicenda il Gruppo di “Grande Oriente Democratico” si riserva di fare ampia e graduale luce, a beneficio dei cittadini italiani e dell’opinione pubblica europea e mondiale.

    Dopo aver cominciato a ristabilire la Tua autentica “cifra” di “Grande Fratello” con un invidiabile percorso spirituale e filosofico di schietta natura iniziatica e massonica (altro che “ragazzo coccodè”, come ingenuamente ebbe a chiamarti Eugenio Scalfari e come talora sei riuscito a dissimularti volontariamente, assumendo i connotati innocui e bonari del “barzellettiere brianzolo”) e dopo averTi restituito alla natura più autentica della Tua straordinaria esperienza esistenziale, non mi negherai certo il (Fraterno) Diritto di rivolgerti-anche a nome del Gruppo “Grande Oriente Democratico” che indegnamente mi pregio di servire- alcune precise “DIFFIDE” e “AMMONIZIONI”.

    Intanto, come ben sai (o ti hanno tenuto all’oscuro?), proprio a partire d’oltre Atlantico, dalla Prima Repubblica Democratico-Massonica al mondo, è in atto un ambizioso progetto di rigenerazione e rivoluzione delle dinamiche (invero poco commendevoli) politiche e culturali dominanti nell’era del Figlio del Fratello Bush Senior (2000-2008). Basta con certi intrallazzi profittevoli ma vergognosi e basta con il supporto a regimi politici occidentali che tendano a trasformarsi in “Democrature” stile repubblica delle banane…
    Difficilmente potrai apostrofare il sottoscritto Fratello Gioele Magaldi come un tuo “critico-oppositore” di ascendenza/derivazione “comunista”. A differenza di tanti neofiti democratici dell’odierna sinistra italiana (post-comunisti a tutti gli effetti), chi Ti scrive, pur avendo all’epoca un Padre iscritto al PCI (ora approdato a posizioni ben più liberali), sin dai suoi 14 anni e per tutti gli anni di frequentazione al Liceo Tasso di Roma (anni ’80) se davanti alla scuola vedeva i comunisti della FGCI, gli autonomi di Autonomia Operaia e i fascistelli del Fronte della Gioventù solidarizzare insieme indossando la kefiah e berciando contro Israele, volentieri li prendeva tutti a calci nel c… Questo perché il sottoscritto era allora, è adesso e morirà quando sarà l’ora come un convinto socialista liberale e libertario, un democratico, insofferente di tutti i dispotismi e tutti gli autoritarismi, sia quelli di marca fascista che quelli di ispirazione stalinista. Chi Ti scrive questa Lettera Aperta era ed è filo-israeliano senza essere ebreo (il nome “Gioele” sta a testimoniare l’amore disinteressato per la cultura ebraica dei miei genitori, il cognome “Magaldi” ha antiche origini fiorentine, essendo proprio di una famiglia patrizia toscana di Priori del Comune di Firenze e Costruttori di chiese cattoliche, peraltro imparentata con Dante Alighieri, la cui nipote sposò appunto un Magaldi). Chi Ti scrive è “cattolico” senza essere clericale, baciapile e senza puzzare di sacrestia o piegarsi davanti alle ingerenze illiberali e confessionali della Curia e della CEI. Chi ti scrive è filo-amerikano (con il “K”) senza essere indulgente con quei politici o Fratelli statunitensi che hanno tradito gli ideali dei Fratelli Massoni Padri Costituenti diverse volte nel corso del XX e agli inizi del XXI secolo… Come nel caso dei supporti alle dittature di Pinochet o Videla o alle diverse porcherie sciamannate combinate dal Tuo amico George Bush Junior… Chi Ti scrive è filo-israeliano, senza rinunciare all’idea che, quando la Palestina non sarà più governata dai terroristi di Hamas, sarà auspicabile procedere alla creazione di uno stato palestinese democratico e laico che possa essere indipendente da Israele, mantenendo con esso buone relazioni economiche, diplomatiche e politiche; nella convinzione, anzi, che Turchia (magari non più governata-male-dal Tuo amico Erdogan), Israele e Palestina possano un giorno far parte ufficialmente dell’Unione Europea. Chi Ti scrive, in conclusione, è un Tuo Fratello Massone che non potrai liquidare facilmente come un contestatore prevenuto, animato da odio irragionevole e incapacità di comprendere le tante e belle realizzazioni (ma quali?) che avresti (ma quando e dove?) compiuto da quando sei in Politica (troppi anni, scarsi risultati: gli italiani stanno meglio o peggio di prima, da quando tu sei sceso in campo prima con Forza Italia e poi col PDL? La risposta sincera a questa domanda la conosci benissimo… e al Tuo Fratello Gioele puoi dare solo risposte sincere… ne va del tuo ONORE di INIZIATO…). Fai inoltre sapere al tuo fido collaboratore ALFAN0 di smetterla di raccontare la “frottola” che Tu saresti l’unico politico che non si è arricchito con la politica. Vogliamo fare un Seminario dove spiegare qual’era la situazione economico-finanziaria e debitoria della Fininvest nei primi anni ’90 e come è adesso? Tu, Caro Fratello Silvio, sai benissimo che la tua “discesa in politica” è stato anche un grande affare economico (per TE e NON PER GLI ITALIANI, purtroppo): spiegalo tu al giovanotto che hai reso Ministro della Giustizia, altrimenti glielo spieghiamo Noi pubblicamente e a suon di numeri, fatti e circostanze…
    Alla luce di tutto quanto precede, poiché ho saputo che vorresti trascorrere il periodo di agosto in qualche Castello con altri “Cavalieri”, a discutere “fraternamente” di come ri-organizzare il PDL e rilanciare l’azione di governo, non voglio farTi mancare anche il mio CONSIGLIO FRATERNO, in forma di virili diffide e ammonimenti. Ti DIFFIDO dal reiterare, con la nuova stagione, tentativi di approvazione e/o promulgazione di liberticidi e anti-costituzionali atti legislativi. Atti concepiti a personale uso e consumo Tuo e dei Tuoi Cortigiani, atti IPOCRITAMENTE presentati come tutori della libertà dei cittadini, in realtà inconcepibili e impresentabili in qualunque Democrazia dell’Occidente liberale. Mi riferisco ad atti legislativi come il Lodo Alfano, il cosiddetto DDL sulle Intercettazioni e altre “robe simili”… E comunque, sulle tante leggi discutibili (già promulgate durante il tuo malgoverno del Paese, in questi ultimi 16 anni) avrò e avremo modo di parlare in seguito. Peraltro, Ti AVVISO che, come ben presto scoprirai anche a partire dalle Comunicazioni dei lettori/visitatori che andranno on-line fra un paio di giorni sul Sito http://www.grandeoriente-democratico.com , ci sono ormai alcuni Fratelli Parlamentari PDL ex-Forza Italia pronti a seguire le indicazioni di “Grande Oriente Democratico” e a comportarsi come i “franchi tiratori” della Prima Repubblica. A buon intenditor…
    Ti DIFFIDO dal fare affermazioni illiberali e anti-democratiche in merito alla legittimità dell’ esistenza di “correnti” all’interno dei partiti in generale e del PDL in particolare. Come ti permetti di chiamare la tua organizzazione “Popolo delle Libertà” e poi di essere così dispotico, tirannico e liberticida? All’interno di uno Stato Liberale e di diritto i partiti politici sono il sale della DEMOCRAZIA; analogamente, all’interno dei Movimenti o dei Partiti le “correnti” sono la garanzia del pluralismo e della dialettica tra diverse opinioni. O sei in grado di tollerare solo il PENSIERO UNICO, il TUO, per la precisione? Bè, in questo sei perfettamente identico al tuo CARO FRATELLO GUSTAVO RAFFI (illegittimo) GRAN MAESTRO DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA. Non sopportate alcun dissenso o libero pensiero critico, perché il nucleo della vostra natura è profondamente autoritario e illiberale.
    Ti DIFFIDO dal non prenderti le tue responsabilità in relazione alla cosiddetta vicenda “P3”. Invece di scaricare le responsabilità sui “Fratelli/Sodali” che hanno agito nel tuo diretto interesse, chiamandoli “4 pensionati sfigati”,mostra un po’ di coraggio e lealtà verso coloro che per Te si sono esposti. Nessuna giustificazione per loro, che sono grandi e vaccinati e ben sapevano (laddove lo abbiano fatto) di violare le leggi dello stato nel loro e nel Tuo interesse, ma appare riprovevole che la gente (da anni) si becchi galera e condanne per servire e proteggere un “CESARE” che non ha il coraggio di prendersi le sue responsabilità davanti alla Legge e alla pubblica opinione.
    Ti DIFFIDO dal continuare a tenere sciolti “i tuoi cani-cortigiani” contro il leale, legittimo ma fermo dissenso, all’interno del PDL, portato aventi (doverosamente) dagli Onorevoli Fini, Bocchino, Granata, Buongiorno, Della Vedova, Urso e da tutti gli altri parlamentari che ovviamente non ritengono il centro-destra come COSA TUA, bensì come la rappresentanza democratica e liberale di tanta parte dell’elettorato italiano. TI INVITO, anzi, a promuovere una strutturazione del PDL come un vero partito/movimento democratico: con partecipazione di iscritti ed elettori della base che scelgano i rappresentanti di tutti gli organi interni. O vuoi continuare ad operare come un Faraone o un Imperatore asiatico dell’antichità? E fai presente al MINISTRO LA RUSSA che le “scuse e le auto-critiche” sono cosa che pretendevano soprattutto i Tribunali fascisti e comunisti: se ne vada via lui dal PDL, insieme a Cosentino, Verdini, Dell’Utri, Mantovano, etc., piuttosto che tentare di intimidire i dissidenti come Granata, che hanno solo avuto il coraggio di pensare e parlare liberamente. TI CONSIGLIO anche di smetterla di parlare di “politica politicante”, “teatrino della politica”, “abbasso i professionisti della politica”… Da circa 16 anni, prima in Forza Italia e poi nel PDL i principali “politicanti” sono quelli che hai voluto e scelto direttamente Tu, senza alcuna designazione da parte della base degli elettori. Il “teatrino” lo fai soprattutto Tu, sia in Italia che all’estero, in innumerevoli performances di dubbio gusto, ampiamente irrise dai media internazionali. Anche in questo caso si tratta di “cospiratori kommunisti”? Quanto al “professionismo in politica”, si tratta di un discorso complesso (che riprenderò in seguito), ma forse è venuto il momento di DIRTI che, invece, il massiccio afflusso di persone che fanno altri mestieri (rispetto alla politica) in Parlamento ha creato una serie sterminata di micro-conflitti di interessi. Se uno fa il medico, l’avvocato, il commercialista, il costruttore, il prof. universitario etc., spesso, una volta diventato Onorevole, invece di curare gli interessi della collettività, si occupa di favorire la corporazione cui appartiene se non addirittura il proprio particulare professionale…
    Ti DIFFIDO dal perseverare nei tentativi spudorati e ignobili di defenestrare uno dei pochi spazi di libera inchiesta giornalistica italiana: il TEAM di “ANNOZERO” di MICHELE SANTORO, Marco Travaglio incluso (altro che velenose profferte e “distinguo” del Tuo FRATERNO AMICO CONFALONIERI…).A questo proposito, stia in campana anche il Direttore Generale della RAI Mauro Masi e la smetta di fare “mobbing” su Santoro per compiacere TE, GRANDE FRATELLO SILVIO. UN GRANDE FRATELLO dal conflitto di interessi sempre più grave e irrisolto e che ha persino regalato agli italiani – forse per la prima volta nella storia – una perfetta equiparazione in termini di “equilibrio dell’informazione”, tra il prestigioso TG 1 e l’assai meno prestigioso TG 4…
    TI INVITO ad occuparti da subito di intelligenti ricette per il rilancio economico del “Sistema Italia”: prima che la crisi non dia vita ad asprissime ripercussioni sociali. Le manovre “lacrime e sangue” e i “tagli” sono buoni a farli tutti. Dal “geniale imprenditore privato” Berlusconi ci si attendeva e attende qualcosa di più… Comunque, anche su questo punto, Noi di Grande Oriente Democratico cercheremo di darti qualche buon suggerimento concreto e preciso se tu e il Ministro Tremonti non sapete “cavare un ragno dal buco”… E poi, per continuare a tenerti in sella nonostante il tuo MAL-GOVERNO, non confidare troppo nell’insipienza, nell’inettitudine, nelle laceranti divisioni e nell’”afasia stitica” attuale del Centro-Sinistra… Tanto più che, come sai benissimo, da provetto ASTROLOGO quale sei, il pianeta SATURNO sta per transitare di nuovo in BILANCIA, al tuo ASCENDENTE, in congiunzione con i tuoi SOLE E MERCURIO natali… Mentre URANO di transito in ARIETE si sta per mettere in opposizione ad essi… Per tacere di altri importanti aspetti planetari incalzanti e disarmonici… Chi lo sa…? Magari, all’improvviso, dalle donne e dagli uomini della sinistra democratica italiana potrebbe venire qualche benefico “colpo di reni”… e qualche rinnovata volontà unitaria.

    A questo proposito, terminata la LETTERA APERTA n.1 AL FRATELLO SILVIO BERLUSCONI, vorrei rivolgere un’umilissima ESORTAZIONE agli ONOREVOLI BERSANI, D’ALEMA, VELTRONI, DI PIETRO, CASINI e RUTELLI.

    A tutti costoro (compreso CASINI, se ha risolto i suoi dubbi amletici) vorrei suggerire, a nome mio e di tanti altri cittadini italiani (massoni e non), di costituire da subito una COALIZIONE che si candidi a governare il Paese nel giorno (vicino o lontano) in cui l’attuale governo Berlusconi fosse sfiduciato in Parlamento o terminasse naturalmente la legislatura. Una COALIZIONE di cui decidere subito, con delle democratiche elezioni primarie capaci di appassionare l’opinione pubblica, sia il LEADER che sarà candidato a Palazzo Chigi tra sei mesi, un anno o nel 2013, sia gli organi direttivi. Questa ESORTAZIONE e questo INVITO valgono anche per Rutelli e per Casini, soprattutto qualora quest’ultimo abbia deciso di fare del suo U.D.C. un partito erede della migliore tradizione laica e non confessionale della Democrazia Cristiana, abbandonando genuflessioni e ammiccamenti anacronistici (che non portano molti voti, a conti fatti) con la Curia Vaticana e la CEI e promuovendo piuttosto i valori tradizionalmente cristiani di solidarietà sociale, moderazione, capacità di mediazione politica tra gli estremismi e senso delle istituzioni.
    Se invece Rutelli e soprattutto Casini ritengono di continuare a fare ad vitam i “pesci in barile” e si crogiolano nel sogno impossibile di un “governo istituzionale di grandi intese” oppure nella fallace speranza che il “problema Berlusconi” si risolva da sé o grazie alla coraggiosa ma impari lotta condotta dai “finiani”, allora “vadano con Dio e buona fortuna”.
    In questa seconda ipotesi, siano i principali leaders del Centro-Sinistra citati (Bersani, D’Alema, Veltroni, Di Pietro), di concerto con gli altri dirigenti della stessa area e dei rispettivi partiti, a formare al più presto una COALIZIONE UNITARIA E COMPATTA candidata a battere Berlusconi.
    A BERSANI, non in quanto massone, ma come semplice cittadino ed elettore “di sinistra”, vorrei dire che, come Segretario del PD, può esercitare un ruolo organizzativo e di mediazione molto importante e gratificante, anche se lo sconsiglio dal candidarsi come leader della NUOVA COALIZIONE.
    A D’ALEMA e VELTRONI (compresi i vari veltroniani-franceschiniani e i vari d’alemiani), vorrei far osservare che quando smetteranno di farsi la “guerra civile” sarà sempre troppo tardi… Abbiate uno scatto d’orgoglio, ciascuno di Voi rinunci a proporsi come leader maximo del PD o della COALIZIONE e aiutate armoniosamente Bersani ad organizzare ed espandere nella società civile il partito e, conseguentemente, il Centro-Sinistra. Preparatevi a fare i ministri o a ricoprire qualche altro importante ruolo istituzionale, ma lasciate che ad affrontare Berlusconi come “punta di diamante” della NUOVA COALIZIONE di CENTRO-SINISTRA sia qualcun altro, più adeguato alla specificità dell’antagonista e più in grado di entusiasmare la maggioranza degli elettori italiani.
    A DI PIETRO vorrei fare i complimenti per aver posto con chiarezza il problema di individuare un leader della COALIZIONE da subito, per dargli tempo e modo di essere conosciuto e apprezzato da tutti gli elettori.
    A TUTTI i dirigenti del centro-sinistra, come cittadino italiano ed elettore, vorrei raccomandare di abbandonare personalismi, narcisismi ed egoismi. Disuniti si perde e il Paese va in malora, mentre Berlusconi e la sua Corte continuano ad “ingrassare”. Anzi, ci si preoccupi di risarcire e di ri-aggregare anche quel personale politico di sinistra ingiustamente (e stupidamente) escluso dall’accesso al Parlamento nelle ultime (sciagurate) elezioni del 2008.
    Personalmente, se debbo dire la mia su quale candidato proporrei/voterei alle eventuali primarie: parlerei di un ticket NICHI VENDOLA e IGNAZIO MARINO. Come candidati PREMIER (VENDOLA) e VICE-PREMIER (MARINO). Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non si tratta di Fratelli Massoni, ma semplicemente di un “ticket” ben assortito, dotato di adeguato carisma e di una immagine di freschezza e novità unita a solidità intellettuale e politica.
    Tornerò/torneremo su questa proposta: ne faremo un “tormentone”, sappiatelo.
    E se, in qualità di Massoni di “Grande Oriente Democratico” non esprimeremo mai preferenze partitiche per il centro-sinistra o per il centro-destra, qualcuno di Noi, come cittadino italiano simpatizzante di sinistra, sarà ben lieto di mettersi al servizio di una NUOVA COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA, arrecando il valore aggiunto delle proprie relazioni (non trascurabili) e delle proprie risorse comunicative, organizzative ed intellettuali (ancora meno trascurabili).
    Relazioni e risorse che, in tutta Italia, potrebbero fare la differenza in moltissime situazioni locali… e determinare clamorosi capovolgimenti nelle elezioni per il prossimo Parlamento.

    Gioele Magaldi

    P.S. Che non venga in mente al Fratello Silvio Berlusconi e/o al Fratello Gustavo Raffi e/o a qualche loro scagnozzo o cortigiano di intraprendere azioni improprie e illegali nei riguardi di nessun membro di Grande Oriente Democratico… Primo: non siamo gente che “porge l’altra guancia”; secondo: per ogni “azione” simile c’è il rischio di una reazione dieci volte più incisiva e dolorosa; terzo: credeteci, non ci sono le condizioni internazionali perché vi possiate consentire “certe libertà”. Rischiereste di farvi molto, ma molto male e di screditarvi definitivamente dinanzi a chi vi osserva e vi giudica, con la piena autorità per farlo. E la forza necessaria a sanzionarvi pesantemente.

  • D’accordo, Celestino, si faccia presto e bene. Ma ho una preghiere per te. Tu che frequenti, almeno idealmente, i palagi berlusconiani e che sei di gran cultura, prova a spiegare al Saint Remi meneghino che cosa significhi “Courbe la tête, fier Sicambre” e già che ci sei rendilo edotto sul valore del termine “Allobrogo”. Sai, sono convinto che “notre maître Aliboron” (altra cosa da chiarire) non sia di gran cultura e non per colpa sua, poveretto. Sai non doveva essere facile per lui studiare se doveva aiutare il padre a spegnare le lampadine in banca e la madre a visitare tutti i mercatini rionali. Ciao, Celestì, ravvediti vedo all’orizzonte tempi duri

  • Mio carissimo e sapientissimo amico, come farei a librarmi per lo vasto ciel dell’ironia se non avessi te come carburante?
    [D’accordo, Celestino, si faccia presto e bene. Ma ho una preghiere per te. Tu che frequenti, almeno idealmente, i palagi berlusconiani e che sei di gran cultura, prova a spiegare al Saint Remi meneghino che cosa significhi “Courbe la tête, fier Sicambre” e già che ci sei rendilo edotto sul valore del termine “Allobrogo”. Sai, sono convinto che “notre maître Aliboron” (altra cosa da chiarire) non sia di gran cultura e non per colpa sua, poveretto. Sai non doveva essere facile per lui studiare se doveva aiutare il padre a spegnare le lampadine in banca e la madre a visitare tutti i mercatini rionali. Ciao, Celestì, ravvediti vedo all’orizzonte tempi duri].

    Mi rifiuto di sciabolare con te per la platea. Io so che tu sai che io so: ça suffit.
    Ma non riconosco allobrogi alla portata di Silvio. Non solo “Paris vaut bien une messe!” O no?

    L’homme n’est qu’un roseau, le plus faible de la nature; mais c’est un roseau pensant. Il ne faut pas que l’univers entier s’arme pour l’écraser: une vapeur, une goutte d’eau suffit pour le tuer. [...] Toute notre dignité consiste donc en la pensée. C’est de là qu’il faut nous relever et non de l’espace et de la durée, que nous ne saurions remplir. Travaillons donc à bien penser: voilà le principe de la morale (Blaise Pasca)l.

  • [Un Fini tracotante, tronfio, che parla, parla, parla (e mastica chewing-gum) credendo di esorcizzare la realtà tradita dalla sua megalomania, assecondato da quaquaraquà e ominicchi sempre pronti alle pugnette (piccole battaglie) giornaliere, come un toro, a testa bassa...]

    Com’è che, se gli tolgo il chewing-gum dalla bocca e glielo metto in testa, mi viene improvvisamente in mente di cambiare a codesto Fini il cognome…one…-oni ?
    Ah, già, dimenticavo: la bieca propaganda Komunista di cui son succube, certo…come no!

  • Un pascaliano alla corte di Berlusconi!!! Cosa da non credere! Se lo sa l’arcoreo duce ti fa fare la fine del Gianfranco. Comunque (o “cmq” per far moderno) l’importante è, come tu dici con Pascal, “travailler à bien penser”. Chi pensa bene non è mai un fanatico. Cessiamo per il momento il duello, amico, lo riprenderemo dopo le vacanze

  • Non potrebbe.
    1) Non sono mai stato alla sua corte;
    2) Voto e scelgo chi mi pare (è un mio diritto);
    3) Non sono un apostata e non potrei mai fare la fine dello Spiker.
    4) Non ho pied-à-terre a Montecarlo né ho mai vinto una lira al lotto.
    Il resto a dopo le ferie (la nave affonda ma noi andiamo in vacatio).

  • ma soprattutto “non potrebbe” perchè altrimenti si affaticherebbe ,

    perchè dunque disturbarlo ed invitarlo a scrivere almeno il mio nome correttamente
    (che è rosanna) ?
    che ineducazione sarebbe?
    ohibò! è vero solo la bocca grande grande può divorarsi a botte di subdolo incedere, fino a insulti e risse x tutto ciò che non gli garbi e ostacoli il suo incedere-

    ma lasciamo perdere che è meglio, la dice già lunga la penosità del ridursi ai duelli cerebrali , avvolti da nessun senso per i propri figli divorati dai padri , semplicmente a conferma che il cervello non basta, a meno che si usi come sempre per giocarselo a chi ce l’ha più lungo( della famosa intelighentia che non ‘cha mia portato da nessuna parte..che fallimento!)..la solita storia vecchia come il mondo della solita legge, che però con enorme furbizia , alcuni hanno sempre saputo raccontare, nobilitandola ad arte liberale e illuminata(chissà da quali boom e miracoli) del saper come, quanto e dove ( ma quando mai!) migliorare i fatti /realtà .

  • MAGGIORANZE ALEATORIE

    E quale pollaio potrebbe credersi un harem personale avendo al suo interno più di un gallo della Checca? Due tombeurs de femmes nello stesso pollaio? Una scommessa a perdere.

    Naturalmente il gioco è riferibile alla nostra situazione parlamentare, dove il premier Berlusconi è stato contestato dal nostromo Fini, nocchiero della filibusta sin dai tempi d’Almirante, abile e scaltro comandante del vascello MSI.

    Contestato da quel mondo “democratico e antifascista”che s’impadronì del potere dopo il 25 luglio del 43, il MSI, e il giovane virgulto almirantiano (dal 1977), crebbero schiacciati dagli insulti dell’apparato e mai sarebbero usciti dal “buio delle fogne” se il Cavaliere, bisognoso di truppe nella sua discesa in campo contro la “Gioiosa macchina da Guerra” di Achille Occhetto, non l’avesse “sdoganati” offrendo loro un cursus honorum di marca democratica, nobiltà e cittadinanza. Il patto fu consacrato con l’altro trovatello della democrazia italiana, Casini, l’orfano nobilissimo di Forlani messo in prigione dalle “Mani Pulite” del Di Pietro.

    Sedici anni di peripezie (sino ad oggi), pagine gloriose della nostra democrazia.

    Il Gianfranco Fini, da piccolo eroe di casa nostra, alla ribalta mondiale che dalla piazza di Gerusalemme, ministro degli Esteri della Repubblica Italiana, con la kippà in testa al “Muro del Pianto”, scopre le leggi razziali di Mussolini come il male assoluto del nostro ventennio fascista. Nel ventennio d’apprendistato alla scuola almirantiana, non se ne era mai reso conto: una fulminazione alla Saul sulla strada di Damasco (o pressappoco).

    I segni dell’apostasia c’erano già tutti, Casini si fa da parte sperando di assurgere a ruoli più decisivi, abbandona la coalizione berlusconiana ed è un flop il suo azzardo. Ma c’è un proverbio napoletano che consola le ambizioni fallite: “Meglio essere capa ‘e saraca ca cora ‘e cefare”.

    Il Fini resta, addirittura fonda nel nuovo partito berlusconiano il suo ex MSI e accetta d’essere il cofondatore della nuova politica italiana. Sostenuto dai suoi ex colonnelli si fa eleggere presidente della Camera e così, nemesi della storia, da reietto della democrazia, assurge a nume tutelare di Montecitorio. Quella stessa Camera che Mussolini voleva sorda e grigia, bivacco per i suoi manipoli, diventa l’arena sulla quale il nuovo SPIKER esercita il suo imperio.

    Siamo la Terza carica dello Stato Democratico (due scalini … eppoi!): niente male per chi un decennio prima andava a cuccia nelle fogne. Questo è tutto? Nient’affatto! Come si sa, l’appetito vien mangiando, e al gioco delle smentite e delle correzioni per accreditarsi quell’attestato democratico per più alti destini … l’ottimo Gianfranco non indugia: abbattere Berlusconi.

    Berlusconi, questo parvenu della politica, questa pecora nera della democrazia partitocratica, P2, P3, P4, P5 … colluso con la mafia di Dell’Utri, arcimiliardario inviso ai diessini di Bersani, Franceschini, D’Alema, Veltroni, Bindi e associati vari (Di Pietro, Travaglio, Santoro, Colombo, La Malfa, Della Vedova, Adornato, Tabacci, ecc.), va eliminato.

    Offrirà alla platea dei petenti la testa di Salomè come premio che era follia sperar. Così giungiamo alle vicende odierne e siamo solo in attesa del cadavere del Cavaliere che partirà da Montecitorio oggi pomeriggio. Verso il Quirinale o verso Arcore?

    Celestino Ferraro

  • signor Ferraro ,
    sulla storia di Casini e Fini , la vedo preparato, potrebbe fare il giro completo ?

    della prima repubblica in cui siamo rimasti, passando da giulio-bettino in silvio , dovrebbe esporre meglio la storia della lega, quella di forza italia e quella di parte di uomini di potere del pd , che replicando il consociativismo in forme aggiornate 2.0 , hanno fatto un copia e incolla della prima repubblica , al paese ( suolo e popolazione) lasciano piu danni vella versione precedente 1.0

    la seconda repubblica ci sarà quando nessuno degli attuali uomini di potere( d’alema al copasir compreso e tutti gli altri esempi che possiamo farci), che sono gli stessi della prima (esempio caso brancher uno per tutti , ma potremmo dirci cesa e tanti altri) , sarà più presente nelle istituzioni e nella scena politica ( compresa quella mediatica) …fino a que momento , potremmo toglierci dalle palle un distruttore dei conti come bettino o silvio , ma non avremmo risolto una beata mazza ,

    continueranno a fondare e rifondare il loro patto di potere nei ricatti reciproci ( peraltro di bassa tenuta) a danno dell’intera popolazione (diventata di nani e ballerine, come nel governo attuale e come nei reality oppure in quello più mellifluo dei vari prodi delle false alternanze,derivati dal bipolarismo necessario alle schizofrenie di potere per non avere limite, nell’accumullare profitti personali a danno delle popolazioni, cioè dell’ “interesse esclusivo della nazione “, divenuta nè più nè meno che terra di bande ( stile somalia ), nazionali e internazionali (russia compresa, perchè in realtà Silvio è l’ultimo comunista ed anche “il mattino dei maghi” )

  • Egregia Rosanna, lei crede che Tito Livio scrivesse “Ab urbe condita” (fino al principato di Augusto) per gli amici del “Giaguaro”? Ognuno racconta la storia come crede e come la vede, senza false ipocrisie che condannano queto modo di fare storia “Ad usum Delphini”. Tutta la storia è scritta dalle passioni degli storici. Lasci alle mie passioni la libertà d’appassionarmi.
    Lei ha il diritto di non crederle, ritenerle menzognere, e se vuole, contestarmele.

  • PRIMA PUNTATA – All’interno di palazzi perfettamente blindati, con una deprimente sceneggiata, in un clima da circo equestre da sobborgo, sotto gli occhi sbalorditi del mondo, dopo i soliti preliminari, dal cilindro dell’atteso prestigiatore, non esce il solito banale coniglietto o una coppia di piccioni, ma una inverosimile fiducia al premier, mentre un straordinario numero di comparse applaude a uno spettacolo ben riuscito! E, un folto numero di clown, cornice indispensabile all’esperto illusionista con vivaci esibizioni, sotto i riflettori di tutto il mondo continuano a regalare lunghe ore di incancellabile spassoso divertimento.
    Gli unici che non hanno gradito lo spettacolo da tendone per poveri, tanti italiani spettatori paganti, quelli che dall’illusionista, aspettavano da tanto tempo un lavoro promesso, quelli che con i loro contributi, persino i più indigenti, hanno continuato a pagare con prelievi automatici sulla busta paga stipendi da pascià – i più alti d’Europa! – a tanti abili attori! – intanto il premier, con la sua collaudata maschera inossidabile di sufficienza – si presenta al Capo dello Stato completamente tranquillo, come se una Roma assediata dalle forze di polizia, che brucia in un clima da guerra civile e un intero paese è in subbuglio non gli appartenessero, gli impegni sono impegni! E lui, il grande intellettuale, con altro intellettuale di identico spessore culturale, trova persino il tempo di ricambiare un impegno pubblicitario risibile, recandosi alla presentazione di un libro, operazione mediatica che rende ancora più ripugnante il clima in cui è stato trascinato questo nostro infelice paese.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>