Se lo Stato diventa Antistato

Sarebbe un importante passo avanti nella difesa della nostra democrazia se potessimo distinguere con una certa nettezza cosa è Stato e cosa è Antistato. Chi sta con l’uno e chi sta con l’altro. Sarebbe importante individuare il sentiero che separa un sistema dall’altro.
Potremmo ad esempio capire chi stava con Falcone e Borsellino e chi invece trattava con Cosa nostra una impossibile tregua, un patto che avrebbe ridato forza alla mafia in difficoltà e potere alla nuova politica emergente.
Invece è proprio questa la caratteristica che le indagini sulla P3 stanno mettendo in luce: la ricerca continua dell’Antistato di sottrarre spazio e giurisdizione alla Stato, attraverso un’opera di infiltrazione subdola e capillare nella magistratura e nella politica. Così un po’ alla volta lo Stato perde terreno e l’Antistato prolifera, conquista spazi e persone. Lo Stato, a lungo andare, rischia di trasformarsi tutto in Antistato. Il cittadino è espropriato delle libertà fondamentali. La democrazia muore.
Ci auguriamo che gli inquirenti abbiano a disposizione i mezzi e le strutture necessarie, la forza e l’energia di individuare tutti gli artefici di questo progetto eversivo. Non sappiamo ancora che nome dargli, è fatto però della stessa melma della mafia e soffoca e impedisce di respirare come i tentacoli di una piovra.

7 commenti

  • ce ne accorgiamo adesso che i fratelli d’italia li hanno fatti sulle società segrete?

    fra l’altro come ci direbbe il buon calamandrei, il diritto manca per queste fattispecie…..la costituzione è stata un po’ debole in questo,sicchè dal vaticano al mondo degli affari a quello della sanità aquello universitario ecc ecc è stato tutto impostato su una “libera associazione ” di scambi e controscambi , che poi significa involversi, nel declino generale , oltre il degrado..

    tutto quanto permea le relazioni dei cittadini è basato da regole derivate dalle varie società segrete legali e illegali con cui quelle dei colletti bianchi sono sempre piu state cernierizzate …dopo gli anni 80 , tutto è stato possibile senza che nessuno battesse ciglio , ognuno aveva i suoi cartelli da proteggere , ci vogliamo scandalizzare ora?
    no!tempo scaduto , tutto da rifare , tabula rasa

    l’italia e il suo stato moderno mai raggiunto , si vede solo dalla questione eterna sud/nord, che è già la fotografia delle società segrete ,a braccetto l’una all’altra …il problema è che sul piano giuridico , lo dice gia la storia, non si risolverà un bel nulla, perchè altrimenti che segretezza sarebbe stata?
    è già entrata nel dna, il paese è già affondato;, questo si vede, non un dato segreto , quindi bisogna solo affrontare le soluzioni , aleno questa volta concentrati in questo, altrimenti passeranno altri ventenni come quest’ultimo e parleremo di nuovo di P30 o P40 ,

    P all’ennesima che sono , come ci diceva calamandrei, l’ultimo mohicano, ma tantissimi altri fino alle commemorazioni di questi giorni, come ci dicevano borsellino e falcone, soluzioni fuori dai tribunali , tutti nella questione morale ,tutti nel buttare via tutto il marcio antiUOMO che è stato allevato da tutti, non solo da quelli che si sono direttamente “affacendati” nei segreti dietro le facciate del Palazzo, ma soprattutto da quelli che non hanno fermato il cancro in tempo utile, prima che si espandesse all’intero corpo, in cui bene male siamo tutti a libro paga di delle varie “P” all’ennesima, e prima ce ne renderemo conto, prima ricostruiremo il paese.

  • è gia scritto tutto , cazzarola!, prendiamo questa frase pensiero del “nostro”, abbiamo vissuto, siamo stati governati e respirato goni giorno secondo questo pensiero?

    La democrazia è basata sull’uguaglianza, ed è insidiata dal privilegio. Senza leggi uguali per tutti la società si divide in caste e la vita collettiva diventa dominio di oligarchie. Il privilegio crea arrivismo e rincorse perverse. (G. Zagrebelsky)

  • Sta bene prendersela con la casta, con i potenti, politici, affaristi, grandi finanzieri e grandi corruttori, con i politici.
    Ma non dimentichiamo che purtroppo è tutta o quasi ormai la società cosidetta civile che mercanteggia, evade, corrompe ed è corrotta , dal pizzicagnolo o artigiano che non fa fattura, ai medici , dentisti, professionisti che non fanno fattura, a tutti anche piccolissimi che s’ingegnano a non pagare nè tasse nè iva: tutta una società intera, tranne qualche sperduta isola di fessi che pagano anche perchè non possono far altro ( dipendenti e pensionati ). Questa la realtà..
    Come rimediare a questo cancro gigantesco fatto di milioni di minuscoli cancri ? E’ da sempre che esiste la miriade di cancri ed il berlusconisco ha amplificato il fenomeno: una suadente filosofia del vivere da furbi.
    Non so, non ho ricette. Purtroppo non vedo nè a breve nè a medio termine alcuna soluzione.

  • Liberarsi da questo cancro sociale non sarà facile in un paese dove perfino in cimitero occorre avere una “raccomandazione/concessione” del politico amministratore di turno che decide in quale posto far sistemare le povere spoglie del proprio congiunto nonostante intorno regni l’illegalità e la prevaricazione del potente che si arroga il diritto del diprezzo delle regole.
    Non so come e quanto ci vorrà per far acquisire in noi la consapevolezza di essere “cittadini e non sudditi”: per ora in molti non lo sanno: Occorre iniziare fin dalla dalla Scuola”primaria”(aggettivo che non gradisco : preferisco chiamarla ancora ELEMENTARE, in quanto nel quinquennio mira ad inculcare i primi e fondamentali ELEMENTI per diventare Cittadini)e proseguire con quel’educazione permanente auspicata dal filosofo francese Jacques Maritain.
    Occorre far intervenire anche le Forze internazionali che intravvedono nel personaggio del PdC italiano vere e proprie problematiche politico-internazionali che continua a dare,a cominciare dell’Europa.
    Quest’omuncolo, ovvero “sua bassezza”, inizia ad essere una minaccia per l’UE, a cominciare dal Conflitto d’interesse, dagli atteggiamenti e dal modo con cui gestisce la politica, rifiutandosi di svolgerla nei luoghi ufficiali preposti, ma riconducendola a Casa propria,come se fosse una”cosa sua”(in realtà lo è diventata!)e costituisce un modus operandi del tutto personalistico,mentre invece trattasi di RES-Pubblica.
    Anche il”mondo internazionale”lo osserva e si muove con cautela. Mi sembra di assistere tutti i giorni a quella scena in cui Totò (ovvero NOI!)si lasciava schiaffeggiare da quel tale che lo aveva scambiato per un altro , e poi si giustificava dicendo che lui NON reagiva perchè non era la persona alla quale erano rivolti i sonori ceffoni .
    Ecco: a noi Italiani sta accadendo la stessa cosa:a furia di sentire ripetere che stiamo meglio degli altri , anche se non è vero,noi ci crediamo e non reagiamo-in realtà è come se ci schiaffeggiassero senza motivo.E così si va avanti, a menzogne ed a pesci in faccia che vengono fatti passare per carezze.
    E lo schiaffegiamento continua; fino a quando?

  • La conclusione dell’articolo: “Ci auguriamo che gli inquirenti abbiano a disposizione i mezzi e le strutture necessarie” e già qui siamo in difficoltà. Ma prosegue: “La forza e l’energia”.
    Ecco qui è buio pesto. Ci si sente forti e pieni di energia quando senti attorno a te la solidarietà positiva del mondo, sai che sei sostenuto da cittadini onesti, che credono nel lavoro ben fatto.
    Com’è che siamo così smarriti?
    Questo sito è bello e importante per sentirsi idealmente legati tra persone che vorrebbero uscire da uno stato di cose che non li rappresenta. ma quanta sofferenza in tutti gli interventi. Vi invito a rileggerli: c’è speranza?
    Silvana

  • Non ce n’è uno che non sappia dire la sua giaculatoria contro Berlusconi corruttore di una società che già fu grande ed or non è più quella. Mi sento a disagio nello scrivere in cotanto arengo: tutti virtuosi e migliori di me. Non leggevo Fausto da tempo, non è mica cambiato, ma nemmeno io son cambiato anzi, potrei credere che sia peggiorato. Il tempo mi ha reso più sagace. Non è che, per caso, Berlusconi si è trovato a governare una società di corruttori? Per essere oraziano, diciamo che si è adeguato. Naturalmente a mio mo’ di vedere.

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