Sono giorni decisivi per la manovra del ministro Tremonti. Quello che si sta decidendo, infatti, è su quali enti dovranno gravare gli ingenti tagli di spesa che la manovra prevede per i prossimi due anni: 8 miliardi nel 2011, 15 miliardi nel 2012. Nessuno, fra i rappresentanti di Stato, Regioni, Enti locali (Province e Comuni) mette in discussione l’entità complessiva dei tagli, pari a 23 miliardi in due anni, ma un po’ tutti sottolineano che i sacrifici richiesti al proprio comparto sono eccessivi. Soprattutto gli enti territoriali, ossia Regioni, Province e Comuni, hanno espresso il loro disappunto. Non senza ragione, a mio parere: le spese di tali enti assorbono circa 1/3 della spesa pubblica corrente, mentre la manovra chiede loro di sostenere ben 2/3 dei sacrifici.
convengo sulla bontà dell’articolo , credo che questa amministrazione, proprio per essere priva di “politici” avrà difficoltà a nascondere la mancata conoscenza dei costi totali. ‘e un pò come quelle grandi aziende di stato che a fine anno chiedevano ( lo fanno ancora?) interventi a saldo dei loro debiti.speriamo che cambi qualcosa, in meglio però.