Da dove arrivano le firme

Giunti al traguardo delle prime 10.000 firme abbiamo provato a fare un bilancio delle località di provenienza delle sottoscrizioni all’appello di Libertà e Giustizia per superare l’attuale legge elettorale.

Regione Firme
Lazio 1510
Lombardia 1502
Sicilia 913
Emilia-Romagna 781
Veneto 738
Piemonte 737
Toscana 683
Campania 632
Puglia 492
Liguria 403
Sardegna 368
Marche 237
Friuli Venezia Giulia 208
Calabria 197
Abruzzo 162
Umbria 137
Trentino-Alto Adige 112
Basilicata 66
Estero 63
Molise 41
Valle d’Aosta 18


Provincia Firme
RM 1350
MI 895
TO 496
AG 402
NA 343
BO 284
FI 229
BA 214
PD 207
GE 203
PA 200
VE 177
CA 169
SA 133
BS 129
TV 129
MO 110
MB 108
CT 102
BG 101
VR 101
SS 99
VA 99
LE 98
PG 94
PI 92
CS 90
CE 86
ME 82
AN 80
LU 78
RE 78
TN 78
UD 78
PV 76
LI 75
PR 75
TA 74
VI 73
RA 69
FE 66
Estero 63
CN 59
TS 59
PU 58
SI 58
CO 57
CH 56
LT 53
RC 53
NO 52
FR 51
PN 50
AL 48
MN 48
FC 46
FG 45
PE 45
MC 43
TR 43
AV 42
SR 42
PZ 40
AQ 38
LC 37
RG 37
SP 36
AR 35
PT 35
BZ 34
CR 34
PO 34
AP 33
NU 33
VT 33
GR 32
BR 31
CZ 31
BT 30
RN 30
AT 29
IM 29
BN 28
CB 28
SV 27
MT 26
RO 26
BL 25
OR 24
FM 23
PC 23
RI 23
TE 23
GO 21
VC 21
TP 20
AO 18
CI 17
VB 17
SO 16
BI 15
EN 15
MS 15
OG 14
CL 13
IS 13
VV 12
KR 11
OT 11
LO 10
VS 1


10 commenti

  • Il Lazio e la Lombardia, Roma e Milano al top delle firme. Le regioni e le città più popolose? Forse. Mi piacerebbe credere però che dalle due capitali d’Italia, quella effettiva e quella “ex morale”, arrivasse un segnale preciso e ineludibile: “Mai più alle urne con questa legge elettorale”, inizio forse di una riscossa civile del Paese.

  • L’attuale legge elettorale non mi piace: per l’ingiusto premio di maggioranza che assegna, recentemente criticato pure dalla Corte Costituzionale; per il fatto che non prevede le preferenze, e inoltre perchè presenta mille cavilli , che sono in realtà trabocchetti per togliere ogni certezza all’elettore. Riterrei più giusto un proporzionale il più puro possibile, con voto di lista senza alcuna indicazione di coalizione né del premier (in rispetto della Costituzione), con la possibilità di esprimere preferenza multipla e la libertà di ognuno a partecipare alla vita democratica di questo Paese.

  • nell’analisi della partecipazione all’iniziativa sarebbe interessante riportare l’elenco dei deputati e senatori che hanno firmato l’appello

  • Questa legge elettorale espropria i cittadini del loro diritto ad essere rappresentati. Non esiste alcuna motivazione che ne giustifica l’esistenza. BUTTIAMOLA NEL CESSO SUBITO.

  • Analisi nteressante ma incompleta. Se si confronta con i dati della popolazione delle 110 provincie italiane : Agrigento si piazza al primo posto con 884 firme per milione di abitanti, Roma al secondo (325 firme / milione), Cagliari al terzo (301 / milione), Sassari al quarto (294 / milione), Bologna al quinto (289 / milione), Milano al sesto posto (286 / milione), Padova all’ 11-simo (233 / milione), Torino al 14-simo (216 / milione), Bergamo al 90-simo (93 / milione), Lodi al 108-simo posto (44 firme per milione).

  • Portare a supporto del cambio della legge elettorale una frase di Gauccio Fini è veramente penoso.
    Non sarebbe opportuno avvalerci di supporto leggermente più seri?

  • Riprendendo la proposta di Mario1 sarebbe più opportuno il contrario: fare un elenco dei parlamentari che NOn hanno aderito all’iniziativa, per espellerli con ignominia.
    LibertàeGiustizia può avere un futuro solo se obbligheremo tutti a fare come decidono i capi, tipo Cuba o la vecchia Russia sovietica! Che soddisfazione per noi “che siamo un pò più uguali degli altri” vedere il popolino che marcia compatto. Forza Bersani, facciamo ritornare i trinariciuti, la miglior forza naturale contro le persone intelligenti.

  • E’ insopportabile mantenere un Primo Ministro che presenta una tale INDEGNITA’ sia politica che etica!!!
    Edoardo

  • quel che mi colpisce positivamente in questa graduatoria è vedere che la Sicilia si colloca al terzo posto dopo il Lazio e la Liguria. Prima dell’ Emilia che, di solito, per storia e tradizione, è tra le regioni che partecipano di pù alla vita democratica.

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