Le reazioni in Rete

23 Giu 2010

Redazione

Che cosa si dice sul web dell’appello di Libertà e Giustizia? In questa pagina teniamo traccia delle conversazioni che riguardano la nostra raccolta firme. Favorevoli, indecisi, ma anche contrari: è essenziale che su questo tema – una legge elettorale che non spogli il Parlamento del suo ruolo e del rapporto diretto tra il cittadino e i suoi rappresentanti – si apra una discussione ampia, aperta, franca. Internet e i blog restano uno dei pochi posti dove questa conversazione può effettivamente avvenire.


«Mai più con il Porcellum»: appello di Libertà e Giustizia immediatamente condiviso. E da condividere. – Giuseppe Civati


La battaglia lanciata da “Libertà e Giustizia” per cambiare l’attuale legge elettorale è una di quelle imprese che rasentano l’impossibile – e forse va sostenuta anche per questa sua carica utopistica. Già, perché sostituire il cosiddetto porcellum con una norma che restituisca il diritto degli elettori di scegliere i loro rappresentanti è quasi impossibile. Non perchè lo sia tecnicamente – basta una legge ordinaria approvata dalle Camere – ma perché in realtà questa norma piace anche a chi a parole la condanna – buona parte dell’opposizione – e quindi si evita di affrontare l’argomento, che pure meriterebbe un’indignazione e uno scontro pari o superiore a quello che abbiamo visto nelle scorse settimane sulla legge bavaglio. – Alessandro Gilioli


So che a “lorsignori” interessa quanto un fico secco ma sappiano che, vigente l’attuale legge elettorale, per la prima volta nella mia vita diserterò le urne. E se lo facessero tutti i cittadini indignati, non più disposti a subirla? – Victor


Occhei, sappiamo tutti che una proposta di legge popolare serve a poco o a nulla, visto che il Parlamento può farne quello che vuole… e inoltre vedi sopra. Però se LeG mettesse su un banchetto andrei anche a firmare, per asserire il mio punto di vista. Ma la raccolta di firme online no. Mi spiace, ma quella non serve davvero a nulla, se non ad autocompiacersi. – .Mau.


Hanno ragione a metà. Mi riferisco all’Appello di Libertà e Giustizia per la soppressione del Porcellum e il ritorno al Mattarellum. La metà giusta è la soppressione del sistema elettorale con le liste bloccate. Una legge abominevole che ha cancellato il potere di scelta dei cittadini e ridotto la qualità (con le solite innumerevoli eccezioni) del “corpo” parlamentare. Ora siamo una democrazia con connotati oligarchici: venti persone in Italia nominano il Parlamento. E senza alcun obbligo di primarie. Ma il Mattarellum non era forse la stessa cosa? – Marcello Saponaro


Per migliorare il rapporto tra i cittadini e la politica, forse è davvero necessario partire da una legge elettorale nuova, diversa e che offra l’opportunità all’elettore di scegliersi il candidato da mandare in parlamento – Alpidicarta


Con la nuova legge abbiamo definito questo Parlamento, ripetutamente offeso, svilito nel suo ruolo e umiliato di continuo, senza mai neppure una reazione di orgoglio. È ora di dire basta, riprendiamoci quel che ci spetta: la libertà di scegliere. Ha ragione Luigi Pintor che nel suo bellissimo Il Nespolo scrive: “Ci sono medaglie che hanno soltanto il rovescio”. – Olga Piscitelli


Sappiamo che alcuni amici non sono entusiasti dei sistemi elettorali maggioritari in quanto tali e quindi non rimpiangono il “mattarellum”, ma crediamo che tutti possano condividere l’ impegno di LeG contro il concetto di “Parlamento di nominati” – 9 febbraio

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