Legge Bavaglio, lavori in corso per la manifestazione

Tutti insieme, associazioni, fondazioni, cittadini, in piazza per una manifestazione contro la legge Bavaglio: ma quando? Questo l’interrogativo attorno al quale è ruotata la riunione di ieri di associazioni e giornalisti, convocata presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa italiana (FNSI), anche se i temi toccati sono stati molti
  1. Una rappresentante dei Viola va al microfono e dice che loro già stanno lavorando per il 9 luglio e che la risposta da tutta Italia è buona. “Smontare tutto sarebbe uno spreco”
  2. Non va bene – fanno notare in molti, Siddi (FNSI) fra tutti  - perché cadremmo nel cono d’ombra e silenzio che la stessa FNSI ha indetto proprio il 9 per denunciare la legge bavaglio. Inoltre, c’è chi s’infastidisce per la decisione unilaterale presa “prima” di venire all’incontro.
  3. Si va dunque verso il 1 luglio, anche per evitare la concomitanza con le partite dei mondiali di calcio.
  4. Facciamo una “Notte bianca dei diritti, con attori e spettacoli” propone Gianfranco Mascia (Viola). Il rappresentante degli scrittori si dice pronto a mobilitare i suoi colleghi per letture negli angoli delle strade.
  5. Si diffonde l’ipotesi di fare una “manifestazione madre” a Roma e tante altre in tutta Italia per rinforzare l’idea di protesta “diffusa” ed incentivare la partecipazione.
  6. Giulietti (Articolo 21) chiede a tutti – in particolare ai Viola- di non cedere alla tentazione di andare da soli, “e soprattutto dobbiamo rappresentare sul palco gli oscurati e oscurandi di questa legge: devono essere loro a parlare”.
  7. Noi di Libertà e Giustizia (Rettori e Marnetto) assicuriamo la convinta adesione di LeG all’iniziativa e chiediamo che venga denunciato con forza il collegamento di questa fase politica con il processo di erosione delle libertà che portò al fascismo, anche utilizzando in piazza il “sonoro d’epoca” di Radio Londra . Sul piano delle componenti, indichiamo l’importanza strategica di coinvolgere le rappresentanze della Polizia, che per la prima volta stanno dalla parte dei manifestanti e hanno denunciato le nefaste conseguenze della legge bavaglio sulla efficacia delle indagini e quindi sulla sicurezza dei cittadini.
  8. A LeG si chiede di sensibilizzare i suoi autorevoli giuristi per la formazione di un “collegio di difesa per il primo caso da rendere pubblico come segnale forte di mobilitazione della più alta cultura giuridica, di fronte al più violento attacco mai portato alla libertà di stampa prevista dalla Costituzione.
  9. Su questa istanza, chiediamo il tempo di rappresentarla alla nostra Associazione e soprattutto ai giuristi in questione..
  10. La CGIL assicura il suo apporto e – vista la sua forza organizzativa – questo intervento è molto apprezzato. E’ contraria alla data del 9. Spinge per un’iniziativa nazionale a Roma forte, ampia  e organizzata in ore serali, per mitigare l’effetto del caldo.
  11. Viene ricordato più volte il ruolo dell’Europa, sia per i ricorsi da esperire a  tutela dei diritti di libertà di stampa; sia per il forte richiamo dell’OSCE (Organizzazione Sicurezza e Cooperazione Europea) rivolto su questo tema all’Italia, da amplificare e divulgare.
  12. Roberto Natale (presidente Fnsi) riepiloga le proposte e lancia l’impegno di creare un gruppo di lavoro di imminente composizione, per definire data e modalità dell’iniziativa, visto che  sembra impraticabile la data del 9 luglio, anche per la coincidenza dello sciopero dei trasporti.

2 commenti

  • ripeto, tutto ok per tutto il mondo della cosidetta sinistra , ma ormai con il solo “anti” si ottiene poco di quel nuovo progetto tangibile che occorre rappresentare per uscire dal ventennio ….

    non fate lo sbaglio strategico , gia dimostrato in altre occasioni, di essere idenficati come i soliti di un certo “popolo” e non di un altro e di altri ancora,

    allargate più possibile, in senso visibilimente e tangibilmente “nuovo” , a tutte quelle forme rappresentative di pezzi del tessuto sociale che sono tutte in relazione alla violazione dei diritti in qusto paese, di cui questo bavaglio è già ante litteram ..

    si pensi a tutti quegli operatori della giustizia ed anche delel forze dell’ordine che sono per primi coinvolti nella decadenza di questo paese che toglie loro risorse, quindi anche linee ( comprese quelle gratuite per le intercettazioni, come è negli altri paesi , da aggiungere a tutte le risorse vieppiù mancate per cui hanno già protestato “soli” senza visibilità e senza cambiamento)…

    coinvolgete a più ampio spettro tutte le componenti rimaste “sane” nel nostro tessuto, anche quelle che sono sempre piu state defilate in occasioni del genere, guardia di finanza, a.n.m. o associazioni dei cancellieri e personale amministrativo e tutte le associazion della professione forense-

    i tribunali sono i primi a essere coinvolti da questa normativa, e i giudici non possono limitarsi a scendere in protesta solo per l’evidente reivendicazione sindacale sui tagli maggiori guarda caso al loro stipendio, minore rispetto a quello dei politici locali e nazionali

    rivolgetevi anche a tutte le associazioni dei cittadini in difesa dei loro dirttti ( fra i quali questo del ddl in questione diminuito due volte, sul piano di chi è leso da un reato per cui si escludono le interecettazioni,oltre che sul piano informativo)
    ve ne sono moltissime di orientate ai servizi al cittadino, ridotto a cliente o “consumatore” spesso molto spesso ingannato ,che è poi il suddito voluto da questo regime ….

    si rischia altrimenti la solita piazza e piazze autocelebrative , importanti solo per dimostrare che c’è una parte del paese ” che reagisce”.

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