Costituzione usata come scusa

Al di là dello scontro quasi ideologico che si solleva ogni volta che si tocca la Costituzione, ciò che colpisce del dibattito sull’articolo 41 è la tesi che questo articolo sia ciò che ha frenato e frena la competitività italiana e che, modificandolo, l’Italia possa tornare a competere sui mercati internazionali. Ma è davvero così? E’ vero che la competitività di un Paese dipende dalla sua Carta costituzionale? Questa è la domanda che dovremmo porci in questo momento. In questa prospettiva è interessante andare a guardare le classifiche internazionali sulla competitività e scoprire che i Paesi più competitivi del mondo hanno alle spalle Costituzioni, modelli di Stato e di governo completamente diversi l’uno dall’altro.

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1 commento

  • Le prefiche della Costituzione violata.

    Sembrerebbe incredibile, eppure c’è il fiore del costituzionalismo italico che quotidianamente versa lacrime ruggenti sui torti inferti alla Costituzione da parte di coloro che la dissacrano animati dal proprio egoistico interesse. Nessuno che si renda conto che il “Treno della Costituzione”, per correre veloce tallonato dalla GLOBALIZZAZIONE dei tempi, ha bisogno di nuovi binari sui quali correre veloce nel rispetto di quei diritti divenuti fondamentali per qualsiasi società istituzionalizzata. Dobbiamo RI-FOR-MA-RE! È accaduto e accade per la TAV (Treno Veloce), Napoli-Milano 2,59 ore, 300 km all’ora di velocità. Il vecchio “Pendolino” non avrebbe mai potuto percorrer i 750 km di distanza in meno di 8 ore. Per adeguarci ai tempi è stato necessario costruire ex novo l’intera rete ferroviaria, nuovissimi treni (“Freccia d’argento” e “Freccia Rossa”) compiono il miracolo giornaliero di portare migliaia di cittadini da una capo all’altro della Penisola in tempi assolutamente inimmaginabili. Bari- Salerno- Napoli-Milano-Torino-Venezia, più di mille chilometri di binari ad Alta Velocità, un primato italiano per i Paesi europei. Non avremmo dovuto investire miliardi di euro per allinearci al progresso dei Paesi confinanti? No? Ed è no anche per la Costituzione, obsoleta e ferma al 1947, prima metà del XX Secolo. È la struttura di base che deve servirci da progetto sul quale costruire la nuova TAV COSITUZIONALE, ma i binari, la rete aerea, le traversine, la massicciata, tutto deve essere rinnovato per consentire alla “Freccia d’argento e alla “Freccia rossa” di offrirci i servizi che una Costituzione illuminata è in grado di offrire ai suoi cittadini. Fra i diritti di cui il cittadino deve poter godere c’è, senza dubbio, quello di disporre di una Costituzione che sia all’altezza di garantirgli non solo la libertà, ma la certezza della libertà dal bisogno. Sarà questa Costituzione che farà dei cittadini liberi, uomini dignitosamente liberi.

    Celestino Ferraro, Napoli

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