Pisa, Englaro e la cittadinanza negata: è il vuoto di identità del Pd

14 Giu 2010

La maggioranza propone la cittadinanza onoraria, ma sbaglia i conti e quattro consiglieri del pd votano con l’opposizione. Un errore di calcolo che rivela vuoto d’identità del partito e nessuna strategia politica

L’11 giugno il gruppo consiliare di maggioranza (centrosinistra) del comune di Pisa presenta una propria mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Beppino Englaro. Fa male i conti: 5 consiglieri, di cui 4 del Pd e uno di una lista civica, votano contro assieme all’opposizione e la mozione è respinta. “Questione di coscienza” spiegano i vertici locali del Pd. Questione di vuoto di identità, secondo Libertà e Giustizia.
L’associazione, che rinnova la propria solidarietà e gratitudine a Beppino Englaro, suo socio onorario, ritiene innanzitutto che si tratti di riconoscere la gravità del vuoto identitario che caratterizza l’attuale fase del partito democratico. Inoltre, da un punto di vista di strategia politica crede sia semplicemente vergognoso esporre una persona che si è tanto spesa per una battaglia civile e culturale che riguarda tutti gli italiani, e va ben oltre la tragica vicenda personale, senza avere la certezza di un risultato finale.

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