Silvio Berlusconi blinda il ddl intercettazioni alla Camera e, parlando in mattinata all’assemblea di Federalberghi, attacca nuovamente i giudici politicizzati che bloccano l’azione del governo e arrivano a «sostituirsi al popolo sovrano». Il premer è stufo delle critiche, dei suoi scarsi poteri, delle «forche caudine» cui ogni legge deve sottostare tanto da rendere «un calvario quotidiano» farne una, che quando esce da Palazzo Chigi – spiega- «ti ritrovi un dromedario mentre avevi pensato ad un cavallo».
Dopo estenuanti trattative, Berlusconi spinge a chiudere i giochi sulle intercettazioni e su un testo del quale non è del tutto soddisfatto: «è passato all’unanimità in ufficio di presidenza ed io soltanto – sottolinea – mi sono astenuto perchè la legge non risponde del tutto alle promesse che avevamo fatto nel programma». Ma adesso il Cavaliere vuole solo portare a casa una legge che «le lobby dei magistrati e dei giudici hanno tentato di bloccare» ma che è comunque un buon compromesso, un primo soddisfacente passo «nel lungo cammino per il nostro diritto alla libertà».
Dal presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha potuto accendere il semaforo verde su un testo arrivato solo alle 8,30 del mattino sulla sua scrivania, arriva una risposta piccata: «Va ad onore di Berlusconi essersi astenuto sul ddl intercettazioni perchè a suo avviso, non manterrebbe in toto gli impegni presi con gli elettori in materia di tutela della privacy. Comunque sono certo che Berlusconi concordi con me sul fatto che la nuova formulazione del ddl fa si che esso di certo non contrasti con altri impegni presi con gli elettori: quelli in materia di lotta alla criminalità e di difesa della legalita».
Come sia sia, dopo un lungo braccio di ferro Fini depone le armi. È invece Berlusconi ad alzare gli scudi contro chi lo critica e lo ostacola nella sua azione di governo. «Facciamo quello che si può, non si può fare di più – si inalbera -Abbiamo una straordinaria forza di volontà, resistiamo con la pelle dura a tutte le critiche che ci vengono rivolte: ma non chiedeteci di più». «Resistiamo – insiste – anche se a mettervi nei miei panni, a leggere giornali e guardare Tv pensando di essere Berlusconi, viene la nausea».
Un “resistere, resistere, resistere” che evoca un pessimo rapporto con quella magistratura politicizzata che anche oggi il premier attacca. «La sovranità – punta il dito – non è più nelle mani del popolo, ma in quelle di alcuni pm che attraverso la Corte costituzionale si fanno abrogare le leggi». Quei pm che «respingono un cittadino innocente, dopo il primo grado, nel girone infernale dei processi perchè con il loro mestiere ci guadagnano, perchè vogliono dimostrare il loro teorema accusatorio, perchè gli stai antipatico o solo per pregiudizio politico». Giudici che, denuncia, «mi hanno spinto a chiedere alla Protezione Civile di non da andare più all’Aquila, perchè dopo la denuncia di mancato allarme da parte della magistratura qualche mente fragile che ha avuto morti sotto le macerie potrebbe arrivare a sparare».
Berlusconi appare battagliero ma stanco di lottare con i lacci e lacciuoli che rallentano l’azione di governo. «Non c’è niente che non sia faticoso nell’attività di governo – si lamenta -. Il presidente del Consiglio non ha nessun potere. Le decisioni toccano a Capo dello Stato, Parlamento, Corte costituzionale». E anche la ’navettà dei provvedimenti tra le Camere è «un giochino che può andare avanti all’infinito», per arrivare ad una legge che, se passa il vaglio del Quirinale, «devi sperare che i pubblici ministeri di Magistratura democratica non vadano alla Consulta per farla abrogare…». Agli albergatori il Cavaliere promette: «la tassa di soggiorno a Roma, una decisione che è stata presa alle mie spalle, sarà solo una extrema ratio».
Poi difende una manovra di «pochi sacrifici» e promette ancora la riduzione delle tasse «appena si può». Non senza bacchettare la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, seduta nelle prime file, per il suo no al posto di ministro dello Sviluppo economico. «Mi ha fatto una lunga lista di richieste e io le ho detto vieni tu a fare queste cose – recrimina il premier -. Sapevo che il mio invito non sarebbe stato accolto ma adesso attenti perchè non si può solo criticare chi al governo ha tutte le responsabilità».
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Ci vuole una faccia tosta incredibile per fare la vittima anche in questa occasione. Il Sultano alla fine ha ottenuto quello che voleva, alla faccia di Fini, che alla fine, si è allineato come uno scolaretto messo dietro la lavagna. Tutto il gran casino dei finiani per ottenere questo schifo di legge? Spero solo in un altro Piazzale Loreto…
Raccomandiamo a tutti di discutere le idee e non le persone. Vi preghiamo di non scivolare in insulti gratuiti o apologie di violenza, che indeboliscono la forza delle vostre idee. Il rispetto di tutti, a prescindere, è la condizione necessaria per il dialogo. Soprattutto quando il dialogo si fa difficile.
Non dimentichiamoci della norma che prevede la possibilità dell’imputato di ricusare il PM
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PROVVEDIMENTO ECCELLENTE E URGENTISSIMO! VI SPIEGO PRCHE’: – Con questa legge finalmente saranno assicurate la felicità e la pace: – i magistrati non correranno il pericolo di saltare in aria! e vivranno più tranquilli anche se sono “talebani” come ha spiegato un cittadino italiano al di sopra di ogni sospetto, perché i mafiosi e i delinquenti finalmente potranno parlare tranquillamente al telefono senza essere disturbati da nessuno, spariranno i “pizzini”! stante che i loro delegati ne garantiscono la riservatezza, ma anche quella dei comitati di affari, delle cricche, dei pedofili, degli stupratori, dei politici impegnati a studiare le leggi eccellenti per i loro elettori preferiti che finalmente godranno di un paese tranquillo, tanto tranquillo, che pur di non turbare l’opinione pubblica nulla deve sapersi. La Polizia potrà così dedicarsi a fare attraversare le vecchiette e i bambini! – a dirigere il traffico, potrà multare i lavavetri e controllare meglio gli extracomunitari. – (personalmente io suggerirei pure di disarmarla, non ci saranno delinquenti pericolosi da arrestare). I quotidiani finalmente potranno pubblicare con la massima libertà, le coloratissime foto delle veline e delle troie degne e preferite di chi questo “ordine” ama da sempre! – ma niente altro – tanto di carta da stampare e televisioni da dedicare a tanta splendida cultura popolare ne ha quanto ne vuole qualcuno ha già anticipato i soldi! Basta abituare e distrarre il pubblico …. Grande fratello, tette, culi e spettacoli culturali simili non ne mancheranno, storicamente la storia si ripete e così le grandi intelligenze malate puntualmente si ripresentano! Se pensiamo che Mussolini fece la guerra senza accorgersi che ogni giorno vedeva gli stessi aerei e gli stessi carri armati che sapientemente contava e sommava, che delle leggi razziali nessuno si accorgeva perché esattamente come oggi le minchiate di pochi rincoglionivano le masse. Figuriamoci il danno che saprà produrre chi non spiega da dove sono arrivati tanti soldi veri che comprano tutto! Anche il silenzio degli “onesti” quelli che fingono essere giusto che la legge non è uguale per tutti. Zittiranno tutti, intanto cominciamo con le intercettazioni! Presto si metterà mano alla giustizia! E poi anche la Costituzione “è un inferno”. Chi ha investito in questo splendido futuro ha fatto un grande investimento pagando in anticipo … Che Dio ci protegga dai cretini, per i quali tutto va bene! E discutono su leggi e proposte demenziali che fingono (?) di non capire!
Francesco Buffa