Torino si fa in due: nasce LeG Rivoli

18 Mag 2010

La gravità della situazione politica, e l’emergenza democratica che il nostro paese sta vivendo, richiede che i cittadini vengano informati, che vi sia un recupero dei valori e della legalità, elemento dal quale non si può prescindere in un contesto in cui gli attacchi del governo alla Costituzione sono sempre più determinati.

Si è costituito il 17 maggio 2010, un nuovo circolo di Libertà e giustizia a Rivoli, comprendente la zona di Torino ovest. Hanno partecipato una decina di nuovi iscritti alla serata di inaugurazione, ed erano presenti anche alcuni componenti del direttivo di Torino centro. E’ stata evidenziata la necessità di operare nella zona ovest di Torino, in base alle caratteristiche di un tessuto sociale e un territorio molto differenziato in una regione ampia come il Piemonte, che vede realtà sociali e sensibilità specifiche che non possono essere inglobate in un unico ambito politico-sociale.

Si è discusso della necessità di interloquire con i cittadini sfiduciati nei confronti della politica e dei partiti che dimostrano di essere chiusi e refrattari ad ogni iniziativa che interferisca con le loro dinamiche interne, causando astensionismo e apatia negli elettori. E’ stata evidenziata altresì l’importanza di essere propositivi e di non incorrere in un atteggiamento di antipolitica, bensì di intercettare il disagio sociale che spesso dà origine a movimenti che nascono proprio in virtù del fatto che i cittadini non si sentono più rappresentati da una politica miope e carente nell’elaborazione culturale di valori e principi etici.

La gravità della situazione politica, e l’emergenza democratica che il nostro paese sta vivendo, richiede che i cittadini vengano informati, che vi sia un recupero dei valori e della legalità, elemento dal quale non si può prescindere in un contesto in cui gli attacchi del governo alla Costituzione sono sempre più determinati, e la spinta al presidenzialismo autoritario (nonché la deriva xenofoba e populista della Lega) che il Presidente del Consiglio tenta di imporre al Paese attraverso lo svuotamento della democrazia, ci impongono di farci carico delle nostre responsabilità di cittadini, considerato che la maggior parte delle norme sostanziali si identificano con i diritti fondamentali, esse appartengono a tutti noi, che dei diritti fondamentali siamo i titolari, con la conseguente responsabilità di salvaguardia di questi diritti.

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