Cure palliative, governo battuto due volte alla Camera

09 Mar 2010

La battaglia ostruzionistica delle opposizioni ha strappato stamani alla Camera un duplice successo: prima hanno imposto, con tre voti di scarto, il rinvio dell’approvazione della proposta di legge del governo per gli enti locali (un provvedimento-palliativo che, tra l’altro, non affronta il problema della crisi finanziaria dei comuni in seguito all’abolizione dell’Ici), e poi hanno daccapo battuto governo e centrodestra ottenendo l’inversione dell’ordine del giorno: si è così passati subito alla discussione del provvedimento sulle cure palliative rinviando la discussione del decreto istitutivo dell’Agenzia per i beni confiscati alla mafia. Dopo la prima sconfitta, il Pdl aveva chiesto una sospensione dei lavori per valutare la situazione: la richiesta è stata respinta.
“La maggioranza è allo sbando, in confusione non solo sulle liste e divisa al suo interno come dimostrano i contrasti durante le votazioni di oggi”, ha sottolineato subito il capogruppo Pd Dario Franceschini. Che ha spiegato: “Abbiamo letto sui giornali, in un concentrato di spregiudicatezza, che il nostro ostruzionismo avrebbe ostacolato l’approvazione della legge sulle cure palliative, che è una nostra iniziativa. Quindi abbiamo proposto di passare all’esame di quel provvedimento con l’impegno di approvarlo in poche ore fuori dalla linea di blocco che abbiamo deciso di attuare contro il decreto salva liste. La maggioranza ha detto no, ma sono andati sotto: il governo è stato battuto di martedì mattina, si vede che i deputati del centrodestra hanno altre cose da fare fuori della Camera.

Ora lavoreremo alle cure palliative e poi ricominceremo con l’ostruzionismo”.
Franceschini ha aggiunto che “questa sarà una settimana importante per la difesa delle regole e della democrazia, come testimonia anche la battaglia in Senato contro il cosiddetto legittimo impedimento. Sono battaglie non solo contro il decreto salva liste ma a difesa della democrazia”.

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