La Carta al centro del mirino

07 Gen 2010

Redazione

Il diario degli attacchi è strepitosamente lungo, il foglio informativo che LeG ha deciso di tenere dall’inizio di questo governo Berlusconi, per documentare i colpi alla nostra carta costituzionale, fin da subito ha assunto il peso di un volume enciclopedico. La storia delle bordate che il Pdl (talvolta anche il Pd) lancia alla Costituzione è un diario quotidiano di proposte: negli ultimi 20 mesi sono 99 quelle finite al vaglio delle commissioni parlamentari. Ecco le più notevoli: L’articolo 1Il senatore Pdl Lucio Malan vorrebbe rivedere “l’ordinamento della Repubblica sulla base del principio della divisione dei poteri”. Propone perciò – è novembre 2008 – di modificare l’articolo 1 e trasformarci in una Repubblica “fondata sui princìpi di libertà e responsabilità, sul lavoro e sulla civiltà dei cittadini che la formano”.
Istruzione, cittadinanza, Europa Davide Caparini si impegna a sopprimere cinque parole dell’articolo 33 secondo cui la scuola privata vive “senza oneri per lo Stato”. Andrea Gibelli vorrebbe “costituzionalizzare il principio dello ‘ius sanguinis’”: italiani si nasce. Roberto Cota, quando nemmeno immaginava di diventare il candidato Pdl in Piemonte, provava a mettere paletti all’articolo 11 per dire che sì, l’Italia è nell’Ue, ma fino a un certo punto.
Giustizia e Parlamento Il deputato Edmondo Cirielli, al cui nome si lega la prescrizione breve, ha proposto due leggi sulla giustizia.

In una evidenzia “i limiti della finalità rieducativa” per chi deve scontare una pena, nell’altra si preoccupa di “tutelare le vittime di reati”: Lo Stato protegge chi ha subìto dei danni, ma non si fa cenno alla possibilità che la vittima possa essere lo Stato.
Immunità parlamentareUn disegno di legge numero 1942, trasmesso il 17 dicembre alla presidenza del Senato col titolo “Modifica dell’articolo 68 della Costituzione, in materia di immunità dei membri del Parlamento” è stato proposto da Franca Chiaromonte, senatore Pd, e Luigi Compagna, senatore Pdl. Sostanzialmente propone di riportarla in vita. Non nella stessa identica versione spazzata via da Tangentopoli sedici anni fa, ma secondo un criterio appena più rispettoso dell’autorità giudiziaria. Anziché obbligare il pm a chiedere l’autorizzazione preventiva per svolgere le indagini sugli “onorevoli” (nella Prima Repubblica veniva puntualmente negata), questa nuova proposta lascerebbe procedere il magistrato senza mettergli i bastoni tra le ruote fino alla soglia del rinvio a giudizio.Ci sono altri tre disegni di legge del tutto simili, per il ripristino dell’immunità parlamentare.
Semplificare il procedimento legislativoGiorgio Jannone, Pdl, vorrebbe intervenire sull’articolo 72, di modo che l’assemblea non debba più votare i procedimenti di legge votandoli articolo per articolo e con votazione finale.
Corte CostituzionaleUna proposta di Raffaello Vignali Pdl vorrebbe modificare gli effetti delle sentenze della Consulta.

La proposta è stata depositata il 10 dicembre 2009, a Lodo Alfano ancora caldo.
Tasse e diritti civili Carmelo Briguglio aggiunge una postilla all’articolo 47: l’imposizione fiscale deve avere un limite massimo. Giusto per scongiurare la fuga in Svizzera dei soliti operai e pensionati. Benedetto Francesco Fucci, dopo la morte di Eluana, ha chiesto la messa per iscritto dell’inviolabilità del diritto alla vita. Malan vuole aggiungere all’articolo 29, che parla di matrimonio, una precisazione: “Tra un uomo e una donna”.

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