Pubblichiamo l’adesione della giornalista in solidarietà con Travaglio, il Fatto Quotidiano e il gruppo Repubblica-Espresso dopo gli attacchi dell’on. Cicchitto.Senza Marco Travaglio, ci sarebbe molto buio sulla storia italiana che si sta facendo in questi anni. Molti lo sanno: in Italia, in Europa, negli Stati Uniti. Alcuni non lo sanno ancora: se vogliono una lampada, cominceranno a leggerlo presto. Poi ci sono quelli che lo sanno meglio di tutti gli altri: non c’è da stupirsi se da loro viene oggi – rancorosa, vendicativa – l’accusa di terrorismo mediatico.
Sarebbe bello se tra i giornalisti indipendenti di tutte le testate ci fosse più solidarietà: con Travaglio, con il Fatto Quotidiano, con Repubblica-Espresso.
Barbara Spinelli
Contro Marco Travaglio è in atto un’aggressione violenta. A un cenno del capogruppo Pdl alla Camera, il piduista Fabrizio Cicchitto, che nel compilare la lista nera comprendente il Fatto, Santoro e il gruppo Repubblica-Espresso, lo ha definito “terrorista mediatico”, subito si è scatenata la canea televisiva. Da Porta a Porta, a Canale 5, a Omnibus il pestaggio di Marco si è sviluppato attraverso la falsificazione e la manipolazione di sue dichiarazioni rese dopo il ferimento di Berlusconi a Milano, in totale assenza di contraddittorio o con interventi tardivi quando ormai la scientifica azione diffamatoria era irrimediabile. I diffamatori e i picchiatori a libro paga sappiano che risponderemo colpo su colpo.
A difesa della persona di Marco Travaglio a cui tutti i giornalisti del Fatto ribadiscono la loro più totale e affettuosa solidarietà. A difesa del suo diritto di fare giornalismo. A difesa dell’informazione e della democrazia di questo Paese, mai come oggi messa in pericolo dall’assalto dei nuovi squadristi.
Antonio Padellaro
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