Libretto nero della democrazia

14 Dic 2009

LIBRETTO NERO // L.CARLASSARE: Prepariamoci al referendum // Il diario continua. Ecco gli aggiornamenti di Novembre sul tema degli attacchi alla Costituzione. Nel libretto si possono leggere in sequenza quelli a partire da maggio 2008.1 novembre – Fini chiude Montecitorio fino al 9: non ci sono soldiIl presidente della Camera: “Una delle ragioni per le quali non è possibile calendarizzare in Aula progetti di legge di iniziativa parlamentare deriva dal fatto che questi non possono essere licenziati dalle commissioni per mancanza di copertura finanziaria”. Un gruppo di 30 deputati di tutti gli schieramenti ne approfitta per correre la Maratona di New York. La verità non sono tanto i quattrini: 101 leggi approvate, 93 di iniziativa del governo, tre di iniziativa mista, cinque di iniziativa parlamentare. Cioè, in un anno e mezzo i seicentoquindici deputati hanno prodotto cinque leggi. Che poi è un paradosso lamentarsene, visto che c’è un ministero dedicato alla riduzione delle norme.
2 novembre – Riforme, Alfano: bene il dialogo, altrimenti facciamo da soliIl ministro della Giustizia: “Non so se c’è la possibilità di trovare un’intesa con l’opposizione sulla riforma della giustizia: noi non la rifiutiamo ma anzi la ricerchiamo”, ma in caso contrario il governo non resterà fermo, andrà avanti anche da solo.

4 novembre – Berlusconi: premier o presidente elettoCosì il presidente del Consiglio nell’intervista a Bruno Vespa per il libro Donne di cuore: “Sarà il Parlamento nei prossimi mesi a definire quale sia il modello più adatto alla realtà italiana. Ciò che conta è che il titolare del potere esecutivo venga scelto direttamente dal popolo. E con lui la forma di governo. Di fatto, è quello che già succede nella costituzione materiale. E’ ora che la Costituzione formale sia aggiornata e messa al passo con la realtà del Paese”. Quanto al Parlamento, la maggioranza ridurrà il numero dei parlamentari con l’approvazione di una riforma in questa legislatura. Ovvero entro il 2013. “Credo che sarebbe utile che il Quirinale e il Governo mantengano le loro funzioni nell’ambito di una leale collaborazione”.
5 novembre – Berlusconi riscrive la par condicioL’annuncio a Porta a Porta, trasmissione Rai di Bruno Vespa: arriva la modifica della legge 28 del 22 febbraio 2000 sulla par condicio. Forse, non andrà in porto in tempi brevi (in vista delle elezioni regionali di marzo prossimo), solo perché anche dal Pdl vengono resistenze e dubbi, in particolare dal fronte ex An di Gianfranco Fini (il vicecapogruppo alla Camera Bocchino dice che “sul tema bisogna riflettere bene”). Ignazio Abrignani Pdl ha presentato il ddl 2085 che prevede la cancellazione della par condicio e permette la presenza su radio e tv,dei partiti, in proporzione alla loro forza parlamentare.

Inoltre è previsto un diritto di tribuna per un massimo del 10 per cento degli spazi per i gruppi non rappresentati. E’ anche possibile la reintroduzione sulle reti televisive degli spot a pagamento (a vantaggio di chi, anche sul piano economico, appare superfluo precisare!). Ma forse, almeno su questo punto, ci sarà un emendamento soppressivo.
7 novembre – LeG a Genova: Fare democrazia“Fare democrazia” è il titolo dell’annuale riunione dei soci di Libertà e Giustizia. L’associazione si apre alle collaborazioni con il mondo dell’associazionismo perché la società civile se vuole essere, cioè se vuole essere società e civile, deve fare, deve esserci, in questo tempo. “Non ci sono più rendite di cui usufruire, non padri della patria a cui affidare il compito, non più fondamenta certe e per tutti”, dice Sandra Bonsanti. E’ a rischio la tenuta dello Stato, insieme all’unità del nostro Paese, e siamo di fronte, come sintetizza Gustavo Zagrebelsky, a un “processo di progressiva distruzione delle istituzioni”.
10 novembre – Fini e Casini: non è eresia parlare di immunitàPer il presidente della Camera e per il leader dell’Udc non è esclusa la possibilità di reintrodurre l’immunità parlamentare. ma è chiaro che “non deve essere una sorta di impunità”. Per i parlamentari dell’Unione europea, ricordano, è prevista.
10 novembre – Zagrebelsky: la democrazia ha bisogno dell’ora di CostituzioneIl presidente emerito della corte costituzionale e presidente onorario dell’associazione Libertà e Giustizia a asostegno del progetto di insegnare Cittadinanza e Costituzione nelle scuole: “Un ethos democratico è fondamentale; un sentire comune democratico è la base di ogni possibile discussione”.

“La democrazia di tutti i regimi è il più difficile – spiega Zagrebelsky – richiede rinunce, chiede di mettere in comune qualcosa di sé per costruire un patrimonio condiviso di energie, competenze, anche di denaro. Senza lealtà fiscale, per esempio, una democrazia non esiste. E’ insomma il regime dell’altruismo. Dà molto in termini di rispetto, ma prima di tutto esige rinunce. Se non si coltiva un ethos di questo tipo, un sentire condiviso, la democrazia ha basi debolissime. Costruire uno spirito pubblico è una necessità fondamentale. E lo spirito pubblico è creato anche dalle associazioni di volontariato”.
11 novembre – Berlusconi-Fini, intesa sul processo breveUn’intesa sul processo breve ma non sulla prescrizione e sui reati tributari. “Nei prossimi giorni – spiega Fini dopo il vertice a Montecitorio – sarà presentato un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi senza nessun intervento diretto del governo, per garantire che i tre gradi di giudizio si svolgano in tempi certi, unicamente per gli incensurati, in un tempo massimo di sei anni per arrivare al terzo grado di giudizio”. Ma è sempre Fini a dire: “quella che viene impropriamente chiamata prescrizione breve è un’ipotesi considerata impraticabile da me e Berlusconi, perché danneggerebbe i cittadini”.
11 novembre – Pera presenta ddl per il presidenzialismoElezione popolare diretta del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio contemporaneamente alla elezione della Camera, elezione del Senato due anni dopo quella della Camera, durata quadriennale delle legislature, riduzione del 25 per cento del numero dei parlamentari.

Questa, in sintesi, la proposta di riforma della Costituzione presentata dal senatore del Pdl Marcello Pera. Il progetto prevede il superamento del bicameralismo perfetto, diversa distribuzione delle competenze legislative delle regioni, nuova formulazione dell’art. 81 della Costituzione in materia di copertura finanziaria delle leggi, parere del Senato sulle nomine presidenziali, inchieste parlamentari di minoranza, ricorso preventivo alla Corte costituzionale, ricorso individuale alla Corte per lesione dei diritti di libertà.
11 novembre – Gelmini: l’ora di Costituzione non sia di politicaIl ministro dell’Istruzione: “L’ora di Costituzione non è un’ora di politica in classe, ma vuole offrire ai ragazzi la conoscenza dei principi fondamentali, che fanno parte del bagaglio culturale di una persona. Mi auguro che l’ora di educazione alla cittadinanza sia veramente tale e che non sia improntata ad interessi di parte o a posizioni politiche”.
12 novembre – Schifani: mi auguro condivisione sul processo breve“E’ evidente che ci saranno polemiche – dice il presidente del Senato – ma la durata dei processi è un tema esistente, su cui mi auguro che maggioranza ed opposizione si affrontino guardando all’astrattezza e alla generalità della legge e non soltanto ai casi peculiari”.
12 novembre – Di Pietro: pronti al referendum sul processo brevePer il leader dell’Italia dei valori, il disegno di legge “sul ‘processo breve’ dice che dopo due anni il processo non si deve fare più e per questa ragione migliaia di processi dei maggiori scandali italiani andranno tutti dichiarati estinti.

E’ la più grossa amnistia mascherata della storia e ancora una volta l’Italia dei valori, dal 5 dicembre si impegnerà a raccogliere le firme per un nuovo referendum perché anche questa volta questa legge è incostituzionale, immorale e contro gli interessi del Paese”.
12 novembre – Processo breve, Marini (ex Consulta): non viola la Carta; Taormina: invece sìNon viola il principio costituzionale dell’uguaglianza il ddl sul processo breve, laddove limita l’applicazione delle nuove norme agli incensurati, escludendone invece i recidici. Parola del presidente emerito della Consulta Annibale Marini. Per l’avvocato Taormina, ex sottosegretario all’Interno del Governo Berlusconi, “è un ddl vergognoso, perché per vietare il giudizio su di un imputato se ne vietano centomila, con danno morale e patrimoniale delle vittime dei reati. E’ criminale perché implica l’utilizzazione dello strumento legislativo per fini personali ed integra un attentato alla Costituzione sotto il profilo della vanificazione della giurisdizione. E’ criminogeno perché, essendo materialmente impossibile celebrare un processo di primo grado in due anni, il disegno di legge è una licenza a delinquere, soprattutto per i delitti che attentano alla sicurezza di ogni giorno dei cittadini. E’ ridicolo perché chiaramente ritorsivo rispetto alla caduta del Lodo Alfano, è fatto presentare al Senato perché in Consiglio dei Ministri siede l’unico interessato a sopprimere la giurisdizione, dopo averlo però concordato con la maggioranza, attraverso una blindatura che rende una buffonata il ruolo del Senato e della Camera, sul modello di una autentica dittatura”.

12 novembre: Finocchiaro: non è vero che Berlusconi è eletto dal popolo“Basta con questa storia che Berlusconi sia stato eletto dal popolo. Non è vero. E’ solo una sciocchezza efficace sotto il profilo propagandistico, ma pur sempre una sciocchezza”, dice il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro.
13 novembre – Conflitto d’interessi al cinemaSilvio Berlusconi ora si accaparra anche qualche centinaio di schermi cinematografici. La questione è posta dai deputati Giuseppe Giulietti, dell’Idv, ed Emilia De Biasi del Pd, ai ministri Biondi (Beni culturali) e Scajola (Sviluppo economico) in seguito alla nascita in Italia della società “The Space Cinema”, un circuito con ventuno partners amministrato da una società guidata da Alessandro Benetton (abbigliamento, autostrade, autogrill, aeroporti, Mediobanca, ecc.) con il 51%, ed il gruppo Mediaste con il 49% che riversa le attività di Medusa Multicinema (figlia di Medusa-cineproduzioni) insieme ai Warner Village Cinemas sotto il controllo di una nuova holding. “Tre Space” può già contare su una dote di 24 strutture per 242 schermi distribuiti in tredici regioni. La quota di mercato è, già oggi, intorno al 15,5-16% dell’intero parco-sale, e addirittura del 30% del parco-multisale.
15 novembre – Napolitano: quel che conta in politica è la moralità “Ci si schieri liberamente a destra o a sinistra – dice il presidente della Repubblica -, quello che conta è il senso della nobilità della politica, dei limiti anche nel ruolo alto e insostituibile della politica, la dedizione all’interesse generale, quel che più conta è la moralità della politica”.

16 novembre – Fini: riforme condivise, non a piacimento della maggioranzaIl presidente della Camera: “E’ proprio la nostra Costituzione ad indicare con chiarezza le modalità attraverso le quali è possibile modificare la Costituzione”. “E’ certamente possibile – osserva – farlo avvalendosi di maggioranze ordinarie, ma in quel caso si è sottoposti all’esame dell’unico soggetto che in una democrazia è sovrano: il corpo elettorale. E l’esperienza recente deve insegnare a tutti che, se vogliamo riforme condivise in grado di gettare solide basi di credibilità delle istituzioni per il prossimo futuro, non ci si deve stancare di cercare il confronto ed evidenziare positivamente quello che può unire, mettendo in disparte o in secondo piano tutto ciò che può dividere”.
17 novembre – Schifani: se la maggioranza non tiene, elezioni Le riforme istituzionali e il ddl sui processi brevi “devono stare su due piani diversi” per il presidente del Senato Renato Schifani che dice anche: se la maggioranza non tiene, la parola torni agli elettori. E’ la prima volta che la seconda carica dello Stato si espone con parole così chiare su una decisione che secondo la Costituzione spetta solo al capo dello Stato. E’ il sintomo più evidente del malessere diffuso che serpeggia nel centrodestra. I fedelissimi di Berlusconi chiedono che venga “disinnescato” l’attacco “politico-giudiziario-editoriale” contro il premier attraverso l’approvazione della legge sul processo breve, Pier Ferdinando Casini spinge per un accordo basato sul lodo Alfano in Costituzione.

Che però si scontra con il “no grazie” del segretario del Pd Pier Luigi Bersani.
17 novembre – Napolitano: il parlamentarismo resta valido“La Repubblica parlamentare resta per l’Italia una soluzione valida, anche se può essere migliorata”, dice il presidente della Repubblica. “La Repubblica Italiana è fondata su un sistema di democrazia parlamentare che può essere rafforzato o modificato in alcuni suoi meccanismi. E’ legittimo e normale, lo prevede l’articolo 138 della Costituzione. Io mi sono espresso pubblicamente a favore di alcune modifiche su precisi punti. Sono presidente di una Repubblica parlamentare e certamente non farò propaganda per un’altra Repubblica”.
18 novembre – In provincia di Brescia arriva White Christmas L’iniziativa della giunta di Coccaglio punta a a cacciare tutti gli immigrati privi del permesso di soggiorno, o con il permesso di soggiorno in scadenza, entro la notte di Natale. “Iniziativa ergognosa, incivile e incostituzionale” è il giudizio de senatori del Pd eletti in Lombardia (Emanuela Baio, Giudo Galperti, Marilena Adamo, Fiorenza Bassoli, Daniele Bosone, Mauro Ceruti, Gerardo D’Ambrosio, Cinzia Fontana, Piero Ichino, Giorgio Roilo, Paolo Rossi, Umberto Veronesi e Luigi Vimercati).
19 novembre – Bersani: sulle riforme siamo pronti a far valere le nostre proposteIl segretario Pd: “C’è un impulso del Pd sul tema delle riforme vere che mostra di dare qualche frutto. Si dimostra che quando si parla di superamento del bicameralismo, riduzione del numero di parlamentari e di una riforma della Costituzione che non ne tocchi lo spirito e le parti fondamentali, noi siamo pronti non solo a discutere ma a far valere le proposte che abbiamo già presentato con la mozione firmata da Finocchiaro e Zanda”.
20 novembre – Berlusconi: sono il maggior perseguitato dalla magistratura.

E’ vero?
Dice il Cavaliere: “Sono stato sottoposto a 106 processi, tutti finiti con assoluzioni e due prescrizioni”. In realtà, i processi affrontati dal Cavaliere come imputato sono sedici. Quattro sono ancora in corso: corruzione in atti giudiziari per l´affare Mills; istigazione alla corruzione di un paio di senatori (la procura di Roma ha chiesto l´archiviazione); fondi neri per i diritti tv Mediaset (in dibattimento a Milano); appropriazione indebita nell´affare Mediatrade (il pm si prepara a chiudere le indagini). Nei dodici processi già conclusi, in soltanto tre casi le sentenze sono state di assoluzione, con formula piena per l´affare “Sme-Ariosto/1” (la corruzione dei giudici di Roma); due volte con la formula dubitativa per i fondi neri “Medusa” e le tangenti alla Guardia di Finanza, dove il Cavaliere è stato condannato in primo grado per corruzione; dichiarato colpevole ma prescritto in appello grazie alle attenuanti generiche; assolto in Cassazione per “insufficienza probatoria”. Riformato e depenalizzato il falso in bilancio dal governo Berlusconi, l´imputato Berlusconi è assolto per All Iberian/2 e Sme-Ariosto/2, perché “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Due amnistie estinguono il reato e cancellano la condanna inflittagli per falsa testimonianza (aveva truccato le date della sua iscrizione alla P2) e per falso in bilancio (i terreni di Macherio). Per cinque volte è salvo con le “attenuanti generiche” che si assegnano a chi è ritenuto responsabile del reato.

Le “attenuanti generiche” gli consentono di beneficiare, in tre casi, della prescrizione dimezzata che si era fabbricato come capo del governo: “All Iberian/1” (finanziamento illecito a Craxi); “caso Lentini”; “bilanci Fininvest 1988-´92”; “fondi neri nel consolidato Fininvest” (1500 miliardi); Mondadori (l’avvocato di Berlusconi, Cesare Previti, “compra” il giudice Metta, entrambi sono condannati).
23 novembre – Ciampi: basta con le leggi ad personam“Le riforme si fanno per i cittadini, non per i singoli. L’ho sempre pensato, ed oggi ne sono più che mai convinto: basta cone le leggi ad personam che non risolvono i problemi della gente e non aiutano il Paese a migliorare”. Così l’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. “E’ in corso – dice – un vero e proprio degrado dei valori collettivi, si percepisce un senso di continua manipolazione delle regole. Qui non è più una questione di battaglia politica. Qui si destabilizzano i riferimenti più solidi dell’edificio democratico, cioé le istituzioni”.
23 novembre – Casini: processo breve aberrante, meglio il legittimo impedimentoBarricate Udc contro il ddl sul processo breve della maggioranza, “non possiamo permettere al governo di sfasciare, piu di quanto sia gia sfasciato, il sistema giudiziario italiano: il primo disegno di legge – dice il leader Pier Ferdinando Casini – è aberrante e incostituzionale. E oltretutto introduce elementi di razzismo nella giurisdizione italiana, il che, francamente, è la ciliegina su una torta che non possiamo proprio mangiare”.

Casini propone invece un Lodo per garantire al capo del governo il “legittimo impedimento”, in forma permanente e senza condizioni, fino al termine del mandato. “Una legge di poche righe”, spiega, per opporre ai Tribunali che lo dovessero convocare, l’impedimento legittimo perché impegnato a governare il paese.
24 novembre – Fini: per le riforme si riparta dalla bozza Violante“Bisogna affrontare il tema delle riforme e mi chiedo: è sbagliato dire se sono condivise meglio? La bozza Violante – spiega il presidente della Camera ricordando la proposta avanzata la scorsa legislatura per la riforma del Parlamento – potrebbe essere votata all’ unanimità alla Camera e al Senato e in poche settimane diventare legge dello stato”.
24 novembre – Il pentito Spatuzza accusa Berlusconi e Dell’UtriGaspare Spatuzza, il nuovo pentito proveniente dalla cosca palermitana di Brancaccio, fa il nome di Silvio Berlusconi collegandolo alle stragi di mafia del 1993, insieme a quello di Marcello Dell’Utri. Il primo verbale sottoscritto davanti ai pubblici ministeri di Firenze che hanno riaperto l’indagine su quegli attentati (agli Uffizi, le bombe di Roma e di Milano, il fallito attentato allo stadio Olimpico) l’ha firmato il 9 luglio 2008.
25 novembre – Berlusconi: la magistratura è una forza eversivaIl presidente del Consiglio accusa la magistratura di essere una forza eversiva che “attenta alla vita del governo” e “rischia di portare il Paese sull’orlo della guerra civile”.
26 novembre – Berlusconi: avanti con Processo breve e riforme della CartaNel corso dell’ufficio di presidenza del Pdl Berlusconi esorta ad andare avanti con il provvedimento sul processo breve e con la riforma costituzionale della Giustizia.

Presidenzialismo, riforma della magistratura, processo breve e lodo Alfano Costituzionale. Così Berlusconi ridisegna la democrazia. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha l’incarico di avviare un giro di consultazioni con gli alleati della maggioranza sulle riforme costituzionali (separazione delle carriere giudici-pm e modifica del Csm).
27 novembre – Napolitano: nulla abbatte un governo con la fiduciaIl capo dello stato Giorgio Napolitano richiama toghe e premier. Invita”quanti appartengono all’ istituzione preposta all’ esercizio della giurisdizione, all’ autocontrollo nelle dichiarazioni pubbliche”.
28 novembre – LeG in piazza contro il processo breveCantoni animati, presidi, manifestazioni di piazza e volantinaggi, nei circoli si lavora a tempo pieno per una mobilitazione a tappe, per così dire, che prende il via con i Cantoni animati sulla Giustizia del 28 novembre e arriva fino alla partecipazione di circoli e soci al No B Day del 5 dicembre, a Roma. Un percorso articolato, lungo tutto lo stivale per informare soprattutto nello spirito delle iniziative di Libertà e Giustizia e poi per dire no alle leggi vergogna e all’ennesimo assalto alla Giustizia.
28 novembre – Alfano: sì al dialogo, a la riforma del processo va avanti“Nessuno mette in discussione l’autonomia del pm ma esigiamo rispetto per il Parlamento. Abbiamo un Paese – dice il ministro della Giustizia – in cui vige una divisione tra ordini e poteri scritta nella Costituzione con un perimetro ben disegnato.

Bisogna che questo perimetro venga rispettato da tutti”. Sul processo breve: “due anni di processo per ogni grado di giudizio è un tempo adeguato il cui principio è condiviso da tutte le parti politiche anche dal centrosinistra”. Sul fatto che della legge potrebbe beneficiarne Silvio Berlusconi, Alfano osserva: “E’ giusto rinunciare a una legge giusta perché finisce per riguardare anche Berlusconi? Noi pensiamo che sia ingiusto rinunciare a un legge giusta”.

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