LeG, intasatori di legalità e dignità

16 Nov 2009

Redazione

Grande mobilitazione del web contro il ddl sul processo breve. In migliaia hanno risposto all’invito di LeG di inviare ai presidenti di Camera e Senato un telegrafico messaggio via mail: “Il Parlamento che approva questa legge non mi rappresenta“. Via Facebook e Twitter il passaparola ha raggiunto navigatori di tutto il Paese e nel giro di qualche ora le caselle di posta di Fini e Schifani sono state riempite, come segnalavano i messaggi di “raggiunta capacità massima”. Moltissimi anche i messaggi di sostegno recapitati direttamente a Libertà e Giustizia. Tra i tanti, quello di don Paolo Farinella, il parroco genovese noto per le sue posizioni polemiche con la destra e anche con i vertici della Chiesa cattolica. “Ricevo da Libertà e Giustizia l’invito ad inviare (io l’ho già fatto) al presidente del Senato e della Camera le seguenti 28 parole (virgole e punti compresi) – scrive don Paolo agli amici – Assolviamo alla vocazione di pubblici intasatori di legalità e dignità”. C’è il messaggio di un avvocato di 87 anni che dice: “Non credevo che a questa età mi sarei vergognato, come mi vergogno, di appartenere a un popolo che non ha forza, né coraggio, di liberarsi di una banda che sta distruggendo la nostra Costituzione che ci è costata tanti sacrifici”; e c’è l’incoraggiamento di un diciottenne: “R-esisto con voi, siete rivoluzionari”.

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