Se il razzismo varca il cancello del cimitero

12 Ott 2009

Melma. Sono costretto a navigarci nel definire la vicenda che ora vi racconto e gli echi che ha suscitato da destra. Dunque, a Udine, la giunta municipale di centrosinistra (sindaco il matematico Furio Honsell) propone che una parte del cimitero comunale di Paderno – trecento posti – sia destinato ai defunti cittadini di fede islamica. (Come a Roma non c’è solo il cimitero acattolico, alla Piramide Cestia, ma nel più grande camposanto della capitale, al Verano, c’è tutta un’area destinata ai defunti ebrei, musulmani, non credenti.) La proposta viene approvata dal consiglio comunale con il voto favorevole di due consiglieri ex An, Stefano Arpino e Giorgio Bertoli, di stretta osservanza finiana.
Apriti cielo, prima e dopo questa scelta dei due. Non solo tuoni e fulmini del capogruppo Pdl, Loris Michelini, assolutamente contrario, ma addirittura convocazione d’urgenza del centrodestra locale nel tentativo di far rimangiare ad Arpino e Bertoli la loro decisione. Ma i due, testardi, non hanno fatto passo indietro ma anzi, nell’insistere, hanno voluto dare un in equivoco senso politico alla loro intenzione: “C’è una certa ottusità nel vedere la realtà in trasformazione e una certa incapacità di guardare al futuro. Si tratta di affrontare la questione con realismo”. Realtà in trasformazione da affrontare con realismo? Vallo a dire al coordinatore regionale del Pdl, il deputato forzista Isidoro Gottardo, che a decisione presa dal consiglio comunale è sbottato: “Neppure Fini, pur proponendo questioni di metodo e di contenuti, ha autorizzato un partito anarchico! Eppure questo è ciò che è avvenuto con il voto di Udine”.
Volete ora sapere come ho appreso questa storia? Navigando appunto nella melma, perché su “Libero” non ci sono solo tutti i dettagli della vicenda ma anche l’accusa ai due finiani di aver “disatteso il pollice verso del capogruppo”; la segnalazione che “per i due è arrivata la lavata di capo del cooordinatore”; e la irritata constatazione del disastroso esito della scelta di Arpino e Bertoli: “acconsentendo così di destinare parte del cimitero di Paderno, ovvero 300 posti, ai cittadini di fede islamica”.

Come dire che “Libero”, diretto da Maurizio Belpietro, si è rivelato più xenofobo persino de “La Padania”. Nessuno stupore, quindi, del titolo del giornale diretto da Feltri: “I finiani del Pdl votano con la sinistra / Udine avrà il cimitero per gli islamici”. Resta insoddisfatta una sola curiosità: questo titolo tradisce irritazione o delusione, indignazione o smacco? Resta comunque una certezza: questo titolo sguazza nel razzismo più becero. E persino più miserando: prendersela persino con i morti…
A proposito di Fini e degli extracomunitari. Il disegno di legge da lui, ispirato per concedere la cittadinanza agli immigrati in base allo jus soli anziché allo jus sanguinis, sarà discusso nell’aula di Montecitorio a novembre, prima del testamento biologico.

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