Un tempo, chi voleva “colpire” i magistrati onesti, lavorava perché fossero lasciati soli, isolati. Un messaggio chiaro per chi doveva capire. Oggi è stato fatto un bel passo avanti: non più lasciati soli, ma additati come tori inferociti dal torero che su tutti vigila e controlla che i soldi pubblici non siano “sprecati” a colpire la mafia, spezzando l’intreccio mafia-politica. LeG rinnova alle procure di Milano e Palermo la solidarietà di tutta l’associazione e ringrazia i magistrati italiani per l’impegno quotidiano al servizio delle istituzioni del nostro paese.
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