Osservatorio sulla democraziaL’ultimo mese di aggressioni

29 Apr 2009

Libretto nero – L’Italia dei diritti perduti // Gli ultimi aggiornamenti al libretto nero: giorno per giorno un elenco di spallate alla Costituzione e i pochi tentativi, per la verità del tutto isolati, di arginare la deriva. Per rendere più completa la raccolta dati, invitiamo simpatizzanti e amici di LeG, sparsi sul territorio nazionale a inviarci segnalazioni di violazioni nelle loro città, nei comuni di residenza. Ecco il mese di aprile.
1 aprile – La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistitaSecondo la Consulta è da considerarsi illegittima la norma che limita a tre gli embrioniimpiantabili e la parte in cui non si prevede che il trasferimento debba essere effettuato senzapregiudizio della salute della donna.
3 aprile – Buttiglione: Costituzione tradita, perderà l’appoggio dei cattoliciIl presidente Udc, dopo la bocciatura delle legge 40: “Si sta dando una lettura evolutiva dellaCostituzione. Invece tocca al Parlamento interpretare i mutamenti sociali e la Corte deveintervenire soltanto in presenza di grossolane violazioni dei principi costituzionali”.
7 aprile – Berlusconi e il senso della CostituzioneIl leader del Pdl legge dal palco della Fiera di Roma il primo articolo della Costituzione, ma si ferma solo alla prima periodo: quello che dice che “la sovranità appartiene al popolo”.

Se avesse proseguito nella lettura, arguisce Andrea Manzella, avrebbe dovuto spiegare niente di meno che il rapporto tra costituzionalismo e democrazia. È la prima questione politica che si sono posti gli antichi e i moderni: ed è sempre, ancor oggi, stringente, nel senso che ad essa non si può sfuggire. E infatti i costituenti del 1948 non scapparono affatto. E dopo aver scritto che “la sovranità appartiene al popolo”, aggiunsero: “che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
8 aprile – Il Parlamento boccia ronde e tempo di permanenza degli immigrati nei cptL’Assemblea di Montecitorio approva a scrutinio segreto gli emendamenti del Pd e dell’Udc che sopprimono l’articolo del testo sull’esecuzione dell’espulsione degli immigrati. Il Governo va sotto anche sulla votazione di un emendamento che non contiene più la norma che disciplina le ronde e sulla quale si era già espressa i modo negativo la Corte.
13 aprile – Berlusconi e la battuta sui Pm che indagano sui disastri de L’Aquila“Mio padre mi diceva che se uno nasce col piacere di fare del male ha davanti tre scelte: il delinquente, il pm o il dentista. Ma i dentisti si sono emancipati, oggi esiste l´anestesia”. La replica del presidente dell´Associazione magistrati, Luca Palamara: “Insulti inaccettabili. Mio padre mi diceva invece un’altra cosa: di rispettare le regole e di avere fiducia in chi è chiamato a svolgere il controllo di legalità”.
14 aprile – Costituzione, a rischio la libertà di informazioneNel mirino è innanzitutto AnnoZero, la trasmissione tv di Michele Santoro, che proprio sul terremoto avrebbe aperto “un processo contro la protezione civile”; ma è sotto accusa anche la stampa straniera, “colpevole di parlare male dell’Italia”.

14 aprile – Calderoli: “Col referendum rischio fascismo”“Qui c’è di mezzo la tenuta democratica del Paese: dal referendum verrebbe fuori una legge elettorale mostruosa: una tirannide. Oggi c’è Berlusconi, domani c’è un altro premier e non si può permettere a chi ha ottenuto il 25% dei voti di avere il 55% dei seggi in Parlamento. Neanche nel periodo fascista è stata fatta una cosa del genere. Si possono avere quattro, anche tre partiti, ma non un partito solo…”.
15 aprile – Nel decreto incentivi spunta la legge ad aziendamIl Senato approva in via definitiva il cosiddetto decreto incentivi. Dentro ci sono anche un paio di articoli che prevedono “strumenti di difesa del controllo azionario delle società da manovre speculative”, e introducono misure volte a prevenire “eventi di scalate ostili in una fase di mercato caratterizzato da corsi azionari molto al di sotto della media degli ultimi anni”. Come Mediaset. Salvatore Bragantini, ex commissario Consob, critica il “decreto protezionista” e si chiede: “Sarebbe interessante capire quale società potrà essere la vittima destinataria delle proposte”.
16 aprile – Fini: se c’è spirito costituente le riforme sono possibili“Se ci fosse buona volontà e si riprendesse quello stesso spirito che animò i nostri Costituenti, con la consapevolezza che la Costituzione debba essere di tutti nel senso che ogni cambiamento presuppone una condivisione, si può trovare un accordo sulla fine del bicameralismo perfetto, su un riequilibrio dei poteri tra legislativo ed esecutivo e sull’istituzione di una Camera delle atonomie”.

Fini aggiunge: l’unica modifica da fare alla Parte Prima della Costituzione sarebbe nel senso di inserire “un riferimento all’Unione europea”.
18 aprile – Giorgio Napolitano dice basta ai “decreti legge omnibus”Il presidente della Repubblica si scaglia contro quei provvedimenti che il governo gli presenta in una forma per l´emanazione e che poi modifica in Parlamento con un maxiemendamento introducendo materie estranee. E spesso vi pone anche la fiducia. Con il risultato che il presidente della Repubblica si vede restituire per la promulgazione, magari a poche ore dalla scadenza, un testo completamente diverso da quello iniziale. Così, dice il capo dello Stato, si ledono i poteri di garanzia del Quirinale, gli si impedisce di esercitare il mandato costituzionale.
19 aprile – La Russa e i distinguo sui partigiani“Una manifestazione dove sventolano più bandiere rosse che tricolori non può essere un luogo condiviso”. Inoltre “bisogna dire con chiarezza” che nella Resistenza “c’erano anche partigiani i quali, invece della libertà, sognavano di sprofondare il Paese in un regime stalinista”. “Io li rispetto – aggiunge La Russa – era gente che sbagliava ma in buona fede”. Tuttavia, osserva il ministro, “pacificazione vuol dire ricordare pure i soldati di Salò”. Libertà e Giustizia chiede le dimissioni del ministro
21 aprile – la norma salva-managerL´articolo 15-bis del testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro riforma il principio generale sulle responsabilità dei datori di lavoro.

Per la legge italiana omettere di far applicare le norme di sicurezza sul lavoro è un comportamento grave tanto quanto quello di chi provoca materialmente un incidente. La modifica proposta dal governo introduce invece limiti a quella responsabilità sostanzialmente assolvendo i vertici aziendali nel caso in cui sia riconosciuta la responsabilità dei lavoratori dipendenti. Così, per esempio nel caso della Thyssen, sarebbe sufficiente alla difesa dei dirigenti dimostrare che la notte del rogo anche i lavoratori hanno violato le norme di sicurezza per aprire la strada all’assoluzione dei manager.
22 aprile – Napolitano: la Carta non è un residuato bellicoCosì il presidente della Repubblica alla lezione d’apertura della Biennale della Democrazia. Nacque, dice, guardando lontano, e poggia “sui valori maturati nell’ opposizione al fascismo, nella Resistenza” e fu concepita aprendosi alle “imprevedibili evoluzioni e istanze del futuro. Non fu mai un manifesto ideologico o politico di parte, e legge fondamentale, architrave dell’ordinamento giuridico e dell’assetto istituzionale”.
23 aprile – Schifani: necessaria una nuova fase costituenteSi avverte l’esigenza, dice il presidente del Senato, perché “la Costituzione è intoccabile nella prima parte, ma non lo è nella seconda: le nuove esigenze dei nostri tempi richiedono una accelerazione dell’attività legislativa”.
24 aprile – Napolitano: non si diffama la Resistenza, il suo spirito vive nella nostra Cartalla vigilia dell’anniversario della Liberazione, Giorgio Napolitano ricorda che lo spirito della Resistenza vive nella nostra Costituzione, nei valori universali di libertà che esprime e ciò spiega perché la ricorrenza del 25 aprile è una festa che tutti gli italiani devono celebrare con spirito di unità.

“L´esperienza partigiana fu determinante per restituire libertà e dignità al nostro Paese”. E questo è un dato storico incontrovertibile, anche per chi, come il ministro La Russa, si è avventurato in questi giorni in distinguo tra partigiani che hanno provocato aspre polemiche.
25 aprile – Scalfaro: la Costituzione è estremo baluardo di libertàIl discorso del presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro conclude la manifestazione di Milano per il 25 Aprile. “Attenzione giovani la Costituzione è l’estremo baluardo per la difesa della nostra libertà e democrazia. E’ fatta per unire, mai per dividere. Usarla per dividere è un delitto contro la democrazia e la libertà”.
25 aprile – La svolta di Berlusconi: Il 25 aprile diventi festa della libertà“La lotta al nazismo fattore fondante dell´Italia”. Così il presidente del Consiglio da Onna, il paese d´Abruzzo più colpito dal terremoto. Il premier ha anche detto no all´equidistanza tra partigiani e fascisti.
26 aprile – Franceschini: il premier non cambi la Carta a maggioranzaIl leader del Pd: “Berlusconi venga in Aulae dica che la Costituzione si può cambiare solo con l’accordo di tutti, maggioranza e opposizione”.
27 aprile – Gasparri: l’ammodernamento della Costituzione è un dovereDifesa e rispetto dei principi fondamentali della Costituzione non può significare immobilismo per quanto riguarda la seconda parte verso la quale – è il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri a dirlo – “c’è il dovere dell’ammodernamento.

Il rafforzamento dei poteri dell’esecutivo ed altri capitoli vanno affrontati con coraggio e con spirito innovativo per adeguare la Costituzione e ciò che ogni giorno vive la società italiana come una sorta di Costituzione materiale già innovata nella prassi”.
28 aprile – Berlusconi: voto sì al referendum e cambio la Carta da soloVoto sì al referendum perché non si può essere masochisti. “Non c’è una norma della Carta che preveda questo” e poi “questa opposizione ha cambiato il titolo V con soli quattro voti di scartò.. Un avvertimento chiaro anche perché aggiunge: “E’ la stessa Carta costituzionale ad indicare come deve essere modificata e quale maggioranza debba esserci”.

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