Osservatorio sulla democraziaL’ultimo mese di aggressioni

17 Mar 2009

L’Italia dei diritti perduti // FACCIAMO RETE // Gli ultimi aggiornamenti al libretto nero: giorno per giorno un elenco di spallate alla Costituzione e i pochi tentativi, per la verità del tutto isolati, di arginare la deriva. Per rendere più copleta la raccolta dati, invitiamo simpatizzanti e amici di LeG, sparsi sul territorio nazionale a inviarci segnalazioni di violazioni nelle loro città, nei comuni di residenza. Ecco il mese di marzo.
27 marzo – Testamento biologico, Veronesi: il Parlamento calpesta i diritti della CartaUmberto Veronesi, senatore pd, dopo il sì di palazzo Madama alla legge sul testameto biologico. “Ci misuriamo con quella che Cavour, 150 anni fa, chiamava una dittatura parlamentare. Se la maggioranza si blinda e non accetta alcuno degli emendamenti della minoranza, allora il Parlamento perde gran parte della sua funzione. Il presidente della Repubblica avrà qualche dubbio sulla costituzionalità della norma. L´autodeterminazione è alla base della Costituzione”.
26 marzo – Lbertà e Giustizia: azzardata e rischiosa la mossa di FranceschiniSandra Bonsanti, presidente dell’ associazione Libertà e Giustizia, esprime preoccupazione per l’ordine del giorno, presentato alla Camera dal segretario del Pd, Dario Franceschini, ed accolto dal governo, per un confronto sulla riforma della Costituzione, a partire dalla “bozza Violante” elaborata nella passata legislatura”.

In primo luogo “non si capisce perché rivolgersi al governo, cioé a Berlusconi, per chiedere di favorire la riforma della seconda parte della Costituzione”; in secondo luogo, “avviarsi sulla strada prevista, senza avere alcuna certezza sullo sbocco finale, potrebbe essere una avventura”; infine, per la Bonsanti, sarebbe stato “più saggio”, prima di metter mano alla Costituzione, “ottenere almeno la messa in sicurezza delle garanzie fondamentali di ogni sistema democratico e cioé autonomia della magistratura, autonomia dell’informazione, legge elettorale che preveda un Parlamento eletto e non nominato, una legge sulla democrazia interna dei partiti”
24 marzo – L’odg Franceschini: “Riformare la seconda parte della Costituzione”Con 319 sì, 195 astenuti e 35 contrari, il 24 marzo la Camera approva la legge con la quale delega il governo a varare il federalismo fiscale. Il governo accoglie un ordine del giorno del Pd (primo firmatario Franceschini) in cui si chiede all’esecutivo di “sollecitare e favorire un confronto fra la maggioranza e l’opposizione per promuovere in tempi rapidi una riforma della seconda parte della Costituzione”, basata sulla bozza Violante. Il progetto: “riduzione del numero dei parlamentari, trasformazione del Senato in camera di rappresentanza delle autonomie territoriali e adeguare i procedimenti decisionali e la forma di governo al mutato contesto politico-istituzionale”.
24 marzo – Cicchitto: “Dopo il federalismo, il presidenzialismo”.In Aula, per la dichiarazione di voto sul federalismo, il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto spiega: “Per il Pdl questo progetto è in un quadro più generale di riforma istituzionale, nel quale si deve bilanciare questo passaggio con il presidenzialismo, che nella sua prima versione può essere rappresentato dall’aumento dei poteri del premier, che possa sciogliere Parlamento in accordo con il Capo dello Stato, e possa cambiare i ministri.

Va eliminato il bicameralismo, e vanno ridotti i parlamentari”; inoltre, “vanno bilanciati tre centri di potere: il premier e l’esecutivo, il sistema federale, e il Parlamento della Repubblica”.
23 marzo – Vasco Errani: “Il piano casa è contro le Regioni e contro la Costituzione”Il governatore dell’Emilia Romagna: “Il decreto ha chiari profili di incostituzionalità. Rende immediatamente operative in tutta Italia norme di competenza concorrente delle Regioni. O il governo mette da parte la bozza e apre un confronto, oppure si rischia di aprire un conflitto istituzionale. Sarebbe un danno anzitutto per i cittadini. (…) In materia edilizia al governo spetta solo la legislazione di principio. Ci si troverebbe, come peraltro avvenne con i condoni edilizi, in una complicata incertezza giuridica. Molte Regioni farebbero ricorso alla Corte costituzionale, che ha i tempi che ha. Insomma, un pasticcio”
17 marzo – Noi non segnaliamo dayOrganizzato da tutti quei medici che si rifiutano di obbedire al provvedimento in materia di cura dei cittadini senza permesso di soggiorno che è in questi giorni all’esame della Camera. Sono “allarmati perché il rischio di segnalazione e/o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria creerebbe nell’immigrato una reazione di paura e diffidenza in grado di ostacolarne l’accesso alle strutture sanitarie”.
16 marzo – Calderoli: Le ronde sono come le ambulanze“Il senso civico? Se lo mettano da qualche parte…

Le ronde sono come le ambulanze”. Roberto Calderoli si dice “sconcertato” per quanto pubblicato dal Secolo d’Italia, il quotidiano di Alleanza nazionale, il 15 marzo. Un’edizione: “Ma quali ronde… Qui ci vuole più senso civico”. Calderoli non gradisce: “Se bastasse il senso civico a non essere stuprati, rapinati, uccisi per la strada…”.
15 marzo – Berlusconi: il premier ha diritto di governare per decretoDavanti ai commercianti riuniti a Cernobbio il Cavaliere rivendica il diritto di governare per decreto legge, “l’unico vero potere che ho”. Cita la Costituzione, sostanzialmente rivendicando il proprio diritto a valutare l’esistenza dei requisiti di necessità e urgenza previsti dalla prima legge della Repubblica per l’emanazione dei decreti. Decreti sui quali, dice apertamente davanti alla platea, “il capo dello Stato deve solo firmare la presentazione al Parlamento”.Il ragionamento del Cavaliere: “Ogni decreto legge deve essere spiegato al capo dello Stato, anche se questa non è la Costituzione ma la prassi. Secondo la Costituzione il governo decide sotto la sua responsabilità e per me la responsabilità non è più del governo se ci deve essere anche il potere di un’altra istituzione che mi giudica sui due requisiti. Invece deve essere il governo a farlo”.
15 marzo – Franceschini, la prima parte della Costituzione “non si tocca”. Il segretario del Pd Dario Franceschini , dal palco dell’assemblea dei delegati under 30 del Pd a Fieramilano, invita i giovani “ad alzare la voce ogni volta che qualcuno prova a toccare i principi” della carta costituzionale.

Quei principi, dice il segretario democratico, “sono immutabili e in gran parte ancora da realizzare” mentre modifiche possono essere apportate alla seconda parte del testo. In particolare, secondo Franceschini, sarebbe opportuno “dimezzare il numero dei parlamentari, mantenendo una Camera sola per fare le leggi e un Senato delle autonomie”.
13 marzo – Avvocatura: il filtro della Cassazione è anticostituzionale“Forte discrezionalità nelle decisioni, violazione del diritto alla difesa e del giusto processo”. Insomma, il filtro in Cassazione proposto dal governo per i procedimenti civili è “chiaramente incostituzionale”. Così l’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua), l’Unione nazionale Camere civile e gli avvocati dell’Ordine di Roma affiancati da alcuni giuristi italiani, scendono in campo contro questa riforma e annunciano una battaglia, non di piazza, ma di ‘studio giuridico’ attraverso il quale le ‘menti dei diritto’ uniscono le forze per dimostrarne l’incostituzionalità. Se passasse questa riforma, avverte il presidente dell’Oua, Maurizio De Tilla in una conferenza stampa, avremmo “solo un processo autoritario”. Ci sarebbe una violazione, sottolinea il presidente dell’Unione nazionale camere civili, Salvatore Grimaudo, “dell’articolo 111 della Costituzione e della tutela costituzionale di ogni cittadino ad diritto alla difesa e al giusto processo”. Con la riforma prevista dal governo “avremmo di volta in volta un collegio di tre giudici diversi – spiega De Tilla – che decidono sull’inammissibilità di un ricorso applicando la norma in modo largo o stretto con conseguente violazione del giusto processo”.
12 marzo – Berlusconi: le istituzioni sono vecchie, bisogna poter decidereSilvio Berlusconi dal palco del Riformista dove ritira il premio di miglior politico dell’anno, dice che “i tempi della politica sono tali per cui si deve arrivare a decisioni più immediate”.

Non ripropone il presidenzialismo, “Al limite se ne può parlare nella seconda parte della legislatura, ma con l’accordo di tutti”, ma il sistema e l’architettura istituzionale “non sono in linea con i tempi”, occorrono “percorsi e metodi più brevi”. Il premier “non ha nessun potere”, qualsiasi provvedimento, anche i decreti legge, devono passare per il presidente della Repubblica e per il Parlamento. Insomma, una democrazia “superparlamentare”, non “adeguata” ai tempi odierni che richiedono decisioni immediate da parte dei governi.
12 marzo – Fini: cosa si aspetta a ripartire dalla Bozza Violante? “C’è una bozza di riforma della seconda parte della Costituzione ampiamente condivisa. Che cosa si aspetta a ripartire da quel punto?”. Se lo chiede il presidente della Camera Gianfranco Fini, ospite di Bruno Vespa a ‘Porta a Porta’. Fini torna ad auspicare che la legislatura in corso sia ricordata come una legislatura costituente e afferma: “Non servono nuove istruttorie, si tratta di mettere insieme ciò su cui oggi è possibile un accordo largo. Ad esempio, il bicameralismo perfetto e la riduzione dei numeri parlamentari. Ne avranno vantaggio tanto il governo quanto l’opposizione”.
11 marzo – Fini: la Costituzione non ammette il voto per delega“Fino a quando la Costituzione è quella vigente nessun deputato può essere delegato a votare per altri, e ciascun deputato dovrà votare soltanto per sé. Quando e se la Costituzione sarà cambiata si vedrà”.

Lo afferma nell’Aula della Camera il presidente Gianfranco Fini.
11 marzo – Medici delatori, i camici bianchi insorgonoSindacati dei medici in rivolta per un emendamento della Lega al ddl sulla Sicurezza, che obbliga 120mila medici delle strutture pubbliche a denunciare i clandestini. I sindacati annunciano che useranno tutti gli strumenti legali, fino alla corte di giustizia europea, passando per la Corte costituzionale.
11 marzo – Testamento biologico, passa la linea dura della PdlNutrizione e idratazione saranno “sostegni vitali” e dunque il paziente non potrà rinunciarvi. E’ la versione che passa in commissione Sanità; il testo, in questa versione, affronterà il dibattito nell’aula del Senato.
11 marzo – Berlusconi: “Alla Camera voti solo il capogruppo”Silvio Berlusconi, davanti all’assemblea dei deputati del Pdl, propone che siano solo i capigruppo a votare alla Camera. “Chi non è d’accordo potrà votare contro o astenersi”. Una proposta che si lega alle nuove norme di voto e all’esigenza di “rivedere i regolamenti parlamentari che non sono adeguati per un governo e una maggioranza che devono avere tempi certi sull’approvazione delle leggi”.
10 marzo – Firenze, il candidato sindaco del Pd: anch’io cambierei la Costituzione“Credo che la Carta andrebbe rivista fin nei principi fondamentali”. Così il presidente della Provincia di Firenze e candidato del Pd a sindaco della città Matteo Renzi nell’intervista al Magazine del Corriere della Sera.

Dice anche: “Occorre riformare l’idea di sindacato e ribaltare il sistema del welfare”.
10 marzo – Appello degli architetti“Le licenze facili e i permessi edilizi fai da te decretano la fine delle nostre malconce istituzioni. Il territorio, la città e l’architettura non dipendono da un’anarchia progettuale che non rispetta il contesto, al contrario dipendono dalla civiltà e dalle leggi della comunità. La proposta di liberalizzazione dell’edilizia, annunciata dal presidente Berlusconi, rischierebbe di compromettere in maniera definitiva il territorio. Ecco perché c’è bisogno di un sussulto civile delle coscienze di questo paese”.Firmato da Gae Aulenti, Massimiliano Fuksas, Vittorio Gregotti
5 marzo – Alfano: presto modifiche alla Carta“Nelle prossime settimane inizierà una riflessione, in Consiglio dei Ministri, sulla riforma della Costituzione per assicurare ai cittadini una effettiva parità tra difesa e accusa”. In particolare la riflessione per le modifiche costituzionali riguarderà il tema dell’obbligatorietà dell’azione penale e quello dell’ampliamento dei poteri di indagine della polizia giudiziaria.
5 marzo – Sicurezza, i penalisti contro il governo: “Intollerabile svolta autoritaria”Duro attacco dell’Unione Camere Penali italiane: “lo Stato forte non è quello che viene meno al rispetto dei valori costituzionali del processo penale, ma è tout court lo stato di diritto, che applica severamente le regole esistenti e che garantisce la certezza della pena non con una condanna preventiva ed aprioristica, ma con un percorso processuale di ragionevole durata senza alcun sacrificio delle regole di accertamento dei fatti”.

La Giunta sprime “lo sconcerto e lo sdegno dei penalisti italiani per le norme regressive ed illiberali adottate dal Governo e per quelle attualmente in discussione in Parlamento” e chiede di essere audita in merito dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera.
5 marzo – Andreotti: la Costituzione va bene così com’è“La Costituzione rimane com’è. A mio avviso va benissimo, ci ha permesso grandi sviluppi, sia interni che internazionali”.
1 marzo – Franceschini: i valori fondativi della Costituzione non si toccano“La Costituzione si può modernizzare per le parti che riguardano il funzionamento delle istituzioni, ad esempio il sistema bicamerale che rallenta il processo legislativo, ma non si può toccare per la parte che riguarda i valori. In modo esplicito o tacito, loro cercano di intervenire, di toccare la parte che riguarda i valori fondativi. Non si toccano”. Il segretario del Pd promette che “se provano a toccarli ci troveranno in Parlamento e nel Paese con tutta la forza possibile”.

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