Un Parlamento pigro o con le mani legate?

20 Ott 2008

Redazione

Siamo d’accordo con Michele Ainis sulla gravità dello stallo che si è creato in Parlamento per l’elezione di un giudice costituzionale e per il presidente della vigilanza Rai.
Libertà e Giustizia ha già espresso opinione molto negativa sul fatto che si sia pensato di fare un collegamento sulle due nomine, resta però una domanda fondamentale: perché lo stallo in Parlamento? Perché i parlamentari sono troppo pigri? O perché deputati e senatori “nominati” e non “eletti” stanno semplicemente eseguendo alla lettera le richieste dei capi dei partiti di appartenenza? E’ mai esistito un Parlamento meno autonomo dell’attuale, nella storia dell’Italia repubblicana?
Anche per questi motivi LeG ritiene assolutamente primaria la battaglia politica contro il secondo Porcellum, la nuova legge elettorale per le elezioni europee che Berlusconi vuole imporre, con uno sbarramento molto alto e senza preferenze.

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